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La monologhista
Ho (36M) conosciuto 4 mesi fa questa ragazza (27F) ad un corso. L'ho trovata carina, mi sono fatto avanti, c'è stata e abbiamo iniziato a frequentarci.
All'inizio tutto bene, la passione in comune fa da legante e siamo in sintonia sia con le coccole che a letto.
MA
E' stata dall'inizio un po' egocentrica nei discorsi, pensavo perché ci stavamo ancora conoscendo e cercava di mascherare la sua insicurezza. Però la cosa non è mai diminuita nel tempo e ultimamente mi sta sfiancando.
Ha sempre questo modo di fare che se dici una cosa lei ti racconta un episodio della sua vita in cui quella cosa è una svolta esistenziale, oppure ti spiega che lei è appassionatissima di quella cosa ed è tutta la sua vita, e così via. Quello che per una persona normale è una preferenza per lei è uno scopo esistenziale, è tutta un'iperbole continua. Si autodefinisce continuamente... Io adoro, per me quella cosa, ... O nei casi più banali gira il discorso raccontando la sua esperienza analoga. Tipo che le dici che un cliente ti ha detto una cosa e la risposta è "Anche a me una volta...".
Il picco negativo l'abbiamo toccato questo weekend quando ho ricevuto una diagnosi non piacevole che mi ha fatto iniziare un percorso di cura. Ho condiviso preoccupazioni e dispiaceri con lei che, prima ci ha tenuto ad impressionarmi con la sua conoscenza dei farmaci per il mio problema, e poi mi ha raccontato di sua mamma e di sua zia che dipendendono da questi farmaci come malate croniche e di tutti i limiti che la malattia ha causato loro nella vita.
A parte che mi ha messo l'ansia addosso... Ma mi sono davvero caduti gli attributi. Possibile che non riesca a capire che non è al centro del mondo e che invece di cercare di impressionarmi con la sua conoscenza ed esperienza bastava ascoltare e dare un abbraccio?
Ha anche ammesso di essere in terapia perché ha aspettative altissime sulla considerazione che gli altri dovrebbero avere di lei e spesso ha episodi depressivi per i più banali rifiuti o piccole mancanze di considerazione delle amiche. Sembra derivanti da una gioventù in cui, complice la sua non perfetta forma fisica, era un po' ai margini della società.
Un po' mi dispiace non essere in grado di aiutarla a capirsi perché mi infastidisco. E capisco che non lo faccia con cattiveria, ma non so ancora come parlargliene. Un po' mi girano perché mi sembrano regole basilari di un rapporto.
Aiuti da casa?
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Re: La monologhista
4 mesi sono sufficienti per capire che non la reggi. Si il sesso e le coccole son cose belle specie se funzionano, ma saprai anche tu che queste cose sono solo il 6-7% di una relazione, e che a fare numero sono le altre cose. Quindi amico mio, se non riesci a sopportare questo suo modo di fare sai già che fare.
PS: tanti auguri per il tuo problema [emoji8]
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Re: La monologhista
Citazione:
Originariamente Scritto da
overtone
Aiuti da casa?
Ci devi parlare, te la possiamo condire con mille appunti di saggezza popolare ma c'è poco da girarci attorno.
Non ho idea nè di come la prenderebbe lei nè tantomeno di come saresti in grado di metterla giù tu, che sono due variabili enormi e per niente ovvie, anzi è probabile che pur con le migliori intenzioni da parte di entrambi lei finisca - anche se non vuole - per sentirsi attaccata qualsiasi cosa tu dica, e tu finisca - anche se non vuoi - per sentirti soffocato qualsiasi cosa lei dica.
