Senza offesa ma ragà, se non sapete niente di macroeconomia, non improvvisatevi esperti. Alcuni punti:
- Kayato, ho letto 3 volte la tua frase ma non capisco cosa voglia dire. Cosa significa che sono una questione di moneta? È un'affermazione senza significato.
- Il costo della vita non c'entra niente, ma il potere d'acquisto. O meglio, una simpatica metrica che si chiama PIL pro capite a parità di potere d'acquisto. È un sistema per calcolare la ricchezza media e mediana (insieme al coefficiente di Gini) della popolazione di un Paese.
- Il GDP per capita PPP in Italia è 37200$, in USA è 56100$. Questo significa che gli americani hanno un potere d'acquisto MOLTO più alto.
Detto questo, ci sono due modi equi di far pagare un gioco da 50$ in USA in Italia: equo per l'azienda, ed equo per l'acquirente.
Equo per l'azienda significa che deve guadagnarci uguale. Quindi converte 50$ in €, quindi 45€, e vende a quel prezzo.
Avete presente quando in TV il reporter che non sa una cippa di macro urla "il tasso di cambio sta danneggiando la nostra economia"? Semplicemente, sta dicendo che i prezzi in € sono variabili, e quelli in $ sono fissi. Quindi un'azienda vende qualcosa a 100$ a un'altra azienda in Italia, che paga 100$ e quindi 90€. Se l'euro si svaluta da 0.9 a 1.3 sul Forex rispetto al dollaro, ora l'azienda italiana deve pagare 130€ per la stessa merce, visto che gli americani vogliono comunque guadagnarci 100$. The more you know.
Equo per l'acquirente significa che deve essere un prezzo proporzionale al potere d'acquisto. In Italia il potere d'acquisto (GDP per capita PPP) è 0.66 quello in USA, quindi un gioco da 50$ lì dovrebbe costare 50*0.66=33$ qui, ossia 30€ circa.
Ripeto, la moneta non c'entra un cazzo.