Ma è horror
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Profilo Battlefield 1 Profilo For Honor SCAMBIO questi giochi ಠ_ಠ
ieri sera dalle 20 alle 24 io e mia moglie abbiamo finito Her Story
bello, non so se è stato culo o altro ma dopo 7/8 video abbiamo beccato
e da lì in poi la ricostruzione è stata abbastanza semplice
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MyBlog: Solo x Gioco - Racconti di un Giocatore in Solitario
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Since 12-07-2002 +4.719 messaggi
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"The man in black fled across the desert and the
gunslinger followed." Stephen King - The Gunslinger
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Interessante peccato che non è localizzato
si che lo è
https://forum.rpgitalia.net/topic/27...a-disponibile/
secondo post
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gunslinger followed." Stephen King - The Gunslinger
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Visto che ero in procinto di iniziare il terzo Syberia mi sono rigiocato i primi due.
Devo dire che il primo Syberia è invecchiato male per quanto riguarda la grafica e i controlli, i quali, però, non erano pratici neppure all'epoca. La cosa più bella del gioco rimane sicuramente la trama e la caratterizzazione di Kate Walker. Semplici quanto volete ma efficaci, ancora oggi non mi sono tediato a sentire le continue telefonate che interrompono il flusso. Mi sono tediato invece molto per gli spostamenti e per gli enigmi. I primi sono eccessivamente pesanti a causa dei controlli lenti ma sopratutto delle decine di schermate inutili che siamo costretti ad attraversare senza motivo. I secondi sono un po' blandi, sia all'inizio ma sopratutto da metà in poi, quando iniziano praticamente a diventare triviali. Ma francamente è l'aspetto che mi ha scocciato di meno.
Ma tedioso è stato sopratutto il secondo gioco. Un bel miglioramento dal punto di vista della grafica (invecchiata meglio del primo) e sopratutto dei controlli, molto più immediati e chiari del predecessore. A parte questo tutti gli aspetti negativi del primo gioco sono rimasti (decine di schermate inutili) ma con l'aggravante di una trama non solo priva di mordente ma quasi completamente empia. La sensazione è quella di girare a vuoto, un po' come se tutte le azioni che compiamo siano solo un riempitivo tra il finale del primo capitolo e quello molto più prevedibile di questo secondo. A parte due momenti abbastanza riusciti e uno un po' sprecato
il tutto è sembrato parecchio insapore.
Il terzo l'ho iniziato qualche sera fa, ma non sono riuscito a rimanere sveglio per più di 15 minuti, non è stato un buon segno per me!
- - - Aggiornato - - -
Capolavoro per me. L'autore è lo stesso dietro anche il bellissimo Silent Hill Shattered Memories. Da provare pure quello se si ha la possibilità!
copio
Dreamfall Chapters
Dreamfall Chapters, ultimo capitolo della trilogia iniziata con The Longest Journey nel lontano 2001, è un avventura basata principalmente sulla narrazione e i dialoghi. Dopo la premessa lasciatemi dire che ho aspettato di vedere la fine della storia per 16 anni, un eternità per scoprire chi era quella vecchia signora che chiudeva il primo gioco, ebbene Dreamfall Chapters dà le risposte, dà una fine alla storia. Finalmente possiamo sapere, e solo per questo (se avete giocato tutta la trilogia si intende) è un acquisto pressoché obbligatorio.
Cos'è cambiato e cosa è rimasto rispetto a Dreamfall: tutte le orribili sequenze action sono state eliminate, l'interfaccia è migliorata, ora meno invadente, più bella da vedere e pratica da usare, per il resto è lo stesso gioco con una grafica (molto) migliorata. L'avventura dal punto di vista "giocoso" è un po loffia: come il precessore, c'è qualche enigma ma niente che vi impegnerà più di qualche minuto. Siamo di fronte a qualcosa di molto vicino ad un libro interattivo. Tutto ruota intorno ai dialoghi, all'esplorazione e alle scelte; proprio queste ultime hanno un ruolo primario: in ognuno dei capitoli dovrete prendere delle decisioni che cambieranno la faccia dei successivi, e in alcuni casi possono avere una portata decisamente drastica, ad esempio facendo determinate scelte potrete arrivare ai titoli di coda già nel secondo capitolo, altre, sopratutto sul finale, invece non incidono granché. Il livello della scrittura e della narrazione è altissimo, la trama scorre via che è una gioa. Un altro punto di forza è la longevità, prendendosela comoda si passano tranquillamente le 30 ore, e considerando la meccanica delle scelte una seconda run non è affatto improbabile. Tecnicamente applausi per il doppiaggio e la veste grafica, anche se il gioco è molto più pesante di quanto ci si aspetterebbe.
