È arrivato il momento di scrivere un post sulla mia top 10 personale di quest'anno, tanto il thread non lo usa più nessuno, quindi ne approfitto per usarlo come clipboard personale.
HONORABLE MENTIONS
Prima di partire con il listone, voglio menzionare rapidamente alcuni giochi che mi hanno sorpreso.
-SUPERHOT: SUPER. HOT. SUPER. HOT. SUPER. HOT. L'unico difetto è che dura un'ora e mezza scarsa (detto niente).
-Rise of the Tomb Raider: Dopo aver bocciato il primo sono rimasto piacevolmente sorpreso dal sequel, che gode di ritmo e level design migliorati tantissimo. Se non fosse per le meccaniche, tuttora scadenti, si sarebbe potuto guadagnare un posto nella top ten.
-Momodora: Reverie Under the Moonlight: Un metroidvania che vanta un sistema di combattimento sorprendentemente competente e delle bossfight eccellenti. Peccato che dura poco.
Finite le menzioni d'onore, possiamo passare alla top ten di cui non frega nulla a nessuno. Al solito, se cliccate sui banner c'è un link a un brano tratto dal gioco (o comunque legato al gioco in qualche modo, tipo da qualche trailer).
10
Eidos Montreal ha dimostrato ampiamente con Human Revolution di aver compreso lo spirito di Deus Ex. Con il sequel hanno anche capito cos'avevano sbagliato nel precedente, lavorando al sistema di combattimento e garantendo la possibilità di essere non-letali al 100%. La Praga di Eidos si distacca dalla Detroit del precedente con un aspetto più antico, "classico", senza rinunciare a fondersi con l'atmosfera cyberpunk che era stata tanto apprezzata in Human Revolution. La trama è più accattivante, i nuovi poteri sono una gioia da usare, il level design è sempre di alta qualità... ma il gioco sembra incompleto. Tre quarti delle missioni principali si svolgono in ambienti piccoli come appartamenti o piccole case, con giusto due-tre livelli ambientati in un'area grande come da aspettative. A un certo punto il gioco sembra finalmente iniziare davvero, offrendo un paio di livelli maestosi... e poi finisce. Di colpo, senza quasi preavviso. Un ottimo gioco, sicuramente, ma qualcosa è andato chiaramente storto a livello di sviluppo, lasciando un sacco di potenziale irrealizzato.
9
Dopo Dark Souls 2 avevo deciso di lasciar perdere i Souls, pensando che la formula non facesse più per me. Fortunatamente ho avuto modo di giocare a DS3, che è un enorme passo avanti rispetto al prequel. Le aree sono tra le migliori della serie, così come la varietà di armamentario e build possibili. Insomma, a tutti gli effetti è un ritorno ai tempi d'oro della serie, che ha convinto persino uno come me, ormai convertito al gameplay più frenetico e soddisfacente di Bloodborne.
Sfortunatamente nessuno dei boss mi ha convinto particolarmente. Ci sono un paio di scontri intriganti, ma la maggior parte dei boss risulta ripetitiva, già vista, prevedibile o insignificante in qualche altro modo. Non intendo dire "hurr sono facili", anche perchè ho avuto molta difficoltà con un paio di boss che ho affrontato underleveled... sono semplicemente poco interessanti. Venendo da Bloodborne è facile rimanere delusi sotto questo punto di vista, ma ha pesato più di quanto mi aspettassi sulla mia valutazione.
8
Questa è stata una piacevole sorpresa. Normalmente ho difficoltà a godermi gli RPG vecchio stile perchè non apprezzo il combattimento calibro missmissmissmissmiss. Fortunatamente Tyranny non è un ammasso di dungeon senza senso uno dopo l'altro (oddio, uno ce n'è, ma per fortuna è uno solo), bensì un'appassionante avventura nel mezzo di una guerra dal lato vista dal lato dei "cattivi", ovvero gli aggressori. Lode al gioco per avermi fatto divertire con un sistema di combattimento da RPG, cosa più unica che rara, e anche per avermi spinto ad essere effettivamente malvagio per una volta, transizione che avviene in maniera naturale se ci si lascia tentare dal potere (un po' meno in altri casi, ma oh, il finale è stato chiaramente rushato). Ogni tanto anche il male vince.
7
Ecco una sorpresa inaspettata. Ne parlavano tutti come se fosse meh, ma invece Quantum Break mi ha colpito non poco, specie dopo un Alan Wake bello ma che lascia il tempo che trova. I combattimenti sono entusiasmanti con poteri unici e un ottimo level design, a cui si unisce una storia più che interessante. La trovata del telefilm mi ha lasciato meh, ma è guardabile e non dura troppo - cosa che è vera anche per il gioco, tra l'altro, durando un misero sei ore + un'ora e mezza di telefilm. Le recensioni hanno parlato di combattimenti poco divertenti, critica che non condivido assolutamente, e di controlli poco fluidi, cosa vera ma superabile. Insomma, sono partito con poche aspettative e sono stato sorpreso nel modo migliore possibile. Welcome back, Remedy.
6
"Ma non è un gioco PC!" Shut the fuck up, questa è la mia top ten e le regole le decido io.