Però se vuoi darci qualche spunto di come affronteresti la questione con lei, su TSM c'è sempre tempo per giudicare frettolosamente e ridere di chi chiede aiuto :asd:
Se - al netto di questo aspetto del suo carattere - vi pigliate, magari ti armi di santa pazienza e le concedi il beneficio del dubbio quando sicuramente ci ricascherà. Sempre che anche lei voglia fare un onesto tentativo di sgrossare queste sue spigolosità in nome della relazione, se non vuole è tempo perso. Per esperienza personale - nel senso che ero io quello con sempre una ciancia di troppo - è possibile che una relazione spinga una persona a fare dei passi avanti in questo senso. A volte proprio sentendosi dire "Guarda, non ho bisogno nè di consigli nè di esempi, ho bisogno di ascolto e di un abbraccio", che a chiedere le cose per come stanno non c'è niente di male, e la gente che non lo capisce non è necessariamente malintenzionata o stupida ma - come del resto dici anche tu - magari non ha mai potuto imparare veramente a farlo.
Se invece per te non è poi una gran perdita, fai in modo che i suoi inarrestabili e insostenibili aneddoti suonino come "Mmmmf mmhphmmmpf gluk gluk" il più a lungo possibile, e quando non ne puoi più tanti saluti.
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Re: La monologhista
Ti giuro, ma lo sai che non ho capito esattamente qual è il problema in questione?
Mi pare d'aver capito che lei è molto partecipe nei discorsi e li prende molto a cuore e ha il classico sintomo da one-up dove tu dici "ho fatto/passato x" e lei ti dice "pure io ci sono passata ed è stata 10 volte peggio, ma eccomi qua".
Per riferimento: :asd:
https://www.youtube.com/watch?v=NCjj...5sIHBlbmVsb3Bl
Praticamente mi stai dicendo che la tua ragazza è Penelope :asd:
Alla lunga posso capire che finisce a darti ai nervi... ma davvero state messi così male?
O ho capito male io?
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La monologhista
Citazione:
Originariamente Scritto da
Azad
Se - al netto di questo aspetto del suo carattere - vi pigliate, magari ti armi di santa pazienza e le concedi il beneficio del dubbio quando sicuramente ci ricascherà. Sempre che anche lei voglia fare un onesto tentativo di sgrossare queste sue spigolosità in nome della relazione, se non vuole è tempo perso. Per esperienza personale - nel senso che ero io quello con sempre una ciancia di troppo - è possibile che una relazione spinga una persona a fare dei passi avanti in questo senso. A volte proprio sentendosi dire "Guarda, non ho bisogno nè di consigli nè di esempi, ho bisogno di ascolto e di un abbraccio", che a chiedere le cose per come stanno non c'è niente di male, e la gente che non lo capisce non è necessariamente malintenzionata o stupida ma - come del resto dici anche tu - magari non ha mai potuto imparare veramente a farlo.
Ecco questo per me è il punto: ci è e non ci fa. È un modo di fare inconsapevole.
Il problema è che 1) il 50% del problema sono io che mi infastidisco e quindi non sono la persona giusta per dirglielo 2) é più probabile che se glielo dico si arrabbi o mi accusi che capisca. E se capisce rischio di bloccarla nella comunicazione. È un campo minato.
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Re: La monologhista
Citazione:
Originariamente Scritto da
Don Luca
Praticamente mi stai dicendo che la tua ragazza è Penelope :asd:
Alla lunga posso capire che finisce a darti ai nervi... ma davvero state messi così male?
O ho capito male io?
Lol, è una caricatura ma il principio è quello.
Messi male… oddio. C’è tanto di buono che spinge a crucciarmi piuttosto che mollare tutto. Coccole e letto li ho già detti, poi c’è la passione comune da vivere insieme o che mi lascia libero impegnare qualche giornata senza avere una che ti aspetta a casa impaziente, poi è ambiziosa e vuole crescere, … ce n’è.
Però questo weekend dove è successo l’episodio mi è passata la voglia di raccontarle qualcosa. E in questa fase della vita cerco una compagna di squadra con la quale fare strada assieme, vivere le avventure e supportarsi nelle difficoltà. Se partiamo così…
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Re: La monologhista
Citazione:
Originariamente Scritto da
overtone
Ecco questo per me è il punto: ci è e non ci fa. È un modo di fare inconsapevole.
