[Editoriale] TGM n.330

Mesi faticosi come questo ne ho passati pochi, da che scrivo per TGM, e sono ormai più di quindici anni. Lo dico io, ma lo possono serenamente affermare anche tutti gli altri componenti della redazione, reduci da un tour de force di quelli da lasciare sul campo gente dalle spalle meno larghe delle nostre. Mi perdonerete, spero, questa premessa più personale (e forse un goccino presuntuosa) del solito, ma stavolta è pienamente giustificata: nelle ultime tre settimane ci siamo trovati tra capo e collo a stravolgere il timone (quello che i comuni mortali definirebbero sommario, ma anche nell'editoria vigono linguaggi e terminologie strane, come tutti gli ambiti lavorativi) della rivista un numero spropositato di volte, così da poter far fronte a una serie di uscite da panico, di quelle che hanno dato vita a uno dei numeri più ricchi degli ultimi mesi, per quantità e qualità dei giochi trattati. Parallelamente, siccome a noi le imprese piacciono solo quando sono impossibili, abbiamo anche aperto i battenti del nostro nuovo sito internet, www.thegamesmachine.it, rifatto da cima a fondo, e di cui non vi sto troppo a raccontare perché ci pensa già l'instancabile Ivan qualche pagina più avanti. Ci tengo però a sottolineare due cose importanti: il fatto che non sarei qui, oggi, a scrivere queste poche righe alle tre del mattino del giorno prima di andare in stampa, se non avessi accanto a me una squadra inossidabile, appassionata, innamorata di questo mondo e di questa rivista.
Tutto il merito di ogni cosa bella che trovate qui, e online, va assolutamente, inevitabilmente e meritatamente a loro, e a loro soltanto (per gli errori, invece, è giusto che ve la prendiate con me). La seconda cosa è che, tanto quanto la redazione, a rendere possibile questo nuovo, folle e bellissimo inizio ci siete tutti voi. Voi che tutti i mesi comprate la rivista, che ci scrivete e ci seguite da sempre, che affollate un forum aperto dal nulla, nel 2016, come noi convinti che ci sia ancora bisogno di spazi di confronto e di discussione più ricchi e vivaci di un social network qualsiasi (su cui comunque ci divertiamo anche noi, intendiamoci). Insomma, TGM si prepara a compiere trent'anni, ma non per questo pensa di essere arrivata, o di aver detto tutto quel che doveva dire. Anzi. Come ogni essere adulto degno di questo nome continua a crescere, a cambiare, a mettersi in discussione ogni giorno, e cerca sempre, incessantemente, con tutta la tenacia di cui è capace, di migliorarsi. Oggi festeggiamo un nuovo inizio, ma non pensiate che sia finita qui. Abbiamo ancora tante cose da dirvi e da raccontarvi, e tanti modi diversi per farlo. Avanti, di nuovo, un passo alla volta.