Kuru Kuru Kururin + Crazy Taxi + Plumbers Don't Wear Ties + Carmageddon = Roundabout.
(Sì, ci sono mille altri giochi con attori veri a parte Plumbers, ma ci sono affezionato.)
Non ci sarebbe altro da dire.
Ma dico qualcosa lo stesso, e cioè che Roundabout è esattamente come vorrei che fosse ogni indie: originale. Anche riciclando idee di titoli del passato, ma originale.
In questo gioco siamo Georgio Manos, un autista di limousine interpretato da Kate Welch, una.. YouTuber/GamerGirl/quellocheè, comunque una rossa molto carina. Se Georgio non vi sembra un nome da donna, è perché non lo è: l'autista infatti è pensato come un personaggio neutro (gli/le cresce pure la barba a un certo punto) e tutti gli si rivolgono come tale. Questa trovata fa già capire il tono surreale del gioco, confermato anche dal fatto che Georgio non parla, si esprime sempre a gesti e attraverso l'ottima mimica facciale della Welch (che di suo avrebbe pure una voce un po' fastidiosa, quindi meno male). Ma se non parla lui, parlano gli altri, ovvero gli eccentrici passeggeri che Georgio deve caricare in macchina, personaggi fuori dalle righe (e spesso interpretati dagli stessi "attori" vestiti in modo diverso) con storie strambe e missioni improbabili.
La particolarità di Georgio, però, sta nel suo modo di guidare, cioè… ruotando.
La limousine ruota.
Sempre.
Costantemente.
Senza mai fermarsi.
Sta a noi dover sfruttare questo movimento per destreggiarci nel traffico ed evitare ostacoli per portare i passeggeri sani e salvi a destinazione.
E anche se si sbatte troppo e si esplode, poco male, si ricomincia subito poco distante.
La città di Roundabout (così chiamata perché nessuno trova strano guidare così) è divisa in tre zone ben distinte tra loro, sbloccabili procedendo con la trama, ognuna di queste contenente una buona decina di missioni e sfide rigiocabili a piacimento e con le solite imprese (nessun danno subito, a tempo, raccolte tutte le monete, ecc.). I pedoni invece sono così poco considerati che si possono (e a volte si devono) investire facendoli diventare una cartoonesca poltiglia rossa.
Proseguendo nel gioco si sbloccheranno anche altri potenziamenti quali il salto, la possibilità di galleggiare e via dicendo, mentre l'intera città è cosparsa di collezionabili quali mucchi di denaro (per comprare proprietà e modificare la propria limousine), clacson dai suoni diversi e gettoni da raggiungere facendo salti azzardati.
Completandolo si renderanno disponibili altre sfide tra cui Desert Limo, che riprende pari pari il tristemente noto Desert Bus per 8 ore di sfrenato divertimento (gh).
E niente, Roundabout è tutto qui: scarrozzare in giro la gente ruotando, ma è dannatamente divertente specialmente grazie alle espressioni di Georgio, all'assurdità dei dialoghi (tipo quelli del narratore) e agli inside jokes presenti.
Con un ottimo comparto audio (alcune musiche sono bellissime) e a fronte anche di una longevità discreta (una dozzina di ore per fare tutto) è di certo un gioco che consiglio a chi cerca qualcosa di originale e sopra le righe, ma anche a tutti gli altri.
@ oro