Il problema è che 1) il 50% del problema sono io che mi infastidisco e quindi non sono la persona giusta per dirglielo 2) é più probabile che se glielo dico si arrabbi o mi accusi che capisca. E se capisce rischio di bloccarla nella comunicazione. È un campo minato.
https://thehardtimes.net/wp-content/...35808-copy.jpg
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Re: La monologhista
Citazione:
Originariamente Scritto da
overtone
Ho (36M) conosciuto 4 mesi fa questa ragazza (27F) ad un corso. L'ho trovata carina, mi sono fatto avanti, c'è stata e abbiamo iniziato a frequentarci.
All'inizio tutto bene, la passione in comune fa da legante e siamo in sintonia sia con le coccole che a letto.
MA
E' stata dall'inizio un po' egocentrica nei discorsi, pensavo perché ci stavamo ancora conoscendo e cercava di mascherare la sua insicurezza. Però la cosa non è mai diminuita nel tempo e ultimamente mi sta sfiancando.
Ha sempre questo modo di fare che se dici una cosa lei ti racconta un episodio della sua vita in cui quella cosa è una svolta esistenziale, oppure ti spiega che lei è appassionatissima di quella cosa ed è tutta la sua vita, e così via. Quello che per una persona normale è una preferenza per lei è uno scopo esistenziale, è tutta un'iperbole continua. Si autodefinisce continuamente... Io adoro, per me quella cosa, ... O nei casi più banali gira il discorso raccontando la sua esperienza analoga. Tipo che le dici che un cliente ti ha detto una cosa e la risposta è "Anche a me una volta...".
Il picco negativo l'abbiamo toccato questo weekend quando ho ricevuto una diagnosi non piacevole che mi ha fatto iniziare un percorso di cura. Ho condiviso preoccupazioni e dispiaceri con lei che, prima ci ha tenuto ad impressionarmi con la sua conoscenza dei farmaci per il mio problema, e poi mi ha raccontato di sua mamma e di sua zia che dipendendono da questi farmaci come malate croniche e di tutti i limiti che la malattia ha causato loro nella vita.
A parte che mi ha messo l'ansia addosso... Ma mi sono davvero caduti gli attributi. Possibile che non riesca a capire che non è al centro del mondo e che invece di cercare di impressionarmi con la sua conoscenza ed esperienza bastava ascoltare e dare un abbraccio?
Ha anche ammesso di essere in terapia perché ha aspettative altissime sulla considerazione che gli altri dovrebbero avere di lei e spesso ha episodi depressivi per i più banali rifiuti o piccole mancanze di considerazione delle amiche. Sembra derivanti da una gioventù in cui, complice la sua non perfetta forma fisica, era un po' ai margini della società.
Un po' mi dispiace non essere in grado di aiutarla a capirsi perché mi infastidisco. E capisco che non lo faccia con cattiveria, ma non so ancora come parlargliene. Un po' mi girano perché mi sembrano regole basilari di un rapporto.
Aiuti da casa?
"Ciao cara, ti ho mai raccontato di quella volta che sono stato lasciato perchè ammorbavo la partner con il mio egocentrismo, soverchiando le conversazioni con le mie considerazioni non richieste anzichè dare reale ascolto a quello che lei diceva?"
"Guarda, Overtone, anche a me una volta..."
"Beh, da oggi per te le volte sono 2. Addio."
PS: quando ho letto età tua e sua nella prima riga del post, mi sono genuinamente commosso. :timido:
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Re: La monologhista
Porca miseria Bado mi ha anticipato :rotfl:
Corro ai ripari e ti propongo un approccio differente... visto che la tua fidanzata è fondamentalmente Penelope (da oggi si chiamerà così), perchè, tanto per scherzo, non provi a farle vedere tutti gli sketch SNL con quel personaggio e vedere come reagisce?
La butti sul "ho trovato degli sketch che mi fanno morire dal ridere, ti va di guardarli insieme?" e vedi come reagisce.
Potrebbe esserci una minima, ma proprio minuscola possibilità che nel suo subconscio si smuova qualcosa e magari la porti a darsi una regolata.
