io ricordo solo che per avere il finale migliore devi giocare l'ultimo capitolo con
io ricordo solo che per avere il finale migliore devi giocare l'ultimo capitolo con
"When the Dream Creature waves, sometimes I wave back!" "What doesn't kill you, makes you... stranger."
花は桜木人は武士 - hana wa sakuragi, hito wa bushi - tra i fiori il ciliegio, tra gli uomini il guerriero
animeList - Backloggery - AO3
Riprendo qui la discussione iniziata su Le discussioni sui giochi a cui stiamo giocando
Syberia mi sta piacendo molto. L'atmosfera, la cittadina, la storia, tutto molto bello già dalla prima ora di gioco.
L'unica pecca la trovo nel comparto tecnico: alcuni oggetti si confondono troppo con lo sfondo prerenderizzato, credo più di quanto previsto. Forse è colpa dello scaling della risoluzione (bloccata a 800x600 e non regolabile) che lavora meglio sugli sfondi rispetto a come si comporta con gli oggetti tridimensionali.
The Whispered world lo tenevo d'occhio già da un po', se è così bello allora lo alzo di priorità
Eh sì, Gabriel Knight infatti vorrei giocarci. Sono in trattativa con mezzo Steam gift per averli, visto che erano stati tutti nel bundle Sierra di due-tre mesi fa.
Mmm questo non l'avevo mai sentito nemmeno nominare prima di vederlo nello stesso bundle Sierra di Gabriel Knight. Com'è?
In queste settimane ho finito la saga di blackwell, veramente eccezionale. Mi stavo commuovendo alla fine...
Ho finito anche broken age...bel gioco ma mi ha lasciato l'amaro in bocca e chi ci ha giocato sa perché.
Ora sto giocando a kathy rain, non mi sembra male, anche se tecnicamente non è eccezionale, potevano evitare le bande verticali ai lati in un gioco sviluppato ora!
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ottimo Kathy Rain, sembra un gioco di Gilbert degli esordi. Faranno strada questi ragazzi.
Io ho un problema con le avventure grafiche. Perché se mi blocco in un gioco d'azione, tipo un boss particolarmente difficile, provo e riprovo finché non riesco, ma nelle avventure se proprio non so come proseguire non c'è nulla da fare. L'unica e consultare una guida, ma allora il divertimento se ne va al diavolo. Voi come vi comportate?
Prima o poi ci arrivi. La notte porta consiglio.
Quindi tu continui a vagare all'infinito finché non azzecchi la mossa giusta? Non diventa frustrante?
Se proprio arrivo al limite massimo cerco indizi sul web, tipo screens o discussioni su steam, se è una roba veramente assurda (vedi chaos on deponia) vado di soluzione.
Ci sarebbe anche un sito che fornisce solo indizi ma non viene piu aggiornato ahime
idem
anche per me le cose più importanti sono (quasi) sempre storia e sceneggiatura, gli enigmi eccessivamente tosti finisco spesso per bypassarli perché mi rovinano il ritmo
infatti ormai mi dedico di più a robe friendly, l'AG che mi ha emozionato di più negli ultimi anni è the cat lady, dove i pochi enigmi sono di una facilità disarmante e non fanno mai calare il pathos
Se ci sto più di mezzora grossomodo, controllo la soluzione e buonanotte
Io sono ancora acerbo, ma per ora faccio così: se mi blocco ci sto un po' a pensare e poi spengo. Se la volta dopo quando riaccendo continuo a rimanere bloccato senza trovare un modo per andare avanti, leggo una soluzione ma cercando, nel limite del possibile, di estrapolare inizialmente solo un aiuto. Se non mi riesce neanche così, lettura molto attenta
Però se controllo la soluzione la prima volta è un po' la fine, perché al prossimo enigma so già che ho la guida a portata di mano, e chi me lo fa fare di spremermi le meningi.
Rimpiango i tempi senza internet dove le soluzioni di fatto non esistevano, a meno di non comprare le riviste in edicola
Consiglio: ho messo gli occhi su shardlight, è meglio questo o gli altri dello stesso studio?
C'è una cosa da considerare. Una volta le avventure grafiche erano meno lineari (il pinnacolo in questo senso è MI2) per cui non c'era da risolvere l'enigma A prima di B, prima di C, etc. Andando in giro, anche quando sembrava di essere bloccati, c'era sempre qualcosa da provare, ed era più facile azzeccare qualcosa ed avere la sensazione, dopo una sessione di gioco, di aver fatto un passettino in avanti. Poi, verso la fine, quando tutti i rami convergevano, diventava magari più lineare e si cominciavano a vedere gli aiuti. Questa cosa, nel periodo nero delle ag, è andata persa e quasi tutte offrivano semplicemente una catena lineare di enigmi per la quale si andava spesso a cercare la soluzione (e secondo me la semplificazione delle ag deriva proprio da questo fenomeno: se non dai libertà al giocatore devi giocoforza avere enigmi facili, per non frustrarlo).
La linearità secondo me è il peccato più grande che puoi fare in una ag perché di fatto ti da un "corridoio di enigmi" da risolvere in sequenza, pena l'essere bloccati.
Poi si, è un genere parecchio passivo, simile alle parole crociate: c'è chi va a pag.46 subito e chi tiene il cruciverba sul davanzale del cesso per settimane
pensa che è stato il mio primo vg in assoluto
l'avevo finito senza uno straccio di soluzione e, naturalmente, è il responsabile dei milioni di paperdollari che ho speso in seguito per i vg
non ho mai più riso così tanto davanti a un monitor, perfino tecnicamente quei pixelloni mi sembravano un miracolo
oggi non avrei più quella pazienta né il tempo sufficiente per fermarmi così a lungo su un solo gioco, per non parlare di alcune centinaia di arretrati
per cui la tanto deplorata "semplificazione" delle attuali pseudo/ag mi va benissimo
Ma se la semplificazione non ti evita di rimanere bloccato...
?
molte simil AG attuali non presentano enigmi ostici, bisogna essere proprio "timidi" per rimanere bloccati in, per esempio, the cat lady o life is strange o similari
adesso non mi vengono i nomi (ci penso poi elencherò), ma ho anche fatto AG più tradizionali che danno aiuti progressivamente sempre più smaccati...praticamente con la soluzione incorporata
e poi è sempre questione di approccio personale
c'è chi cerca soprattutto la sfida manuale e/o intellettuale
io compro i giochi per essere intrattenuto, dopo una giornata di lavoro non cerco attentati al tunnel carpale né esaurimenti nervosi, mi va bene un tantino di interattività, un bel po' di vivacità, nonché sforzi moderati e sostenibili soprattutto se mi cade la palpebra