https://www.technologyreview.com/s/6...percent-fatal/
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Peccato che non saresti TU ma solo una tua simulazione.
più che altro tu ti faresti eutanizzare (o come si dice) senza garanzia che si possa risvegliarti?
also, se qualcuno ha letto l'articolo, lunghetto, è giusto lasciare anche il fardello di tutti sti cervelli in gelatina alle future generazioni? stiamo già facendo abbastanza schifo sul lato ambientale e della distribuzione di cibo, acqua, ricchezza, igiene, medicine.
In before cervelli riciclati per minare monetine virtuali :fag:
ciome è la tua occasione
Buttano tutto nel cesso dopo tre mesi
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ma, anche se non lo facessero, quante possibilità ci sono che:
- non ci sia un guasto critico ai generatori di backup (perchè ce li hanno vero?) quando manca la corrente
- non ci sia un guasto critico a un sistema qualunque
- non vadano in fallimento e il tuo cervello viene vuotato in una discarica in Sierra Leone
- non ci sia li con il tuo il cervello di qualcuno che stava sulle palle a qualcun altro/ attentato terroristico/ catastrofe naturale/ quello che ti pare
per decenni/secoli/ecc...
cioè, maddai. stronzate.
È una cosa studiata per i malati terminali, c'e scritto. Se poi qualcuno è così coglione da voler fare robocop se lo merita
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È una gran vaccata di idea perché poggia sull'assunto che la mappatura ad alta definizione delle connessioni cerebrali sia dato sufficiente a stabilire il flusso d'informazione attraverso la rete nervosa, sorvolando su decenni di studi che mostrano come il trattamento delle informazioni all'interno di un circuito, o tra circuiti, neuronali dipende dallo stato dei singoli neuroni. Ci sono varie review ottime che trattano splendidamente il problema in questione. Per es. in Bergmann 2012, l'autrice prende a esempio il ganglio somatogastrico di C. elegans, un grumo di una dozzina di neuroni frazione delle 302 cellule che compongono il sistema nervoso di un verme millimetrico, per mostrare come le interazioni tra i vari componenti del sistema mutino per intensità, direzione e verso a seconda dello stato in cui versa l'organismo in ogni dato momento, e non siano prevedibili sulla sola base del cablaggio della rete. In sostanza, sapere che A è connesso con B non è sufficiente a stabilire se A parla davvero con B, come ci parla, in quali occasioni e con quale forza, e cosa gli dica.
però nell'articolo specificano che non saranno loro a porsi il problema, ma quelli che "un giorno" si occuperanno del processo di "risveglio" per così dire. loro ti mettono solo in bustina.
no o tutto o niente.
cmq ma c'è qualcuno che veramente si vuol risvegliare tra 1000 anni col trend attuale? io spero sempre che se la situazione degenera mi prenda un coccolone e via, altro che risveglio nella terra dei sentimenti e delle emozioni femministe
Ma perchè non lo volete capire?
Anche se si facesse la mappatura cerebrale non si riuscirebbe mai a trasferire la "coscienza" in un server, solo magari a crearne una copia perfetta.
Quanto cominciano l'operazione tu muori e basta, poi i tuoi cari magari hanno un bel backup di te sull'hard disk esterno da 100 yottabye con il quale un giorno potranno ricostruire un individuo identico a te, ma DIVERSO da te.
questa teoria però presuppone che la coscienza sia qualcosa di più del nostro cervello, più dei neuroni e del loro stato, più degli atomi che lo compongono e delle particelle subatomiche.
se la nostra coscienza è mero risultato del cervello, non vedo perchè una volta ricreata la coppia perfetta, a livello sub atomico, del nostro cervello sarebbe solo un "clone". se così allora la coscienza deve aver qualcosa di più, direi tecnicamente una cosa metafisica cioè al di là della realtà fisica e questo non credo, visto che un calcio nelle palle è molto materiale e non di certo subliminale.
alcuni credono di aver trovato la fonte della coscienza o dell'anima in tre particolari strutture neuronali che si estendono in tutto il cervello
https://www.socialup.it/ruolo-del-ce...lla-coscienza/
non ci sono molti articoli in merito, ma forse ho anche sbagliato i termini di ricerca
Fino a prova contraria, la coscienza ha natura 100% fisica.
Trasferirla (e non COPIARLA) in una struttura artificiale credo sia qualcosa estremamente al di fuori della nostra portata.
In Warhammer 4k ci sono riusciti solo i Necrontyr e per farlo hanno avuto bisogno dell'aiuto di mostruose divinità lovecraftiane :asd:
ok però trasferirla significa prendere qualcosa e, conservandone la sua integrità, spostarlo.
il mio punto è che "il qualcosa" è informazione che possiamo ricavare, teoricamente, le cellule e le molecole che le compongono, i processi chimici, elettrici, meccanici in corso, la struttura ecc..., dunque perchè una copia perfetta non è equivalente all'originale?
imho si può fare, l'importante è capire al 100% le regole che permettono di scrivere il modello di un dato cervello. collegato il modello a un processore hai la coscienza funzionante. immagazzinando le memorie di quella persona come dati e collegandoli a modello e processore, dovresti avere la "persona", proprio, in soldoni.
la questione da li in poi è permettere alla "persona" di continuare ad accumulare esperienze, di essere libera di fare quello che gli pare nei limiti giusti. also, una caduta di tensione cosa provoca nella "persona"? ma sono domande per i posteri dei posteri dei posteri ecc
ciò che sei si può trasferire anche solo perché i ponti d'informazione sono quelli. il cervello non si resetta, al massimo se funzionante apprende roba nuova perché i recettori si rigenerano in continuazione
il problema è che non sei tu. è come se tu creassi un tuo clone e ti uccidessi con una pugnalata. il tuo clone con i tuoi ricordi rimane in vita, tu crepi.
Il problema della coscienza è affascinante e non certo risolvibile con una semplice copia carbone della struttura fisica del cervello. Non con la nostra attuale conoscenza scientifica, perlomeno.
Se il nostro cervello venisse sostituito pian piano con parti cibernetiche o sintetiche, senza interruzioni del flusso di coscienza, quando finiremmo di essere IO e saremmo altro? a quale percentuale della sostituzione? ce ne accorgeremmo? E se la coscienza fosse una traccia nel flusso spazio-tempo o qualcosa a che fare con la fisica quantistica o il flusso canalizzatore?E se centrassero altre dimensioni? La risposta a tutto questo è forse "la cipolla"?.