Comunque alla lunga si, con una persona simile la convivenza diventa difficile.
Nel dubbio, vediamo cosa ne pensa l'oracolo:
Citazione:
qualche voce cameratesca
la gente qua dentro parla
ispezionarle l'anatomia
– Absint, 20 febbraio 2024
Mi pare che per una volta tanto l'oracolo sia stato chiarissimo :pippotto:
Fondamentalmente devi parlargliene e poi troncarglielo nel :chebotta:
Vai e colpisci. :sisi:
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Re: La monologhista
Per l'ennesima volta l'oracolo è stato quanto mai preciso. :pippotto:
Comunque, facezie a parte, la strada davanti a te è tutt'altro che pianeggiante, inutile negarlo.
Però mi sembra che tu tenga a lei e alla relazione, per cui con un po' di pazienza e tanto autocontrollo vale la pena provarci ancora per un po'.
Credo sia difficilissimo parlarle senza offenderla/pungerla nel vivo/metterla sulla difensiva/farla scattare con violenza.
Credo sia difficilissimo che, anche riuscendo a parlarle, cambi qualcosa: mi sembra un aspetto della sua personalità troppo implicito e radicato per poterlo modificare in poco tempo con la sola forza di volontà (ammesso che lo voglia).
La cosa di fargli vedere la serie di Don Luca è ovviamente una stronzata, non serve che te lo dica.
Ma magari, se parlare è difficile, può servire un approccio un po' di polso.
Quando parte per la tangente con il suo discorsetto autoreferenziale, tu gentilmente le metti una mano dietro la testa, avvicini le tue labbra alle sue e le sussurri con dolcezza:
"Tesoro, non ti stavo raccontando della mia diagnosi di cirrosi prepuziale falciforme perchè volevo costruirci sopra un talk show con ospiti e opinionisti.
Te lo stavo dicendo per farti capire che in questo momento ho voglia solo di stare con te pensando ad altro.
Baciami stupida".
PS: in bocca al lupo per l'inconveniente di salute
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Re: La monologhista
Secondo me il discorso è semplice: metti in chiaro la cosa il prima possibile, se non si sistema la situazione ed a te pesa molto (e mi sembra di capire che è così), sarà il momento di nextare.
Datti un po' di tempo ma non troppo.
Ritengo sia difficile che lei cambi modo di fare perché... beh... è una cosa che faccio anch'io :oh: :facepalm:
Mi capita spesso di tirarmi in mezzo, di dire "eh ma sai che anche io....", "sì, io...", "anche io una volta...". Ed è una cosa che mi sono accorto in prima persona essere non solo antipatica ma anche una grande dimostrazione di insicurezza, motivo per cui ho cercato di limitare molto questo modo di fare e cerco tutt'ora di far sparire questo "io" quando parlo con qualcuno, soprattutto se si tratta persone che conosco poco.
Non è facile e mi capita tutt'ora di farlo in maniera inconscia, è una sorta ricerca di attenzioni che si massimizza nei momenti di depressione/gelosia.
E proprio perché vivo questa situazione da "io qua, io la, io questo, io quello" nel quotidaino [sì, quotidaino di proposito] mi rendo conto che cambiare è veramente difficile ed anche a distanza di un anno e mezzo da quando ho iniziato ad auto-censurarmi mi capita comunque spesso di cascarci.
Una soluzione potrebbe essere quella di aggirare il mettersi in prima persona e dire "è vero, in queste situazioni ..." [e dici quello che avresti detto in "eh ma io" però spersonalizzato e limitato alle sensazioni] ma è comunque un consiglio che dovrebbe dare qualcuno a lei ma questo qualcuno non puoi e non devi essere tu, la prenderebbe veramente male.
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Re: La monologhista
Citazione:
Originariamente Scritto da
bado
PS: quando ho letto età tua e sua nella prima riga del post, mi sono genuinamente commosso. :timido:
Addirittura :asd:
- - - Aggiornato - - -
Citazione:
Originariamente Scritto da
Don Luca
Corro ai ripari e ti propongo un approccio differente...
