Ci stavo pensando anche io in questi giorni.Epic continua a fare operazioni intelligenti, Steam muto. Bah, mi sembra che Valve sia un po' troppo indifferente.
Steam ha un credito pazzesco per ciò che ha fatto in questi anni, ma (e probabilmente non sono l'unico a pensarlo) non si intravede una qualche "vision" che lasci intravedere un loro scenario futuro, laddove un po tutti si stanno muovendo da qualche parte-magari anche fallando clamorosamente, eh.
Dal lato store, ha sicuramente di tutto (anche forse troppo come qualcuno dice da qualche tempo), ma GOG con il nuovo galaxy e Epic con la sua politica aggressiva stanno dando una impronta di dove vorrebbero arrivare:
-Galaxy2.0 è straordinariamente comodo per gestire le librerie (magari i plug-in si bloccano un poco a volte), e qui mi pare assurdo che ci siano arrivati prima loro che non quelli che volevano mettere uno steam link sotto o dentro ogni televisore. Manca che CDPR si ingegni nel realizzare una app di streaming che giri su tutte le librerie e sicuramente diventano degni di attenzione ancora più di prima come servizi-in-store.
-Epic ne parliamo tutti i giorni, anche per altri motivi. Se sistemassero almeno un minimo il launcher in termini di funzionalità (per dire, sto barcamenando alla follia nel far funzionare giochi su due PC da HDD esterni), sicuramente va a loro beneficio, più di quanto già non lo sia ora.
E non ho messo EAPlay proprio perché ad oggi non abbiamo visto nulla del launcher, ma anche dato la mossa di MS di includere il profilo base senza aumenti in GamePass, si rientra nell'altro grande tassello sul quale si stanno muovendo quasi tutti, ovvero fornire una forma di streaming tra macchine o di servizi, che ieri in qualche news è uscita la concreta possibilità da parte di MS di portare xCloud anche su console e PC (non nell'immediato, purtroppo).
Come ho detto prima, il fatto che Steam Link si limiti a far girare i giochi presenti nella nostra library potrebbe diventare un limite alla luce di come adesso è uscito un launcher come Galaxy2.0 che scansiona i nostri account e permette senza stare ad ammattire troppo di avviarli immediatamente.
Steam può far partire i giochi, ma al di là che riprodurre da altri DRM potrebbero comunque uscire problemi nella riproduzione (da Origin e Battle.net sono dei discreti pali nel sedere da questo punto di vista), passiamo sempre dal dover aggiungere manualmente i .exe in libreria su ogni PC da dove vorremmo farli partire. Roba da smanettoni anni'90 ma che non aiuta chi vuole semplicemente accendere e giocare perché ha altro da fare durante il giorno.
Da anni si parlava di una sorta di Steam Pass, ma veramente sembra che in Valve stiano fermi al momento.
(Inb4, qualunque notizia con cui si annunciano nuove funzionalità di Steam
Ultima modifica di alucard82ita; 08-10-20 alle 13:59
Non mi pare di aver menzionato innovazione in quel caso, Epic sta cercando di guadagnare fette di mercato a suon di barcate di money, non è un mistero ormai. ma se focalizzassero un minimo di attenzioni anche su questi dettagli, acquisirebbero ancora più credibilità di quanta non ne abbiano ora.
La loro vision con il launcher non sta andando oltre il regalare giochi e avere uno store basilare in questo momento, ma la loro aggressività nel proporsi non è sottovalutabile.
Ultima modifica di alucard82ita; 08-10-20 alle 14:13
Non sottovaluto l'aggressività, ma tu hai detto che mentre steam manca di vision, GOG e Epic "stanno dando una impronta di dove vorrebbero arrivare". GOG una sua vision l'ha sempre avuta, ma Epic dove sta mostrando di voler andare? Cioè ritagliarsi fette di mercato ok, ma cosa sta portando AL mercato oltre la sua presenza?
Per i consumatori, sicuramente vuole diventare una prima scelta come store.
Il rapporto con gli sviluppatori credo lo abbiate menzionato con molta più cognizione di causa di me, quindi non provo nemmeno ad aggiungere qualcosa in merito.
