bell stu urologgg..inzomm, mica tant

https://www.dagospia.com/rubrica-29/...nta-317894.htm

Paura a Napoli dove un uomo ha puntato una pistola alla testa di un turista svizzero per rubargli l'orologio. È accaduto nella centralissima Piazza Trieste e Trento, a pochi passi dal teatro San Carlo e Piazza del Plebiscito. Il ladro, filmato dalle telecamere di sorveglianza del bar, si è avvicinato alla vittima nel dehor del locale



Lì ha puntato l'arma alla nuca del turista, seduto a uno dei tavolini, e gli ha sfilato quello che credeva fosse un prezioso Richard Mille. In realtà. il malvivente, dopo poco tempo si è accorto che l'orologio non era del marchio svizzero e così, sorprendentemente, gliel'ha restituito. A diffondere il video è stato il consigliere regionale della Campania di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli

Pazzesco. :eek:

vi tolgo il peso e lo scrivo io: "poteva succedere ovunque e invece"


prego

NAPOLI, 2035

È UNA GIORNATA DI SOLE E DI MARE E, PROBABILMENTE, ANCHE DI CORE.

UNA FAMIGLIA MENEGHINA, MADRE PADRE E FIGLIOLETTA, STA PASSEGGIANDO SPENSIERATA IN UNA DELLE PITTORESCHE STRADINE DEL CAPOLUOGO PARTENOPEO.

È TUTTO CALMO.

TUTTO TRANQUILLO.

E POI, ALL’IMPROVVISO, SI SENTE QUEL RUMORE.

IL RUMORE INCONFONDIBILE DEL PERICOLO.

“DUE INDIGENI SU UN MOTORINO!” ESCLAMA ENTUSIASTA IL CAPOFAMIGLIA, “FORZA, MARIANGELA, ALLUNGAGLI LA BORSETTA!”

LO SCOOTER COI DUE RAGAZZI A BORDO ACCOSTA COL MOTORE ACCESO.

“GIANCARLO, SEI SICURO? HO TUTTI I DOCUMENTI, NON SOLO I SOLDI…”

“FIDATI MARIANGELA, GUARDA CHE ROBA…”

LA DONNA PORGE LA BORSETTA AI DUE GIOVANI UAGLIONI.

QUELLO SEDUTO DIETRO, IL PIÙ PICCOLO, GIRA LA TESTA VERSO LA FAMIGLIA: I SUOI OCCHI, INCORNICIATI NELLA FESSURA DEL CASCO INSIEME A QUALCHE CIUFFO CASTANO, FISSANO LA BORSETTA.

“FORZA! GUARDATE CHE BELLA BORSA! QUESTA SI RIVENDE FACILE AI RICETTATORI! E POI NON AVETE IDEA DI QUELLO CHE C’È DENTRO!!! DAI, FATE VEDERE CHI SIETE!!”

IL RAGAZZO SPOSTA LO SGUARDO DALLA BORSA ALLA BAMBINA: E LA BAMBINA LI NOTA, QUEGLI OCCHI CHE LA STANNO GUARDANDO; SONO FREDDI E TRISTI, COPERTI DA UN VELO DI MALINCONIA OPACA, COME UN ANIMALE INTRAPPOLATO NEL GHIACCIO; E LO CAPISCE CHE STANNO CERCANDO DI DIRLE QUALCOSA, MA NON CI RIESCONO.

“DAI CAZZOOO!!! SFACIIIIMM!!!! UEUEEEEE!!! ARRUBBATE ABBORSETTAAAAAAAAA!!!”

“PAPÀ… PAPÀ BASTA COSÌ… SMETTILA…” MORMORA LA BAMBINA.

IL GIOVANE ABBASSA LA TESTA PER UN SECONDO, POI ASSESTA UN COLPETTO GENTILE SULLA SPALLA DEL GUIDATORE: “SFACIMM UEUE A LEI, SIGNORE. BENVENUTO A NAPOLI.”

LO SCOOTER RIPARTE MESTAMENTE, E LA BAMBINA LO SEGUE CON LO SGUARDO FINCHÉ NON SCOMPARE TRA I VICOLI.

“MARIANGELA, HAI VISTO? CHE TI AVEVO DETTO? HAI VISTO?”

“TESORO, È MOLTO AFFASCINANTE… MA SE DOVEVAMO VENIRE FINO A NAPOLI PER NON ESSERE DERUBATI TANTO VALEVA RIMANERE A MILANO, NO?”

GIANCARLO SI METTE A SBUFFARE: “E ALLORA LA PROSSIMA VOLTA ANDIAMO A CUBA, COSÌ ALMENO RIUSCIRÒ A SCOPARE PER UNA VOLTA!”

“NON DAVANTI ALLA BAMBINA! SUSANNA VIENI…” REPLICA MARIANGELA PRENDENDO LA FIGLIA PER MANO.

MA LA BAMBINA HA ANCORA GLI OCCHI PERSI IN LONTANANZA.

SONO PASSATI ORMAI CINQUE ANNI DA QUANDO IL GOVERNO ITALIANO, PER ALLEGGERIRE LA PRESSIONE DELL’INGENTE DEBITO PUBBLICO, HA DECISO DI VENDERE NAPOLI ALLA WALT DISNEY CORPORATION.