Grazie per l'oracolata ma l'approccio differente non è il mio genere, penso seguirò il frontale e constatazione amichevole
- - - Aggiornato - - -
Citazione:
Originariamente Scritto da
bado
Ma magari, se parlare è difficile, può servire un approccio un po' di polso.
Penso tirerò fuori domani sera o nel weekend la questione, se si offende/chiude/ecc. vuol dire che davvero ho preso fischi per fiaschi e non è minimamente quella che pensavo.
- - - Aggiornato - - -
Citazione:
Originariamente Scritto da
saichisono
Ritengo sia difficile che lei cambi modo di fare perché... beh... è una cosa che faccio anch'io :oh: :facepalm:
Mi capita spesso di tirarmi in mezzo, di dire "eh ma sai che anche io....", "sì, io...", "anche io una volta...". Ed è una cosa che mi sono accorto in prima persona essere non solo antipatica ma anche una grande dimostrazione di insicurezza, motivo per cui ho cercato di limitare molto questo modo di fare e cerco tutt'ora di far sparire questo "io" quando parlo con qualcuno, soprattutto se si tratta persone che conosco poco.
Non è facile e mi capita tutt'ora di farlo in maniera inconscia, è una sorta ricerca di attenzioni che si massimizza nei momenti di depressione/gelosia.
E proprio perché vivo questa situazione da "io qua, io la, io questo, io quello" nel quotidaino [sì, quotidaino di proposito] mi rendo conto che cambiare è veramente difficile ed anche a distanza di un anno e mezzo da quando ho iniziato ad auto-censurarmi mi capita comunque spesso di cascarci.
Una soluzione potrebbe essere quella di aggirare il mettersi in prima persona e dire "è vero, in queste situazioni ..." [e dici quello che avresti detto in "eh ma io" però spersonalizzato e limitato alle sensazioni] ma è comunque un consiglio che dovrebbe dare qualcuno a lei ma questo qualcuno non puoi e non devi essere tu, la prenderebbe veramente male.
Ecco, ti è caduta questa ♛
Anch'io mi sono reso conto di averlo fatto, soprattutto con amici, e sto disimparando. Ogni tanto probabilmente scivolo, ma so anche ascoltare. Però serve consapevolezza e l'idea che nella coppia ci sia uno spazio sicuro di accettazione dove non ci sono gare con vincitori, non c'è nessuno da impressionare, niente fenomeni.
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Re: La monologhista
Si, signori, ma prima di camminare sui ceci in ginocchio facendo atto di penitenza, tenete sempre presente che viviamo in un mondo dove ci sta gente che vive una vita di una banalità sconcertante, eppure non perde mai l'occasione di farvi perdere le ore a chiacchierare di esperienze che ha vissuto pure l'ultimo degli sfigati.
L'unica differenza è che la loro è diversa, la loro è speciale, mentre invece spesso e volentieri è qualcosa sulla quale siamo passati TUTTI.
E passi una volta, passi due volte, ma a na certa je sbrocchi e tiri fuori la Penelope che è in te perchè a na certa pure basta.
E non c'è niente di male, l'unica cosa è che se il tizio/a continua imperterrito/a a sciorinarti banalità disarmanti ogni istante della sua giornata è naturale che a una certa, se non altro per fare conversazione, pure voi gli rispondete e gli fate capire che non c'è nulla di eccezionale in quello che racconta ogni volta.
