...e di ciò che comporterà per il mondo indie.
Di solito linko esclusivamente TGM su questi lidi, per correttezza, ma non ho trovato notizie al riguardo (magari ho visto male io)...
https://multiplayer.it/notizie/nuovo...strocchio.html
Il punto focale della questione è questo:
Ovvio che non riguarda la realtà enorme dei tripla A, ma tutti quegli indie come me che non hanno a disposizione budget di quel tipo (oltre al cambio euro/dollaro, alle tasse, alle spese di partita IVA, alle spese di mantenimento e bollette ecc. ecc., per non parlare di chi ha pure collaboratori a vario titolo - io ad esempio ho una grafica e una sceneggiatrice oltre al compositore della colonna sonora).Il PEGI chiede 2.100€ per la classificazione su di una singola piattaforma, più 1.050 per classificare su altre piattaforme. Pare che ci sia anche la possibilità di classificare i giochi spendendo meno, ma non si sa quali siano i criteri per cui si ha accesso allo sconto (probabilmente è dedicato ai team minori). Insomma, se la matematica non ci inganna, classificare ad esempio un qualsiasi gioco multipiattaforma per PC, Xbox One, PS4 e Nintendo Switch costa 5.250€, cifra indifferente per un grosso publisher, cui comunque le classificazioni sono richieste obbligatoriamente per poter vendere in alcuni store (PS Store, Xbox Store ed eShop), ma sicuramente impegnativa per un piccolo sviluppatore senza budget. In effetti viene da chiedersi che fine faranno tutti quei titoli pubblicati su piattaforme quali itch.io, Game Jolt e Steam stesso, ma anche GOG, Epic Games Store e altri negozi digitali PC, che non possono permettersi la classificazione per l'Italia: diverranno inaccessibili? E se uno li ha già acquistati? E tutti i nuovi titoli per piattaforme vintage che vengono ormai rilasciati su base giornaliera, quelli che fine faranno? Gli sviluppatori dovranno rendere i link di download inaccessibili dall'Italia? E i titoli completamente gratuiti sviluppati solo per hobby? Saranno anch'essi soggetti alla classificazione?
Risultato? Semplice nel mio caso, ma da quel che leggo anche in molti altri casi: visto che le vendite complessive non coprono la spesa richiesta per il PEGI... beh se necessario smetterò semplicemente di vendere in Italia, non è una tragedia.
Però, se dei miei giochi uno può anche dire "Va beh, sticazzi", ci sono tante altre piccole realtà videoludiche che magari rimpiangereste di più... Capisco che degli sviluppatori indie (italiani per giunta) non importi un gran cazzo a molti, ma mi pareva giusto scrivere ste due righe toh.