ho una mia condotta, quando un gioco mi interessa: saperne il meno possibile... questo vuol dire evitare articoli/video dove si dà importanza al tipo di sviluppo della narrazione o (peggio!) dove si vedono "i primi 20 minuti di gameplay"
quindi, sapere che si può scelgiere se essere parzialmente alieno e/o umano, purtroppo, lo sapevo già, incautamente lo avevo letto... però della trama so pochissimo, giusto l'incipit e nemmeno tutto, perchè appena salta fuori qualcosa... zac! chiudo tutto!
le recensioni analitiche, che non mi vanno a raccontare nulla, ma mi giudicano il gioco, le leggo, perchè difficilmente mi andranno a rovinare la sorpresa, tranne un'introduzione della trama e pochi passaggi che riesco a saltare...
ho fatto la stessa cosa per TW3, sono riuscito ad avviarlo la prima volta senza aver visto un video, ma letto solo la recensione sui vari siti (con occhio di falco!) e la vostra;
e l'ho fatto anche con Mafia 2, tranne che poi m'ha fatto schifo, ma quelli sono cavoli miei, probabilmente guardando i video avrei potuto evitarlo
quindi magari, sono sensibile io, a leggere disquisizioni non analitiche prima di prendere qualcosa a cui tengo veramente: poi ci sono giochi che se qualcosa trapela, poco male!
- - - Aggiornato - - -
Barone Bossetti, ovviamente!
con i suoi mitici flambeT
E possibile che in tutto questo ancora io non possa dire nulla e sia costretto a lurkare perché non ho ancora visto la rivista?
lol![]()
Comincio a pensare che a noi feticisti della carta abbia dato alla testa solamente l'ipotesi di una presunta sudditanza della rivista al sito.
Nell'utlimo periodo (complice anche una leggere influenza) sono riuscito a trovare del tempo per leggermi quasi completamente questo numero e devo ammettere che sono soddisfatto soltanto a metà: molto interessanti la cover story (anche se non gioco con i MMO) ed i dossier, così pure molte delle rubriche, ma devo dare ragione a tutte le critiche mosse sulla playlist. L'approccio utilizzato imho è troppo filosofico e poco impostato all'essenza del gioco: l'unica "recensione" che mi ha fatto capire un gioco è stata quella di Portal Knights. Inoltre condivido in pieno l'opinione di chi sostiene che la recensione online non è una valida alternativa: se compro la rivista è proprio perché non ho tempo e/o voglia di leggere una recensione a video, ma piuttosto prediligo la lettura classica su carta, anche rimanendo a letto. Ultimo ma non ultimo, il fatto che venga riportata la configurazione utilizzata (uguale per tutti i giochi recensiti) e non l'indicazione sui requisiti (low, mid, hight) come nei numeri precedenti è un passo indietro.
Spero in un ripensamento sull'impostazione della playlist, per il resto continuate pure così.
PC1:ASRockZ370Extreme4|CM-RP-M520|i59600K|MachoRev.A|2x8GBDDR4|GTX1660TiWindForceOC6GB|SSDIntenso480GB|PredatorXB241H|NanoxiaDeepSilence1rev.B
PC2:GigabyteGA-990XA-UD3|FortronFSP500|AMDFX8320|NoctuaNH-D15S|2x8GBDDR3|ASUSRogStrixGTX1050Ti4GB|SSD860EVO250GB|EIZOFS2331|PhanteksEnthooProM
io, invece, per la carta tutta la vita, perché è l'unica modalità di fruizione che mi garba.
online, mi leggo (o vedo) le rece solo se interessatissimo a un gioco.
e poi, caspiterina, un po' di rispetto per le vecchie abitudini da trono!sul trono, carta! (per un duplice scopo, fra l'altro
)
Mah, sarò troppo vecchio per queste cose, ma onestamente, hanno ucciso TGM.
Comprendo benissimo che al giorno d'oggi sia più comodo e conveniente mettere le recensioni online, ma non è possibile togliere il fulcro di una rivista di videogiochi.
Ed il fulcro di una rivista di videogiochi sono le recensioni.
Avrei capito fossero più stringate, ma non mi va di spendere soldi per leggere cavolate.
Spendo soldi, anziché leggere recensioni gratis online, perché mi affido all'autorevolezza di una rivista dalla carriera pluridecennale.
Ed io, da una rivista di videogiochi, voglio leggere recensioni, non 90% cavolate fini a loro stessi e due righe striminzite di commento sul gioco.
Mi dispiace il tono duro, ma avete profondamente deluso un lettore che vi segue dal 1996: spero solo abbiate l'accortezza di tornare sui vostri passi... o l'onestà intellettuale di chiudere TGM definitivamente.
In ingegneria non esistono soluzioni ridicole, al massimo soluzioni non ottimali.
Spesso la domanda giusta non é "perché?". La domanda giusta è quasi sempre "perché no?"
Una decisione ridicola è la follia di un attimo, una persona ridicola è la follia di una vita.