Pure io lo faccio ogni tanto e mi rendo conto che a seconda della sensibilità dell'altra persona può essere una cosa antipatica, ma a na certa te devi pure rende conto che se attacchi na storia infinita "OMMIODDIO RAGA' NON AVETE CAPITO, MO CHE C'HO QUARANT'ANNI SO DOVUTO ANDA' DALL'ANDROLOGO... L'ANDROLOGO!!! VE RENDETE CONTO?!?!?!?!??? E LO SAPETE CHE M'HA FATTO??? NO, NON VE LO POTETE MAI IMMAGINA', NA ROBA CHE NON VE POSSO DI NON CE CREDERETE MAI... M'HA INFILATO UN DITO NEL CULO!!!! SI!!!! VE LO GIURO!!! NON VE STO A COJONA'!!! DOPO NA VITA CHE LO STO A TRONCA' NEL CULO ALLE PEGGIO SQUINZIE, ME SO PRESO UN CORPO ESTRANEO SU PER L'ANO!!! ANCORA NON CE POSSO CREDE, SI CHIAMA "CONTROLLO DELLA PROSTATA", RAGA', IO VE LO DICO, NA ROBA ASSURDA, MA PROPRIO FUORI DAL MONDO!!" e via dicendo per tre ore di fila.
A na certa sta gente va messa al suo posto, probabilmente non applicando il metodo Penelope, ma con due sane pizze in faccia.
Ma vabbè.
Tutto sto pippone per dirvi di non preoccuparvi se lo fate di tanto in tanto, capita a tutti.
E se lo fate di continuo, è perchè probabilmente davanti c'avete na persona che c'ha na vita tanto interessante quanto guardà la vernice asciugarsi.
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Re: La monologhista
Don, fa parte di un processo di comprensione per capire quello che ci succede intorno, capire le persone che frequientiamo e magari imparare anche dagli errori degli altri. Io non stavo giustificando.
COMUNQUE
Le ho parlato. L'ho presa un po' larga dicendole che secondo me comunichiamo male, che a volte mi sembra che siamo più concentrati su quello che vogliamo dire invece che sull'ascolto e che questa cosa si ripresenta da un po' e mi affatica. Poi le ho portato l'esempio del mio annuncio, di quello che avevo bisogno e invece di quello che ho trovato. E infine le ho spiegato che non riesco a disattivare la parte del mio cervello che urla BUUUUUULSHIIIIT ogni volta che qualcuno parte con assoluti del tipo "io vivo per questa cosa" ecc ecc. Che alla fine mangiamo tutti pane.
Subito ha fatto un sospiro di sollievo perché mi aveva visto congelato quel giorno e il successivo e non capiva perché (ma neanche aveva intuito in che continente potesse essere il problema...). Poi ha confessato che effettivamente si sente in difetto nei miei confronti e che sente di non meritarsi di stare con me e questo la porta a cercare di impressionarmi o a fare iperboli.
Le ho detto che ci siamo già scelti e che non c'è da impressionare nessuno, che la nostra zona dovrebbe essere un posto di accettazione e condivisione, che cerco una compagna di squadra, non un'avversaria. Ha promesso di elaborare quello che è successo e cercare di ascoltare di più e parlare più onestamente, senza nascondere lati deboli o esibire quelli forti.
Il dialogo è stato sereno e franco, l'ho apprezzato. Vedremo nei prossimi giorni in cosa si tradurrà ;)
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Re: La monologhista
Che va a farsi montare da un altro perchè "non sei te, sono io, mi sento in difetto, sei troppo per me".
E comunque il mio discorso era un modo abbastanza velato di dirti di fermarti un attimo e riflettere su quello che tu porti in tavola a livello di discussioni e se per caso finisci a dire banalità tali che la tua compagna, a una certa, esasperata, ti leva la parola e si mette a raccontarti vita morte e miracoli sull'argomento del quale stavi a discutere, magari anche in modo inconscio, ma per farti capire qualcosa, per mandarti dei segnali.
Poi, di nuovo, magari ho letto male la situazione io, perchè continua a non essermi proprio chiarissimo il problema di coppia che avete.
Col tuo ultimo aggiornamento mi sembra che siamo passati da Penelope al meme "dì qualcosa per impressionarla, dì qualcosa per impressionarla, dì qualcosa per impressionarla, dì qualcosa per impressionarla..." e poi spara una cagata pazzesca.
Boh, sono molto confuso.
