Su Lucasdelirium (che vi consiglio di seguire!) parlano della rivoluzione di TGM!
<<The Games Machine non lascia e raddoppia
Sono stato molto felice degli apprezzamenti per il mio articolo della scorsa estate "Le riviste sui videogiochi non servono più?": la scintilla che lo generò fu la "rivoluzione" avviata dal team della storica nostrana The Games Machine. A sei mesi di distanza, ci è sembrato di capire che gli esiti commerciali del grande rischio che la redazione si era presa siano stati deludenti, per non dire pericolosi per la sopravvivenza stessa della testata. Troppi lettori si sono sentiti traditi dalla sostituzione delle classiche recensioni con le riflessioni libere. Evidentemente non erano solo lamentele su social e forum: lo zoccolo duro ha staccato davvero la spina, confermando quanto lo zoccolo duro conti per la sopravvivenza della carta stampata, che evidentemente fatica (o fallisce) nel coinvolgere nuovi lettori e acquirenti. D'altra parte avrete notato intorno a voi che la morìa delle edicole sta diventando un fenomeno crescente e forse irreversibile. Spinti dai veterani a riproporre la vecchia TGM ma ancora desiderosi di proporre qualcosa di nuovo, i redattori capitanati da Claudio "Keiser" Todeschini hanno con mio vivo apprezzamento deciso di percorrere la strada più difficile: fare entrambe le cose! In un momento di evidente crisi del settore la rivista propone ora come reazione venti pagine in più! Immagino che nemmeno i detrattori si aspettassero una contromossa del genere.
Saltando l'uscita di gennaio (ouch!), TGM si è presentata a febbraio col n. 352 rinnovata ancora una volta: ogni titolo viene coperto sia con la recensione tradizionale già disponibile gratuitamente online (con piccoli ritocchi) sia con l'approfondimento della "Playlist", che non viene quindi negato ed è un'esclusiva della carta stampata. E' stata aggiunta inoltre una corposa sezione di minirecensioni per assicurarsi di coprire più uscite. Sono anche tornate in gioco le news, rivisitate però in chiave molto intelligente, con segnalazioni di libri a tema e suggerimenti di articoli stranieri da leggere online. Una nuova rubrica dedicata alla serie tv mi sembra forse la più forzata nel contesto (ma nell'ottica delle tante fiere crossmediali forse meno di quanto si possa pensare). Bella l'idea di un approfondimento su esperienze italiane di sviluppo.
No, non sto facendo pubblicità per The Games Machine. O meglio: la sto facendo eccome, ma gratuitamente e non richiesta. Chiamatelo se volete "endorsement passionale". Se avete letto l'articolo di cui sopra saprete già perché ritengo sia giusto farlo e perché trovi questo combattimento così affascinante. >>