Cara The Games Machine,
è da tanto, tanto tempo che ti leggo, dal numero con Weird Dreams in cover, da quando passai da un C64 a un’amatissima Amiga. Ho quindi qualche annetto o, meglio, centinaia di giochi finiti alle spalle – sui quali mi hai sempre informato in anteprima e poi consigliato in sede di recensione. Quindi, innanzitutto, Grazie di cuore.
E’ la primissima volta che ti scrivo, non ne ho mai sentito il bisogno, ma sento questa volta la necessità di dare un mio contributo rispetto al nuovo corso della rivista. Con tanti anni di fedeltà, spero un pochino di attenzione mi sia concessa.
Nel tempo è normale, è giusto che ci siano dei cambiamenti, anche degli stravolgimenti. Dettati dalle regole del mercato e dalle richieste, dai bisogni degli utenti finali. Il mio augurio è che i nuovi cambiamenti possano aver interpretato bene la maggioranza delle preferenze e che questo porti a un maggior gradimento e successo della rivista.
Purtroppo devo ammettere che, nelle sue evoluzioni, specialmente di contenuto, mi trovo sempre meno interessato alla mia amata TGM. Volevo condividere con voi della redazione, con i lettori, il mio punto di vista, se questo non fosse isolato e se potesse aiutare a migliorare. Poi, comprendo, la difficoltà massima è trovare la formula magica per mantenere, non perdere, gli attuali lettori e attrarne di nuovi o aumentarne la frequenza dei saltuari.
Per farvi capire le mie ragioni, e i bisogni, devo condividere come vivo io TGM:
- Compro TGM tutti i mesi, ma non ho fatto l’abbonamento perché sono pigro (e non mi fido del postino!
- Sfoglio, leggo la rivista: 10% a letto o in poltrona e 90% in bagno (siamo sinceri, no?)
- Leggo poche pagine per sessione
- Non vado mai sul website di TGM (questa è la seconda volta): vedo già abbastanza schermi tra lavoro e videogiochi. Se compro TGM è per “staccare” e sfogliare la rivista cartacea.
Non so se sapete quante persone facciano come me, ma immagino sia utile conoscere e quantificare le abitudini di consumo per capire i bisogni dei lettori. Per esempio, il fatto che non vada mai sul website di TGM, per quanto mi riguarda ha una prima importante implicazione: quella che non vi è il problema di sovrapposizione tra fisico e digital, in termini di recensioni o rubriche.
Altra considerazione rispetto al fatto che leggo poche pagine per volta: siamo oberati, nella vita, dai wall of text. I Torment 2 non funzionano più come una volta – diventano, appunto, un Tormento. Vogliamo informazioni veloci, sintetiche. Abbiamo poco tempo. Da qui l’implicazione è che lunghi sproloqui e retrospettive siano tremendamente pesanti, poco fruibili, neanche tanto utili (x il mio uso).
Rispetto ai due punti sollevati, non voglio dire che rifuggo dal digital o dagli approfondimenti. Anzi. Finora TGM era per me la bussola, che mi dava stimoli su quello che dovrebbe essere il focus principale della rivista, cioè i giochi e in particolare le novità (voci di corridoio, preview e anteprime, report da fiere) che se volevo potevo poi andarmi a ricercare sul Web – tipicamente guardando qualche teaser su Youtube, giusto per aumentare l’hype.
Quindi, ora, che cosa non funziona, per me? Mi vien da dire il posizionamento stesso della rivista. Metà di questa è costituita da articoli generalisti: su tipologie di VG (le avventure, i post-apocalittici, ecc), su punti di vista (Sabaku, Playerinside, Esports,…), sul riparlare di giochi del passato, sulle biografie dei grandi programmatori o sulla storia delle software house, sulla bio del tal regista…Tra l’altro, se da un lato non apprezzo le molte pagine dedicate a questi approfondimenti, dall’altro, se vogliamo bene vedere, non sarebbero neanche sufficienti, su ciascun tema, per veri approfondimenti. Il parlare nello stesso numero della storia della Psygnosis, del genere “giochi di avventura”, di Ron Gilbert, del tal gioco Classic…mi sembra sinceramente uno sguardo troppo rivolto al passato. E quello che già so non mi interessa: non ho tempo, lo salto. Preferirei uno sguardo al prossimo futuro, alle novità: alle voci di corridoio che sono state eliminate, alle segnalazioni, ma anche all’espansione della indie zone, buona l’idea dei board game, magari una sessione più ampia sulle chicche del mese (nerd zone). Vogliamo fare un collegamento col cinema? Ok, parliamo dei titoli a venire, in sviluppo, non della storia dei grandi registi. E dov’è finita la lista della spesa con le date di uscita? Quello che mi manca, ora, è appunto la famosa bussola.
Il fatto che la Playlist sia ora un’estensione della recensione online è davvero un bel rischio, perché rischia di diventare un’esperienza mozza e poco gradita da chi, come me, non ha tempo e voglia di andare online.