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Re: La monologhista
Don Luca dev'essere il padre della ragazza perché non mi spiego tutta questa costernazione
Ad ogni modo bella l'ultima conversazione con lei. Se davvero è andata liscia come scrivi e l'indomani ancora ti parla magari sta veramente elaborando il tutto verso un percorso di automiglioramento
Devi solo assicurarti di continuare ad essere sempre il valido premio di tutti i suoi sforzi [emoji3590][emoji3590][emoji175][emoji3590][emoji179]
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Re: La monologhista
Citazione:
Originariamente Scritto da
overtone
Don, fa parte di un processo di comprensione per capire quello che ci succede intorno, capire le persone che frequientiamo e magari imparare anche dagli errori degli altri. Io non stavo giustificando.
COMUNQUE
Le ho parlato. L'ho presa un po' larga dicendole che secondo me comunichiamo male, che a volte mi sembra che siamo più concentrati su quello che vogliamo dire invece che sull'ascolto e che questa cosa si ripresenta da un po' e mi affatica. Poi le ho portato l'esempio del mio annuncio, di quello che avevo bisogno e invece di quello che ho trovato. E infine le ho spiegato che non riesco a disattivare la parte del mio cervello che urla BUUUUUULSHIIIIT ogni volta che qualcuno parte con assoluti del tipo "io vivo per questa cosa" ecc ecc. Che alla fine mangiamo tutti pane.
Subito ha fatto un sospiro di sollievo perché mi aveva visto congelato quel giorno e il successivo e non capiva perché (ma neanche aveva intuito in che continente potesse essere il problema...). Poi ha confessato che effettivamente si sente in difetto nei miei confronti e che sente di non meritarsi di stare con me e questo la porta a cercare di impressionarmi o a fare iperboli.
Le ho detto che ci siamo già scelti e che non c'è da impressionare nessuno, che la nostra zona dovrebbe essere un posto di accettazione e condivisione, che cerco una compagna di squadra, non un'avversaria. Ha promesso di elaborare quello che è successo e cercare di ascoltare di più e parlare più onestamente, senza nascondere lati deboli o esibire quelli forti.
Il dialogo è stato sereno e franco, l'ho apprezzato. Vedremo nei prossimi giorni in cosa si tradurrà ;)
Wow, ottima reazione da parte sua, speriamo che si traduca anche in un atteggiamento diverso in futuro.
E complimenti a te per la maturità, se io rivelassi un mio problema di salute alla mia ragazza (o a qualsiasi persona cara) e la reazione fosse quella che hai descritto in OP io sarei stato più tranchant, ahimè [emoji28]
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Re: La monologhista
Citazione:
Originariamente Scritto da
Sinex/
Don Luca dev'essere il padre della ragazza perché non mi spiego tutta questa costernazione
Ma figurati... è solo che qua dentro troppo spesso si da per scontato che l'OP sia sempre nel giusto e non abbia anche lui un po' di panni sporchi che nasconde, quindi do sempre il beneficio del dubbio all'altra parte.
Anche perchè, ribadisco, per quanto io cerchi di sforzarmi di capire dove sia il reale problema dell'OP non mi è ancora chiarissima la situazione.
Ad esempio con il suo ultimo aggiornamento siamo passati da stile Penelope a ragazza con complesso di inferiorità, così, di botto.
Mi pare un po' strano.
Poi oh, tutto può essere eh, chi son io...
Attendiamo aggiornamenti in merito del nostro eroe per vedere come andrà a finire.
Però qua lo dico e qua lo nego: non so se queste siano state le sue precise parole ma
Citazione:
sente di non meritarsi di stare con me
mi puzza davvero troppo di "voglio mollarti ma non so con che scusa".
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Re: La monologhista
Citazione:
Originariamente Scritto da
overtone
Don, fa parte di un processo di comprensione per capire quello che ci succede intorno, capire le persone che frequientiamo e magari imparare anche dagli errori degli altri. Io non stavo giustificando.