Provo a metterla breve: vorrebbero ripetere il tam-tam culturale che ha portato Steam per la nostra generazione ad essere se non il primo, almeno uno dei principali punti di riferimenti-tra giocatori e sviluppatori-, usando Cavalli di Troia come Fortnite per catalizzare la loro presenza in una generazione che non necessariamente sia familiare col gaming come lo abbiamo fruito negli ultimi 15-20 anni.
Mi rendo conto che come spiegazione risulti piuttosto fumosa, ma nel confronto con mio nipote (12 anni), mi viene facile notare che per loro "giocare col PC" assuma una prospettiva molto diversa partendo dalle figure di riferimento che imparano a conoscere, diventando probabilmente più familiari ad EGS che non a Steam o agli altri.
La cosa che risulta forse più "sconcertante" è che mentre Epic prova a copiare la strada di Steam percorrendola a suo modo, in questo momento pare che in Valve si siano messi a sedere sui risultati raggiunti ad oggi e non abbiano intenzione (almeno a breve) di percorrere o indicare strade nuove.
Ultima modifica di alucard82ita; 08-10-20 alle 14:50
Si, ma quello è sempre un bisogno di epic, non dei consumatori. "Un nuovo store" non credo che sia la prima cosa che verrebbe in mente a un consumatore posto di fronte alla domanda "di cosa c'è bisogno secondo te nel mondo videogame?".
Avevo inteso che la critica fosse rivolta a chi (valve in questo caso) non porta innovazioni nel mondo VG e rimane seduta sullo status quo, in contrapposizione a chi invece porta una nuova vision offrendo qualcosa di diverso, o soddisfacendo qualche bisogno ancora non coperto. In questi termini, epic non sta fornendo nulla se non un tentativo, lento, di raggiungere quello che altri offrono già da parecchio tempo. Fin'ora l'unica vera cosa che epic ha offerto ai consumatori è una valanga di giochi gratis, ma non credo sia un business model che possa durare ancora molto.
Non pensavo di mettermi a parlare così tanto di Epic, sinceramente.
Posso essere d'accordo quando dici che non è nulla di nuovo, di innovativo o non copre un bisogno che prima non c'era, ci mancherebbe.
E' però assodato: Epic ha colto qualcosa che prima non era evidente e lo sta riempiendo a suon di soldoni e presenza, poco importa che sia essa stessa innovativa, o anche molesta (vedi il caso di Metro) nel perseguirlo.
Ed evidentemente lo sta facendo con risultato, altrimenti in un mercato che come dici te a quella domanda non risponderebbe certamente "Un nuovo store" non solo non sarebbe sopravvissuto ad oggi, ma non avrebbe anche prospettive di crescita (a inizio anno avevano presentato un rapporto "estremamente positivo" circa i risultati raggiunti dallo store nel 2019).
Poi sono d'accordo, quando (e se?) la sbornia da giochi gratis finirà, valuteremo quanto di buono avranno fatto a quel momento e quanto dovranno ancora fare.
È che non ho ancora capito cosa ha colto che prima non era evidente: che alla gente piacciono i giochi gratis?
Epic store non è sopravvissuto nel mercato in virtù di un astuto posizionamento che va a coprire un need lasciato sguarnito dagli altri store, è sopravvissuto solo per via dell'enorme liquidità a disposizione ottenuta con attività diverse da quelle dello store stesso. È ben diverso dall'ipotetico caso di uno store che riuscisse a ritagliarsi una consistente fetta di mercato solo per via del proprio lavoro come store.
Ma è normale che steam ora sia un po' statico. I suoi passi li ha compiuti a suo tempo e ora è diventato il big, il più grande e con più fatturato di tutti. Normale che ora siano i piccoli a volerlo raggiungere. Dove dovrebbe andare steam come vision? GOG ha una politica tutta sua, nessun drm, ogni tanto regala i giochi sulla loro piattaforma a chi ha già il gioco su steam (ricordandoci che non conta dove hai acquistato il prodotto ma conta possederne la licenza, una volta tanto) e si nota anche ora sulla sua libreria condivisa su galaxy 2.0. Solo un servizio ad abbonamento gli manca ormai a steam
Se si considerano i proventi di Fortnite come parte di EGS, non c'è poi tutta questa differenza tra Steam ed Epic Store.