Per concludere la più grossa pecca del gioco è che per apprezzarlo appieno è necessario giocare gli episodi precedenti, in particolare il primo, ma in quanti sono disposti a tornare videoludicamente indietro di 16 anni? Io dico che ne vale la pena. The longest jorney non è un titolo a caso, "il viaggio più lungo" non è solo per April Ryan e Zoe, ma lo è soprattutto per voi, perché è un viaggio che lascia qualcosa.
Infatti, il grosso limite di questo gioco è la sua diretta dipendenza da una saga iniziata molto tempo fa. Oh sei già "iniziato" (per modo di dire) alla storia, oppure non ci capisci un tubo, tagliando così tutta la "nuova" utenza. Seconda cosa, su cui magari qualcuno può sorvolare, i volti e animazioni dei personaggi sono di quanto più inespressivo ci possa essere e questo è deleterio per una storia e un gameplay che si basano soprattutto sulle emozioni e i rapporti umani. Qui siamo indietro di almeno dieci anni (più o meno) sopratutto se si conta che i concorrenti, anche con più limitazioni tecniche, ottengono risultati migliori (the walking dead per dirne uno).
Poi a livello di meccaniche siamo lontani dalla perefezione, non tutti gli episodi filano abbastanza lisci, ma questo può essere ribilanciato dalla trama che tutto sommato è solida anche se non perfetta.
Ovviamente è d'obbligo per chiunque abbia amato Dreamfall.
A me è andata bene che il primo ce l'ho scatolato
Sto andando avanti in Syberia 3. A parte il essere un gioco malamente anacronistico su tutto è di una noia mortale. Non tanto per la storia in se, che potrebbe avere anche un senso, dopo tutto, ma proprio nella sua "messa in scena"/"impianto ludico".
Mi ricorda tutti quei giochi anni 90/inizio anni 2000 nel quale si iniziava a pasticciare con strumenti tipici del cinema senza però sapere come si fa cinema. Primi piani a caso, inquadrature approssimative e per niente funzionali, assenza di una qualsivoglia mimica facciale, doppiaggio piatto e atroce, ecc...
Ma non è solo questo, a parte il tuffo negli aspetti più brutti del passato, Microids replica anche in questo gioco gli aspetti negativi dei capitoli precedenti. Ovvero locazioni composte da decine di schermate che non fanno altro che confondere e disorientare e che rallentano tantissimo il progredire della storia. Per fortuna il backtracking è studiato un po' meglio e non si è sempre costretti a farsi le lunghe attraversate come a Valadilene, ma nonostante questo le cose non migliorano tanto. Altra cosa che appesantisce tutto è un sistema di controllo macchinoso, poco pratico e sopratutto molto buggato. Kate che cammina seguendo direzioni tutte sue, uso della levetta destra un po' confuso e poco intuitivo, tasti che smettono di funzionare senza un'apparente ragione. Sono stato mezzora tentando di risolvere un enigma per poi accorgermi che stavo facendo tutto bene e che era il gioco che non mi prendeva più l'input del tasto del joypad/mouse.
E poi, sarà per il doppiaggio inglese estremamente piatto e monocorde (con scelte di casting altamente discutibili), ma la storia mi sembra davvero priva di nerbo. Oltre ad andare aventi per cliché ed essere trita e ritrita, sembra essere di uno scontato davvero disarmante.
Peccato perché da Sokal si poteva avere di più da questo punto di vista. Vediamo come va avanti.
Di Asylum cosa si sa?