COMUNQUE
Le ho parlato. L'ho presa un po' larga dicendole che secondo me comunichiamo male, che a volte mi sembra che siamo più concentrati su quello che vogliamo dire invece che sull'ascolto e che questa cosa si ripresenta da un po' e mi affatica. Poi le ho portato l'esempio del mio annuncio, di quello che avevo bisogno e invece di quello che ho trovato. E infine le ho spiegato che non riesco a disattivare la parte del mio cervello che urla BUUUUUULSHIIIIT ogni volta che qualcuno parte con assoluti del tipo "io vivo per questa cosa" ecc ecc. Che alla fine mangiamo tutti pane.
Subito ha fatto un sospiro di sollievo perché mi aveva visto congelato quel giorno e il successivo e non capiva perché (ma neanche aveva intuito in che continente potesse essere il problema...). Poi ha confessato che effettivamente si sente in difetto nei miei confronti e che sente di non meritarsi di stare con me e questo la porta a cercare di impressionarmi o a fare iperboli.
Le ho detto che ci siamo già scelti e che non c'è da impressionare nessuno, che la nostra zona dovrebbe essere un posto di accettazione e condivisione, che cerco una compagna di squadra, non un'avversaria. Ha promesso di elaborare quello che è successo e cercare di ascoltare di più e parlare più onestamente, senza nascondere lati deboli o esibire quelli forti.
Il dialogo è stato sereno e franco, l'ho apprezzato. Vedremo nei prossimi giorni in cosa si tradurrà ;)
Che patatini [emoji3590]
Bravo Overtone, hai saputo affrontare l'argomento in maniera delicata, ma chiara.
Bene anche la sua reazione, sembra che lei ci tenga molto a te.
Ora speriamo che riesca a vincere le sue paranoie interiori, non è banale, ma almeno sembra esserci la volontà, che è la conditio sine qua non.
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Re: La monologhista
Citazione:
Originariamente Scritto da
Don Luca
Che va a farsi montare da un altro perchè "non sei te, sono io, mi sento in difetto, sei troppo per me".
E comunque il mio discorso era un modo abbastanza velato di dirti di fermarti un attimo e riflettere su quello che tu porti in tavola a livello di discussioni e se per caso finisci a dire banalitÃ* tali che la tua compagna, a una certa, esasperata, ti leva la parola e si mette a raccontarti vita morte e miracoli sull'argomento del quale stavi a discutere, magari anche in modo inconscio, ma per farti capire qualcosa, per mandarti dei segnali.
Poi, di nuovo, magari ho letto male la situazione io, perchè continua a non essermi proprio chiarissimo il problema di coppia che avete.
Col tuo ultimo aggiornamento mi sembra che siamo passati da Penelope al meme "dì qualcosa per impressionarla, dì qualcosa per impressionarla, dì qualcosa per impressionarla, dì qualcosa per impressionarla..." e poi spara una cagata pazzesca.
Boh, sono molto confuso.
Eri assetato di sangue e ti ho deluso portandoti solo giustificazioni.
1) Sei troppo per me e si fa montare da un altro -> Tutto è possibile ma sarei davvero sorpreso, avrebbe una capacitÃ* di mentire pari alla tizia di Beautiful, al limite del bipolarismo. Il tema in realtÃ* era giÃ* uscito. Una volta l'ho stuzzicata dicendole che mi faceva piacere il suo desiderio nei miei confronti ma che mi aveva dato poco spago la sera che abbiamo parlato un po' alla fine di un corso. Mi ha detto che non pensava minimamente potessi mai essere interessato a lei e che aveva due scottature alle spalle di uomini che l'avevano corteggiata e poi spariti appena andati a letto.
2) Quello che porto in tavola -> Non ho indizi sul fatto che si annoi quando parliamo, anzi, finora ha fatto apprezzamenti in merito, tanto da arrivare al cercare "di essere all'altezza". Poi chiaro che ogni tanto mi sfogo con discorsi sul lavoro o altro. Il tema appunto è che è un po' troppo frettolosa nel rispondere per dire "anche a me una volta" senza fermarsi su quello che ho condiviso o cerca di definirsi per iperboli (Penelope insomma). Quello per cui ho chiesto un parere a voi.