Originariamente Scritto da
falco23
Io invece visto che il mio blacklog su steam non è sufficientemente lungo, ho pensato bene di recuperare anche un vg esterno alla libreria, ovvero Peter Jackson's
King Kong.
Le recensioni di allora lo descrivevano come uno dei rari tie-in validi, e anch'io ne serbavo un buon ricordo dopo averlo visto/provato a casa di un amico poco dopo l'uscita; mi era rimasta particolarmente impressa soprattuto l'atmosfera di gioco, e dopo queste prime battute non posso che confermare il mio ricordo, ovvero riconoscere l'ottima fattura dell'ambientazione, che tra l'altro tendo a considerare vagamente Lovercraftiana (non saprei proprio spiegare il perchè infatti, ma mi viene da accostare questo titolo a Call of Cthulhu: DCOTE).
Il gioco si sviluppa esclusivamente su corridoi, ma devo dire che il gameplay non è proprio scontatissimo, o quantomeno qualche sforzo per differenziarsi dalla massa lo fa: le munizioni saranno sempre poche, e ciò ci costringe, almeno in queste prime fasi del gioco, a fare molto affidamento sulle varie armi bianche che si trovano disseminate in giro, usarle ad esempio come vettore per incendiare la steppaglia in cui si annidano i vari pericoli, o infilzarvi un insetto più piccolo per poterlo così usare come esca ed attirare lontano da noi gli insetti più grandi ed ostili.
Tecnicamente il gioco non è stato portato ottimamente su PC, ma SweetFX esteticamente come sappiamo fa miracoli, e con programmi esterni si può forzare l'antialiasing e soprattuto il doppio V-sync per eliminare il fastidioso e altrimenti vistosissimo stuttering. Permane qualche problema con la sensibilità del mouse, che di tanto in tanto senza apparente motivo ci regala un'inversione ad U, ma niente di grave tutto sommato.
Poi c'è quel cazzo di Jack Black, che in mezzo alle più cruente carneficine pensa solo a fare riprese con la sua videocamera, rimproverandoci se gli impalliamo l'inquadratura: peccato che l'uscita del gioco preceda l'esplosione social nei videogame, altrimenti avrei potuto lanciarmi in una parabola sul come ci vedessi una metafora del videogiocatore 2.0, che nel vivo dell'azione si disinteressa di quanto gli stia accadendo intorno per concentrarsi solo sullo scatto dello screenshot perfetto... peccato