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L'Auto Elettrica e i limiti dell'infrastruttura di distribuzione
Nessuno ci sta pensando, nonostante gli annunci tipo "vieteremo i mezzi a motore termico entro l'anno 20XX".
Leggendo qui: http://allarovescia.blogspot.it/2017...riche.html?m=1
"Il Regno Unito investirà circa 100 milioni di sterline per creare una rete di colonnine di ricarica.”
Segretario di Stato per l'Ambiente inglese Michael Gove mentre inneggiava allo stop di benza e gasolio entro 15 anni. Come vedremo con quella cifra non ci fai quelle necessarie per un caseggiato
Una Tesla da 120 kWh (400 km nominali di percorrenza) ricaricata a casa con un impianto da 6 kW ci metterebbe almeno 20 ore per una carica completa.
La rete attuale non reggerebbe nemmeno un 2% di parco circolante elettrico, dice il blogger.
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Tutto vero, ma il tizio non considera gli sviluppi sulla rete elettrica intelligente, che risolverebbero i problemi di picchi concentrati di consumo.
L'auto elettrica è nonostante tutto ancora tanta fuffa.
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Re: L'Auto Elettrica e i limiti dell'infrastruttura di distribuzione
In Uk si sta investendo in questa fetta di mercato, che vede circa 100000 macchine elettriche registrate finora. Solo guardando la mia zona (Edinburgh e dintorni), ci sono al momento abbastanza punti di ricarica (https://www.zap-map.com/live/), uno e' presente anche nel parcheggio aziendale.
Credo che questi punti siano da utilizzare piu' come temporanei top up (alla stregua di quando ricarichi il cellulare sul treno o sull'autobus) da sfruttare nel tempo di sosta che come punti di rifornimento come i distributori di benzina. Alla fine a lavoro la macchina la si lascia ferma per almeno 6 ore.
Per quando riguarda la distribuzione, sara' spinta sempre piu' dalla richiesta di mercato, cosa che mi fa ridere, pensando a quante case qui hanno il riscaldamento elettrico.
L'auto elettrica sara' per anni uno status simbol per pochi che possono permettersela (costi all around inclusi), forse ci sara' piu' una spinta sulle ibride, ma il mercato degli idrocarburi e' ben lungi dall'essere fermato, coinvolge troppi posti di lavoro, indotto e tasse.
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Re: L'Auto Elettrica e i limiti dell'infrastruttura di distribuzione
In uk le forniture casalinghe hanno 15-20 kW disponibili, contro i nostri 3 kW.
Con 3 kW si ricarica una Tesla in più di 40 ore.
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Re: L'Auto Elettrica e i limiti dell'infrastruttura di distribuzione
Citazione:
Originariamente Scritto da
koba44
In uk le forniture casalinghe hanno 15-20 kW disponibili, contro i nostri 3 kW.
Con 3 kW si ricarica una Tesla in più di 40 ore.
Spiace dirlo, ma non credo che l'Italia sia al momento un possibile mercato, considerando anche quanta energia viene importata.
Credo che prima si investira' e studieranno i casi in nazioni come Norvegia, USA, China e poi il resto quando ci sara' bisogno di espansione
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Re: L'Auto Elettrica e i limiti dell'infrastruttura di distribuzione
Qui a Trieste inziano a vedersi sempre più spesso Tesla model S con targa straniera, e anche coloninne di ricarica iniziano ad essere sempre più presenti, io abito in un paesino in provincia e ne ho almeno 2 nel raggio di 5km da casa, 1 nel parcheggio di una Coop e l'altra in un parcheggio pubblico gratuito
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Re: L'Auto Elettrica e i limiti dell'infrastruttura di distribuzione
È bello che pensiate che i proclami di cambiamenti futuri si facciano basandosi su tecnologie in uso ora.
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Re: L'Auto Elettrica e i limiti dell'infrastruttura di distribuzione
Il powerwall risolve il problema a ben vedere.
Basterebbe un modulo wifi o 3g per connetterlo alla rete e coordinare le attività di ricarica in modo da rispettare i limiti della rete elettrica.