La differenza principale tra Valve ed Epic Games però è che Valve guadagna quasi solo dallo store, mentre Epic è più diversificata, avendo un first party fortissimo, uno store e Unreal Engine che pure lui stampa soldi.
Almeno Valve quest'anno se ne è uscita con Alyx, ma essendo solo VR non credo abbia venduto più di tanto.
Insomma se Valve perde la leadership del mercato PC, sono c**** amari, mentre Epic Games sopravviverebbe ad un fallimento dello store, anche se ovviamente non ha nessuna intenzione di mollare su quel campo.
Per me è meglio che spendere soldi per comprare giochi che non installerai mai
Poi se alcuni giochi li vuoi tenere anche al di fuori dell'abbonamento li puoi sempre comprare in maniera mirata.
Come meccanismo a me non dispiace per niente, anche se capisco il ragionamento. All'inzio ragionavo allo stesso modo, poi mi sono abituato.
Devo dire però che secondo me al momento 10€ al mese per Game Pass for PC sono un pochino troppi: la libreria non è ancora ai livelli di quella su console. A 4€ era veramente fantastico, peccato.
Vale la pena se si ha anche Xbox e si fa l'Ultimate che comprende tutto.
Capisco la convenienza ma continuo a preferire comprare a poco. Mi capitano periodi che non tocco giochi per mesi fare un abbonamento cosi rischio di spendere quei 10€ e poi non giocare.
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Oltre a questo, non disdegnerei una uscita di xCloud su altri device per l'Ultimate.
Già ora con un device android che ha Wifi a 5GHz (il 99% di quelli che stanno uscendo negli ultimi due anni) acquista molto senso anche senza necessariamente avere una console. Al di là di poter recuperare giochi che altrimenti vedresti solo su esse, avresti l'indubbio vantaggio di non installarli.
Lato negativo: se la copertura del segnale ha dei punti morti nella casa influisce molto sulla fluidità di gioco asseconda di dove sei, cosa che con un desktop o un laptop in un punto fisso della casa si andrebbe a rimediare anche con una connesione cablata o una powerline (soluzioni che evidentemente uno per altre necessità potrebbe aver già adottato).
No, in effetti noi consumatori vediamo SOLO quel lato lì.È che non ho ancora capito cosa ha colto che prima non era evidente: che alla gente piacciono i giochi gratis?
E' dal punto di vista del supporto agli sviluppatori e sulle commissioni di vendita che Epic vuole costruirsi una reputazione in fretta e furia.
Per dire, i giochi gratis che noi vediamo oggi possono riguardare patti commerciali con loro su future pubblicazioni di titoli che vedremo tra 6 mesi-un anno. E che come conseguenza di questo lavoro, ritengono di poter erodere un pezzo consistente anche nelle preferenze dei consumatori, che vedrebbero-ipoteticamente-in Epic la possibile versione "migliore" del titolo che andrebbero ad acquistare. Se il gioco poi vale la candela...
Hai pure ragione, in questo caso è ESATTAMENTE come dici tu. Ma anche altri in altri settori merceologici fanno esattamente la stessa cosa con estremo profitto e fintanto che non si rilevano condotte anticoncorrenziali, è del tutto lecito, e sì, sappiamo bene che non è innovazione.Epic store non è sopravvissuto nel mercato in virtù di un astuto posizionamento che va a coprire un need lasciato sguarnito dagli altri store, è sopravvissuto solo per via dell'enorme liquidità a disposizione ottenuta con attività diverse da quelle dello store stesso. È ben diverso dall'ipotetico caso di uno store che riuscisse a ritagliarsi una consistente fetta di mercato solo per via del proprio lavoro come store.
Ultima modifica di alucard82ita; 09-10-20 alle 11:05
Io lo uso quasi quotidianamente e mi capita molto raramente di dover ricollegare gli account (una volta ogni due mesi circa)
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