Onestamente avevo aspettative miste per questo gioco. L'ho comprato su fiducia per Naughty Dog, ma avevo tipo hype zero quando l'ho giocato. Fortunatamente si sono superati con uno dei capitoli migliori della serie (il 2 resta migliore per me), introducendo alcune cose di cui la serie aveva bisogno, come uno stealth più raffinato e un rampino per rendere ancora più intricato il design delle arene, alcune delle quali sono tra le migliori mai viste nella serie. Avevo dubbi anche sulla trama vista l'assenza di Hennig, ma alla fine ho avuto il mio classico trip alla Indiana Jones. Peccato solo per un inizio piuttosto lento a un gioco dal ritmo fenomenale per il resto dell'avventura.
5
Normalmente, Va11 Hall-A è il tipo di gioco che eviterei come la peste: visual novel piena di waifubait, il tipo che fa partire ogni weeb shit alarm nel quartiere. Ne ho sentito parlare bene, ho trovato la demo, l'ho provata e... prima che me rendessi conto stavo contando i giorni prima della release del gioco completo.
Cosa dire? Prima di tutto che elimina il pezzo che personalmente trovo più noioso delle visual novel, cioè le lunghissime descrizioni dalla prosa mediocre, e le sostituisce con degli sprite eccellenti e un gameplay leggero e coinvolgente quanto basta. Per il resto è una novel piena di carisma vissuta da una prospettiva unica, che mi ha ricordato molto Hotel Dusk per vari motivi. Se non avete proprio il ribrezzo per le visual novel e la roba jappa (almeno a livello grafico, gli sviluppatori vivono in Venezuela (dategli soldi per farli scappare da questo incubo)) dategli una chance. Vi assicuro che ne vale la pena.
4
Vince anche il premio come "peggior campagna di marketing del 2016", perchè fino a tre settimane dall'uscita ero convinto sarebbe uscito un gioco atroce. Doom non è esattamente *Doom* per me, perchè nella mia testa Doom equivale a livelli labirintici in cui perdersi, mentre il level design di questo è perlopiù lineare/ad arene. Questo non implica che sia un pessimo gioco, anzi - tra arena design incredibile, varietà di nemici e armi assurda e gunplay fenomenale, Doom è tranquillamente l'FPS migliore che ho giocato negli ultimi anni, detronando Wolf New Order. Un plauso in particolare alla difficoltà Nightmare, una sfida eccezionale anche e sopratutto per l'assenza di armi hitscan, lasciando tutto in mano all'abilità del giocatore. Un colpo vuol dire la morte, e sopravvivere a ogni scontro ti fa sentire dannatamente bene. Rip and tear.
3
Su questo ho poco da dire avendone già scritto in passato. Voglio solo ribadire che XCOM è un'esperienza unica, dove la morte non è il game over, e le storie tragiche che si sviluppano sono uno dei migliori esempi di come la narrazione emergente è uno degli aspetti unici più interessanti dei videogiochi.
2
Per la maggior parte dell'anno sono stato convinto che Dishonored 2 sarebbe stato il mio gioco dell'anno. Il vederlo al secondo posto non vuol dire che Arkane ha deluso le aspettative, anzi, forse le ha persino superate. La mansione di Jindosh è forse il più bel livello visto in tutta la serie, che non è assolutamente cosa da poco. I poteri di Emily sono incredibilmente soddisfacenti, e anche Corvo ha qualche nuovo trucco a disposizione - senza contare che è ora doppiato dal leggendario Stephen Russell, per la gioia di tutti i fan di vecchia data di Thief. Nel complesso ho sofferto solo la sensazione di avere pochi contenuti a disposizione, con poche subquest irrilevanti e alcuni livelli divisi in due solo per far sembrare il numero di missioni disponibili più grande. Se avete apprezzato il primo è matematicamente impossibile non adorare anche questo.
1
Sapevo che avrei adorato Hitman. Non sapevo che l'avrei adorato così tanto.
Il gioco ha sofferto uno sviluppo decisamente controverso, tra DRM semi-always online, livelli episodici che hanno lasciato perplessa molta gente e così via. Io stesso sono stato uno dei primi a criticare queste decisioni.
Eppure il gioco è incredibile. Sono sei livelli, sì, ma sono sei dei migliori livelli mai visti nella serie. Per un fan di Hitman, quelli che adorano rigiocare i livelli più e più volte per scoprire nuovi metodi, questo gioco rappresenta l'apice della serie, sia per possibilità "pre-pensate" dagli sviluppatori che per possibilità uniche pensate dai giocatori sfruttando le meccaniche di gioco in maniera creativa. Persino il modello episodico, che inizialmente mi aveva lasciato perplesso, mi ha lentamente convinto quando mi sono reso conto di quanto mi stavo godendo ogni singolo livello, giocandolo più e più volte per affrontarlo da ogni prospettiva. Se devo scegliere il gioco che mi ha entusiasmato di più quest'anno, Hitman è il vincitore. Ora che è completo non ci sono più scuse per non giocarlo (salvo problemi con la connessione e la pesantezza a livello di ottimizzazione): se vi sono piaciuti anche solo lontanamente i precedenti Hitman, questo va giocato.
And that's all, folks. See you next year.