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Re: L'Auto Elettrica e i limiti dell'infrastruttura di distribuzione
Citazione:
Originariamente Scritto da
koba44
La rete attuale non reggerebbe nemmeno un 2% di parco circolante elettrico, dice il blogger.
il blogger è del tutto disinformato oppure totalmente digiuno di matematica elementare, a vostra scelta.
oggi ci sono in italia 45.000 stazioni di servizio e nessuno di noi pensa che siano poche. con una media di 4 stalli a stazione di servizio, 500 km di autonomia, 14 kWh elettrici da caricare in batteria ogni 100 km, rendimento del 95% e 15 min per una ricarica completa, le future stazioni di servizio elettriche possono essere alimentate tutte contemporaneamente con:
45*4*5*14*4/0,95/1000=13 GW di potenza.
la potenza termoelettrica installata in italia è 54 GW (quella complessiva supera i 120), quella mediamente disponibile è 69 GW, il record storico assoluto dei consumi 59 GW (il 16 luglio 2015, per la cronaca).
come si vede, la rete può sostanzialmente già farcela, con tutti gli stalli necessari contemporaneamente in ricarica a massima velocità.
se poi vogliamo considerare 20 milioni di autovetture elettriche, con percorrenza media di 60 km/giorno che si ricaricano tutte quante contemporaneamente nelle 8 ore notturne di fascia F3 (dove il consumo scende sotto i 40 GW), con sempre le efficienze di cui sopra ci serve una potenza di 20*60/100*14/8=21 GW che è già disponibile (di notte). il powerwall risolve un problema che non c'è (quello di accumulare il FV di giorno per riemetterlo di notte: problema che ai ritmi attuali di sviluppo non avremo ancora per molto, molto tempo).
le auto immatricolate in italia sono 48 milioni, quindi fino al 40/50% di mobilità elettrica la rete di distribuzione va bene così com'è (a parte che ci servono alcune migliaia di trasformatori da installare nelle nuove stazioni di servizio).
PS: le fonti sono terna per i dati elettrici e unione petrolifera per quelli sulle stazioni; l'efficienza è quella della nissan leaf, l'autonomia quella della tesla 3 versione potenziata.
Citazione:
Originariamente Scritto da
koba44
L'auto elettrica è nonostante tutto ancora tanta fuffa.
questo è vero. il problema di base è il costo dell'autonomia, che è abbordabile su vetture di fascia medio/alta o alta, ma impedisce ed impedirà ancora a lungo la diffusione nel mercato di massa. infatti se guardate gli annunci sono tutti "100% elettrico a partire dall'anno XX" dove XX è lontanissimo nel tempo.
un annuncio serio, dietro cui ci sia un piano di sviluppo o almeno una ricerca industriale, direbbe "5% elettrico al 2020" o "20% elettrico al 2030". invece si passa direttamente al 100% sperando che nei decenni che stanno in mezzo si scopra una tecnologia per le batterie con densità energetica, costo e rigenerabilità migliori dei combustibili.
tecnicamente il problema lo risolve il quadriciclo (vettura di dimensioni e peso ridotte per il solo uso urbano), che però non è "cool" e quindi non scatena il transfert del pirla medio al volante che il marketing è così bravo a sfruttare per vendere le auto.
non a caso la mobilità elettrica di massa nel prossimo decennio è prevista diffondersi maggiormente non in UE nè in USA, ma in cina, india e altre zone dell'asia, con elettricità prodotta dal carbone (of course) e scatolette microscopiche con livelli di batteria richiesti molto inferiori: per fare concorrenza ai risciò, non ai SUV.
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Re: L'Auto Elettrica e i limiti dell'infrastruttura di distribuzione
Citazione:
Originariamente Scritto da
dinofly
Il powerwall risolve il problema a ben vedere.
Basterebbe un modulo wifi o 3g per connetterlo alla rete e coordinare le attività di ricarica in modo da rispettare i limiti della rete elettrica.
Dipende da quanto tempo impieghi a ricaricarlo, alla fine è una batteria come ne vendono pure LG o altri marchi.
Se ti affidi al fotovoltaico stai fresco, il Powerwall è da 14 kwh e da maggio a settembre li gestisci con 3kw di pannelli. Da ottobre ad aprile te ne servono almeno 6kw (per dire, a casa mia il mio impianto da 3 kw nel periodo primavera/estate genera dai 15 ai 18 kwh in base anche alle temperature, in gennaio/febbraio con giornate soleggiate non arrivo agli 8kwh...). Fermo restando che una batteria simile la acquisterei più per uso casalingo che per altro, capirai che per ricaricare da zero gli 75 kwh di batteria della Model S base te ne servono almeno 4 e sarebbero 26k euri di spesa...