In sintesi, temo, quello che farebbe ora per me è una rivista di informazione, ricca di segnalazioni, bite size, non una rivista di discussione. Per quest’ultima, forse, sarebbe proprio l’online il canale migliore, così da avere un dialogo sui punti di vista o una condivisione degli amarcord del passato.
Se, come dite nel numero di giugno, per rimanere aggiornati l’unico modo è andare online, non ha più senso passare dall’edicola.
Ma online, a questo punto, c’è di tutto.
Mi scuso con tutti per il wall of text (malgrado fossi uno che chiede la sintesi),
Grazie e buon lavoro
un'analisi sobria e serena ma non reticente; assolutamente centrata, soprattutto per quanto riguarda motivi, modi, fini del leggere una rivista cartacea di vg nel 2017.
sembrerebbe che i retrogradi siamo 'noi' che non ci vogliamo adeguare alle nuove 'sinergie' online/carta, ma questo intervento bene spiega il perché e il per come abbiamo bisogno di qualcosa che, rispetto all'evoluzione di Tgm, sta diventando inesorabilmente altro.
quoto, e spero che Lobo sia preso in seria considerazione.
Capito. Quindi per non uccidere TGM la terreste confinata per sempre nel suo ruolo pre-internet, murandola viva. Soggettività delle "cavolate" a parte (un pochino di rispetto, dai), mi sembra un filino riduttivo.
Ultima modifica di II-Variety; 03-07-17 alle 14:12
è una rivista, di carta: non mi deve essere da compendio del sito
mi deve indirizzare all'acquisto, come fanno le recensioni sul sito: non possono coesistere? Se la risposta è no e il "nuovo che avanza" deve essere questo, come detto, vi faccio un enorme in bocca al lupo, ma per me , dopo 27 anni, ha perso di interesse (leggi: mi annoia proprio) oltrechè di utilità![]()
Ribadisco: questo è anche l'ultimo dei nostri pensieri. Può essere vero che la playlist è uno spazio da impostare ancora meglio, difficile come gli articoli che affrontiamo all'interno, ma non che la scriviamo con sudditanza verso l'online, o per sopperire a mancanza di informazioni. Possono piacere o meno, ma nessuno degli articoli del mese mi ha dato questa sensazione.
Però voi stessi rimandate sugli articoli al sito online per le recensioni. Mi spiace ma non è così che una rivista di videogiochi deve fare, anche perché comunque non è che costa proprio due soldi...
E snaturarla non è la soluzione per non " confinarla per sempre nel suo ruolo pre-internet".
Sono stato sempre felice di pagare il prezzo della rivista, ma sinceramente adesso questi soldi me li risparmio perché il nuovo corso non mi dà nessuna emozione nella lettura.
Non si discute il modo con cui gli articoli sono scritti, ma il tipo di informazioni che contengono, cioé nulla che dia un vero valore aggiunto a chi cerca di capire se un gioco vale la pena essere preso. E non dipende, sia chiaro, da chi scrive l'articolo ma da quello che si è deciso di inserirci con il nuovo corso.
La professionalità e la competenza di chi scrive si evincono sempre, quindi non è quello ad essere in discussione.
Se poi per fare questo c'è internet, allora è la rivista a non avere più senso, quando invece io penso che il senso della rivista sia proprio quello di potersela portare dietro e consultarla sempre anche dove internet non arriva (e in Italia non sono così remoti i luoghi dove questo accade).
Io ho tutte le TGM dal numero 1 e le ho collezionate, spesso le rileggo e mi piace capire se il gioco è migliorato con il tempo rispetto a quanto era tecnicamente descritto nella rece, ora questa cosa non la posso più fare: come ripeto, non si evince manco più il titolo del gioco dall'articolo se non lo vai a vedere in fondo... E su dai...
Se ciò non è più possibile, sono d'accordo con chi sostiene che è meglio chiuderla, perché questo "cambiamento" sinceramente non si può proprio leggere.
Ho avanzato l'idea del pdf "old style" online a prezzo ribassato, fateci un pensierino, sono sicuro che avrebbe seguito...
Chiaro invece che se poi le vendite vi daranno ragione, allora fate bene a continuare così... ma io abbandono la nave...
Ultima modifica di Scorpion73; 03-07-17 alle 11:05
Ahimè, mi ritrovo completamente d'accordo con Scorpion73...così proprio non va, spero in una netta inversione di rotta, in alternativa dovrò anche io, a malincuore, abbandonare la nave, e parlo anche a nome di un paio di amici (anche loro acquirenti veterani) che la pensano allo stesso modo ma non sono "tipi da forum"
P.S. vi leggo anche io dal numero 1...iniziai a comprare TGM che avevo ancora il Commodore 64 e sbavavo sulle foto delle recensioni di Dragon's Lair e Sword of Sodan, mi auguro che già dal prossimo numero (a proposito, quando esce?) le cose cambino in maniera decisa
Speriamo bene