Re: Dota 2: it' s always everyone else' s fault
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End222
siamo italiani e la miglior cosa e sapere entrambi i nomi.
Glhf con le traduzioni di merda
Re: Dota 2: it' s always everyone else' s fault
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TheBlackS
Glhf con le traduzioni di merda
si sono un po' ridicole, ma tocca impararsele.
a Voi vi consola in caso in caso di sconfitta, essere il migliore del vostro team?
Re: Dota 2: it' s always everyone else' s fault
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End222
siamo italiani e la miglior cosa e sapere entrambi i nomi.
Ma anche no, è stato fatto un errore enorme nel lontano 2011 dalla community italiana (che all'epoca contava quattro gatti per la cronaca). Io l'avevo detto che tradurre avrebbe portato solo che casini e divisione. Se ad oggi ancora non abbiamo concluso nulla a livello competitivo, anche se in piccolissima parte, è colpa anche di quella scelta.
Re: Dota 2: it' s always everyone else' s fault
Piu' che altro la traduzione in un gioco come dota2 non ha nessun senso. Non c'e' una storia da seguire, dialoghi da comprendere, scelte da fare in base a lunghi testi da leggere. Leggere "bloodstone" o "diaspro sanguigno" di fatto non cambia nulla, tanto e' solo un nome.
Re: Dota 2: it' s always everyone else' s fault
:uhm: io lo ho di default in italiano, come si metterebbe in inglese? :look:
Re: Dota 2: it' s always everyone else' s fault
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raz3r
Se ad oggi ancora non abbiamo concluso nulla a livello competitivo, anche se in piccolissima parte, è colpa anche di quella scelta.
Ma cosa :rotfl:
Re: Dota 2: it' s always everyone else' s fault
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Kemper Boyd
Piu' che altro la traduzione in un gioco come dota2 non ha nessun senso. Non c'e' una storia da seguire, dialoghi da comprendere, scelte da fare in base a lunghi testi da leggere. Leggere "bloodstone" o "diaspro sanguigno" di fatto non cambia nulla, tanto e' solo un nome.
Bastava tradurre tutto tranne i nomi, le descrizioni servono se non si conosce una parola di inglese
Re: Dota 2: it' s always everyone else' s fault
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Kallor
Bastava tradurre tutto tranne i nomi, le descrizioni servono se non si conosce una parola di inglese
Si ma alla fine anche sticazzi eh, quanto sarebbe meglio se chi non conosce una sola parola di inglese, a dota2 non ci giocasse proprio? :fag:
E comunque nel 2016, in italia (e non nel terzo mondo) gente che gioca ai videogiochi (quindi mediamente giovane) NON PUO' non sapere una parola di inglese, e' proprio inconcepibile.
Re: Dota 2: it' s always everyone else' s fault
Se si può scegliere io metto l'italiano, so che per voi radical chic la cosa è intollerabile ma la maggior parte della gente fa cosi. E te lo dice uno che ha rilasciato una traduzione di un gioco lavorando da solo.
Re: Dota 2: it' s always everyone else' s fault
Quello che trovo intollerabile e' che ci sia gente che non sa una parola di inglese, e magari se ne vanta anche.
E magari fa anche il radical chic al contrario tipo "ah se non c'e' la localizzazione quel gioco non lo considero nemmeno".
Poi se uno vuole mettere il gioco in italiano, koreano, bergamasco, sono vagonate di cazzi suoi, pero' se in un team game si chiamano le cose alla stessa maniera secondo me e' tutto piu' chiaro e immediato.
Re: Dota 2: it' s always everyone else' s fault
Loda
Terrorblade
Rapier
"Pensavate di aver vinto neh"
:rotfl:
Re: Dota 2: it' s always everyone else' s fault
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Fenris
Loda
Terrorblade
Rapier
"Pensavate di aver vinto neh"
:rotfl:
Alliance :rotfl:
Re: Dota 2: it' s always everyone else' s fault
Re: Dota 2: it' s always everyone else' s fault
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Kemper Boyd
Poi se uno vuole mettere il gioco in italiano, koreano, bergamasco, sono vagonate di cazzi suoi, pero' se in un team game si chiamano le cose alla stessa maniera secondo me e' tutto piu' chiaro e immediato.
Ovviamente, ma dal punto di vista di Valve aver fatto la traduzione (non solo in italiano dato che lo stesso ragionamento lo si può fare anche con il francese o lo spagnolo) paga e probabilmente attrae anche più giocatori.