AL FINE DI MASSIMIZZARE I PROFITTI DERIVANTI DAL TURISMO BOB IGER, CEO DELLA POTENTE MULTINAZIONALE, HA COMMISSIONATO AL SUO TEAM DI RICERCA LA REALIZZAZIONE DI UN’ENORME CUPOLA PSICHICA IN GRADO DI AVVOLGERE L’INTERA CITTÀ CAMPANA: LA SCOPO È DI INTERCETTARE LE FREQUENZE NEURALI RESPONSABILI DEL COMPORTAMENTO CRIMINOSO ED ANTISTATALE DELLA POPOLAZIONE PARTENOPEA… E SOPPRIMERLE… MANTENENDO IL COLORE LOCALE, MA ELIMINANDO OGNI TIPO DI RISCHIO PER I VISITATORI.

TUTTAVIA IL SUO PROGETTO NON HA AVUTO I RISULTATI SPERATI: A CINQUE ANNI DALL’ATTIVAZIONE DELLA CALOTTA PSICHICA, IL TURISMO NEL CAPOLUOGO CAMPANO È CROLLATO DEL 75%.

LA DIRIGENZA DISNEY ORA STA VALUTANDO DI RIMUOVERE IGER.

ANZI, HA GIÀ DECISO DI FARLO.

BOB LO SA.

LO SA E ADESSO È LÌ, ALL’ULTIMO PIANO DEL GRATTACIELO CHE SI È FATTO COSTRUIRE A SCAMPIA, SEDUTO SU UNA COMODA POLTRONA DI PELLE E CON IN MANO UN BICCHIERE DI BOURBON.

È LÌ ED OSSERVA ATTRAVERSO LA VETRATA DI PLEXIGLASS I TETTI E LE CHIESE DELLA SUA ULTIMA GRANDE ATTRAZIONE, E SI DOMANDA COSA SIA ANDATO STORTO…

ALL’IMPROVVISO, UN RUMORE PROVENIENTE DALL’INGRESSO LO DISTOGLIE DAI SUOI PENSIERI.

SI VOLTA DI SCATTO, APPENA IN TEMPO PER VEDERE I SUOI UOMINI DELLA SICUREZZA RIVERSI A TERRA: IN PIEDI SU DI LORO, UN UOMO VESTITO DI NERO, COL VOLTO RICOPERTO DA UN PASSAMONTAGNA, E IN MANO UNA PISTOLA ARMATA DI SILENZIATORE.

IGER MANDA GIÙ UN SORSO DI BOURBON. L’UOMO SI TOGLIE IL PASSAMONTAGNA.

“LUIGI!”

DE MAGISTRIS SI AVVICINA A IGER E GLI PUNTA LA PISTOLA ALLA FRONTE.

“QUALCHE ULTIMO DESIDERIO, BOB?”

IGER SI METTE A RIDERE SGUAIATAMENTE: “AHAHAHAH, LUIGI… NON HAI IDEA DI QUANTO SIA IRONICA QUESTA STORIA…”

“E QUESTO CHE SIGNIFICA?” REPLICA PERPLESSO DE MAGISTRIS.

IGER SI METTE UNA MANO IN TASCA, E NE ESTRAE ALCUNE PILLOLE, MOSTRANDOLE A DE MAGISTRIS.

“SUPPONGO TU SIA VENUTO PER DISTRUGGERE IL GENERATORE PSICHICO E ASSASSINARMI? BE’, GUARDA QUI: STAVO PER FARLO DA SOLO CON QUESTE CHICCHE DI BARBITURICI, MA IMMAGINO CHE UN BEL PROIETTILE IN TESTA SIA PIÙ SICURO…”

“IL GENERATORE DOV’È?”

“ECCOLO LÌ” RISPONDE IGER INDICANDO UNA SFERA FOSFORESCENTE SOSPESA AL CENTRO DELLA SALA.

DE MAGISTRIS PUNTA LA NOVE MILLIMETRI CONTRO IL MINACCIOSO MARCHINGEGNO DI CASTRAZIONE NEUROLOGICA.

“CERTO, QUESTA È LA FINE PER ME, LUIGI, MA PER TE SARÀ UNA VITTORIA PARECCHIO AMARA…”

“COSA INTENDI DIRE?”

“INTENDO DIRE… TUTTO QUESTO COSA DIMOSTRA? COS’È IL VOSTRO POPOLO SENZA LO SPORCO E IL DISORDINE E LA DELINQUENZA? EH? NON VOGLIO OFFENDERE MA… A TE COSA SEMBRA? A ME PARE CHE SENZA QUELLE COSE NON CONTIATE UN CAZZO.”

UNA GOCCIA DI SUDORE SCENDE SULLA FRONTE DI DE MAGISTRIS, MENTRE STRINGE ANCORA PIÙ FORTE LA PISTOLA.

“SIGNIFICA CHE NOI ABBIAMO QUALCOSA IN PIÙ, E LA TUA CORPORATION DI MERDA VOLEVA FAR SCOMPARIRE QUEL QUALCOSA NEL CALDERONE DELLA GLOBALIZZAZIONE, QUESTO SIGNIFICA…”

“QUELLO CHE HO DETTO IO: SENZA IL CRIMINE SIETE PIATTI E NOIOSI COME IL RESTO DEL MONDO… E NON VALE SOLO PER VOI. IL LEONE IN LIBERTÀ CACCIA E UCCIDE… IL LEONE IN GABBIA NON CACCIA E NON UCCIDE… MA SI PUÒ ANCORA CHIAMARE LEONE? E DEL RESTO CHE ALTERNATIVA AVETE? PERDERE LA VOSTRA ANIMA È UN PREZZO ACCETTABILE PER IL PROGRESSO? O NO? SE NON È ACCETTABILE, PERCHÉ NON HAI ANCORA PREMUTO IL GRILLETTO? PERCHÉ NON LO PREMI, LUIGI? PERCHÉ?”

:rotfl:

è recente?

Oldissima ma sempre attuale

ma è phazyo? :uhm: