Privatizzazione dell'aria

Ho pensato ad un sistema innovativo che possa mettere d'accordo Greta Tumberg e la Thatcher.

In un futuro lontano lontano, lo Stato crea delle Green Lung private, appezzamenti di terra vari, nelle quali i privati proprietari delle stesse GL si impegnano a mantenere l'aria pulita sopra di certi standard con sistemi di filtraggio polveri sottili e soprattutto l'installazione di alberi e zone verdi. Allo stesso tempo lo Stato obbliga dalla nascita tutti i cittadini all'istallazione nelle proprie narici di un flussimetro miniaturizzato (ad ultrasuoni o basato su Effetto Doppler) con tanto di localizzatore GPS. Quando una persona entra in una Green Lung il flussimetro calcola tutta l'aria respirata=consumata e il GPS riconosce a chi appartiene la Green Lung e invia una certa somma di denaro dal conto corrente della persona a quello del proprietario della GL.

Chiaramente poi, in ossequio alle leggi del libero mercato, ciascun proprietario della GL può imporre la propria tariffa, fare promozioni varie etc... in modo da incentivare le persone a passare attraverso la propria GL durante il tragitto piuttosto che in quella del vicino.


In questo modo si fanno contenti gli ambientalisti perché c'è un incentivo a mantenere l'aria pulita e a mettere più verde, e allo stesso tempo si fanno felici i neoliberisti perché si privatizza il nuovo mercato dell'aria

sei proprio una fucina di idee

Letto un cazzo, potresti smettere di postare grazie!

Guarda che ci sono già delle ditte che hanno logo “CO2 neutral” ovvero che si impegnano a mantenere tratti di foresta tagli da mantenere neutro il loro impatto gassoso.

Nella pratica funziona così, comperano da qualche brasiliano o simile degli appezzamenti di terra per una miseria e mazza.
Il bovaro incassa i soldi e non ci può campare così decide di disboscare tutto e di piantare palme per l’olio.
La ditta sbandiera il suo figo logo su tutti i suoi articoli e non si interessa minimamente della vergine foresta che compare nello statuto e in tanti certificati.

Stefansen va in negozio prende a cazzoduro quel prodotto convinto di far del bene al pianeta, ovviamente pagando un 30-80% in più.

Prooot

Mo' privatizza st'aria

Citazione:

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Originariamente Scritto da Vola00

Guarda che ci sono già delle ditte che hanno logo “CO2 neutral” ovvero che si impegnano a mantenere tratti di foresta tagli da mantenere neutro il loro impatto gassoso.

Nella pratica funziona così, comperano da qualche brasiliano o simile degli appezzamenti di terra per una miseria e mazza.
Il bovaro incassa i soldi e non ci può campare così decide di disboscare tutto e di piantare palme per l’olio.
La ditta sbandiera il suo figo logo su tutti i suoi articoli e non si interessa minimamente della vergine foresta che compare nello statuto e in tanti certificati.

Stefansen va in negozio prende a cazzoduro quel prodotto convinto di far del bene al pianeta, ovviamente pagando un 30-80% in più.

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Beh questo però è un discorso diverso, una vera e propria truffa e tutto sommato non proprio dissimile da quanto avviene con il cibo bio.

La mia invece è proprio una nuova distopia

Sempre simile.

E' dal 2018 che vogliono stanziare qualcosa come 25-30 Milioni di euro per piantare un paio di alberi, ad oggi non ci sono ancora riusciti.

Poi ci sono iniziative alla www.ridiamoilsorrisoallapianurapadana.eu
Li te li regalano gli alberi.
Regalano ma devi certificare di piantarlo in un tuo terreno e lasciarlo in vita per X anni.

Citazione:

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Originariamente Scritto da Vola00

Sempre simile.

E' dal 2018 che vogliono stanziare qualcosa come 25-30 Milioni di euro per piantare un paio di alberi, ad oggi non ci sono ancora riusciti.

Poi ci sono iniziative alla www.ridiamoilsorrisoallapianurapadana.eu
Li te li regalano gli alberi.
Regalano ma devi certificare di piantarlo in un tuo terreno e lasciarlo in vita per X anni.

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Vabbè ma questa, se funziona, è pure una bella iniziativa.
La mia è una distopia turboliberista che possa accontentare ecologisti e neoliberisti. Magari ci scrivo ora pure un libro

Gente che apre topic copiando libri di 40 anni fa