Re: Dota 2: it' s always everyone else' s fault
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Maybeshewill
Ma cosa :rotfl:
Microscopica parte, ma fidati che è così, ho lavorato per Clanbase, ESL e WCG, le community italiane le ho conosciute praticamente tutte. Molto spesso le qualità c'erano ma i giocatori semplicemente non erano nemmeno a conoscenza di certe informazioni "vitali". L'importanza dell'inglese negli esport non è da sottovalutare, chiaro che per Valve è fondamentale attrarre più giocatori, ma è inevitabile che la localizzazione divida le community e penalizzi determinate aree.
Se poi proprio vogliamo entrare nel dettaglio la Valve ha gestito l'Italia in maniera terribile, non so se ci hai fatto caso ma il sito ufficiale non è tradotto. Il team di traduzione era composto da dei ragazzi volontari. Se vuoi tradurre tutto puoi farlo certo, ma allora devi gestire la cosa come Blizzard e fare le cose come dio comanda. Seguire ogni singola community nazionale, a partire dai social network.
Poi ribadisco, è una componente microscopica certo, ma se penso a cosa ha sfornato l'Italia su Starcraft II in periodo di crisi profonda e a cosa NON abbiamo sfornato su DotA 2 in un periodo d'oro per l'esport... Beh lasciami dire che da veterano sono profondamente deluso.
Re: Dota 2: it' s always everyone else' s fault
Re: Dota 2: it' s always everyone else' s fault
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raz3r
Microscopica parte, ma fidati che è così, ho lavorato per Clanbase, ESL e WCG, le community italiane le ho conosciute praticamente tutte. Molto spesso le qualità c'erano ma i giocatori semplicemente non erano nemmeno a conoscenza di certe informazioni "vitali". L'importanza dell'inglese negli esport non è da sottovalutare, chiaro che per Valve è fondamentale attrarre più giocatori, ma è inevitabile che la localizzazione divida le community e penalizzi determinate aree.
Se poi proprio vogliamo entrare nel dettaglio la Valve ha gestito l'Italia in maniera terribile, non so se ci hai fatto caso ma il sito ufficiale non è tradotto. Il team di traduzione era composto da dei ragazzi volontari. Se vuoi tradurre tutto puoi farlo certo, ma allora devi gestire la cosa come Blizzard e fare le cose come dio comanda. Seguire ogni singola community nazionale, a partire dai social network.
Poi ribadisco, è una componente microscopica certo, ma se penso a cosa ha sfornato l'Italia su Starcraft II in periodo di crisi profonda e a cosa NON abbiamo sfornato su DotA 2 in un periodo d'oro per l'esport... Beh lasciami dire che da veterano sono profondamente deluso.
Ma la valve non ha mai seguito nessuna community, anzi, fino all'anno scorso se ne sbatteva direttamente della scena competitiva, limitandosi al suo TI
Re: Dota 2: it' s always everyone else' s fault
Re: Dota 2: it' s always everyone else' s fault
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Originariamente Scritto da
TheBlackS
Ma la valve non ha mai seguito nessuna community, anzi, fino all'anno scorso se ne sbatteva direttamente della scena competitiva, limitandosi al suo TI
Considerando che il gioco lo hanno presentato al mondo con un torneo... No che se ne sbattano direi proprio di no, sei fuori strada. Che non seguano la community è vero, ma grazie al cielo c'è chi fa il loro lavoro, perlomeno a livello internazionale. Anche in Italia abbiamo dei ragazzi che si sbattono a gratis, solo che a differenza di Blizzard la Valve non supporta direttamente le community indipendenti.
Re: Dota 2: it' s always everyone else' s fault
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Originariamente Scritto da
raz3r
Considerando che il gioco lo hanno presentato al mondo con un torneo... No che se ne sbattano direi proprio di no, sei fuori strada. Che non seguano la community è vero, ma grazie al cielo c'è chi fa il loro lavoro, perlomeno a livello internazionale. Anche in Italia abbiamo dei ragazzi che si sbattono a gratis, solo che a differenza di Blizzard la Valve non supporta direttamente le community indipendenti.
E infatti fino all'anno scorso si sono preoccupati solo del loro torneo annuale
Oltre al TI il loro supporto per la scena competitiva è stato mettere i ticket dei tornei nello store (roba che comunque è sfuggita di mano in relativamente poco tempo)
Cioè, quando hanno smesso di sbattersene al di fuori del TI hanno messo su 4 major per gestire il tutto, questo voglio dire