Diciamo che Tesla sta sfruttando il marketing delle auto elettriche proponendo non solo le batterie ma anche interi impianti fotovoltaici visto che vende addirittura le tegole fotovoltaiche per i tetti "Solar Roof" ad un prezzo che è meglio lasciar stare :bua:
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Re: L'Auto Elettrica e i limiti dell'infrastruttura di distribuzione
Il quadriciclo che si guida da solo, stile microbus, potrebbe essere la killer app per la diffusione della trazione elettrica in ambito urbano.
Del trasporto pesante invece non se ne parla proprio: a livello di emissioni quella categoria dovrebbe produrre un bel tot %.
Immagino i proclami "solo elettrico dall'anno X" riguardi solo le autovetture e/o solo le zone urbane delle città maggiori.
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Re: L'Auto Elettrica e i limiti dell'infrastruttura di distribuzione
sì naturalmente. il trasporto medio e pesante andrebbe trasferito sul metano liquido, sarebbe un taglio di emissioni comunque sensibile e l'azzeramento sostanziale delle polveri sottili.
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Re: L'Auto Elettrica e i limiti dell'infrastruttura di distribuzione
Ma per il trasporto medio e leggero, anche qui? Da quel che vedo, l'utilizzo di furgoni e autocarri è su distanze relativamente limitate e per poche ore al giorno, diffondere l'elettrico "aziendale" per i veicoli commerciali non potrebbe essere un buon inizio? A fronte di un incentivo non sarebbe affatto male passare a furgoni elettrici, visto il tipo di utilizzo che abbiamo ora (parlo di realtà come la mia, settore industriale metallurgico/manutenzione impianti).
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Re: L'Auto Elettrica e i limiti dell'infrastruttura di distribuzione
Citazione:
Originariamente Scritto da
Ronin
sì naturalmente. il trasporto medio e pesante andrebbe trasferito sul metano liquido, sarebbe un taglio di emissioni comunque sensibile e l'azzeramento sostanziale delle polveri sottili.
Metano gassoso a 200 bar :( delle megabombe semoventi.
Non so se hai presente come ammazzava la gente il tizio:
https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...ae7bd7d9b8.jpg
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Re: L'Auto Elettrica e i limiti dell'infrastruttura di distribuzione
se le batterie sono per il momento troppo costose, ingombranti e a durata di vita limitata per muovere auto da 800 kg con 100 kg a bordo, nulla fa pensare che vada meglio usandole per muovere furgoni da 2-4 tonnellate con 1-2 tonnellate di carico.
un altro grosso problema è quello delle accise, sulle vendite di gasolio e benzina lo stato si finanzia con oltre 30 miliardi l'anno di introiti, tutti convertiti a elettrico con le accise attuali gli introiti scenderebbero a circa 1-2 miliardi a seconda della percentuale ricaricata da prese domestiche, praticamente un azzeramento (mentre il costo al km per il conducente scenderebbe sì, ma molto meno, da quello attuale a circa 3 €/100 km con presa domestica). occorrerebbe quindi aumentare drasticamente le accise per mantenere il gettito, e applicarle anche sulla autoproduzione da fotovoltaico e altre rinnovabili, il che porterebbe l'elettrico a essere più costoso anche in termini di costo/km e non solo di acquisto.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
koba44
Metano gassoso a 200 bar :( delle megabombe semoventi.
il metano compresso a 2-300 bar ha una densità energetica che va bene per le autonomie richieste da un'automobile (e anche lì è scarso), ma per le autonomie richieste dal trasporto pesante la sua densità è insufficiente. il metano liquido ha densità 600 volte maggiore. non è fantascienza, in USA già li fanno i camion a LNG (ma anche in UE: in francia, olanda, e forse altri sono già sul mercato)
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Re: L'Auto Elettrica e i limiti dell'infrastruttura di distribuzione
Di metano liquefatto per autotrazione è la prima volta che lo sento. Interessante. Pensavo che i costi di liquefazione fossero proibitivi.
Il problema accise lo risolveranno con un megabollo o una black box che conti i km e trasmetta l'informazione al Fisco. :bua:
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Re: L'Auto Elettrica e i limiti dell'infrastruttura di distribuzione
Per problema accise non intendo incassarle.
Intendo che bisognerà convincere il guidatore medio che avere un'auto che costa il doppio di acquisto e fa spendere uguale al km è un progresso...
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Re: L'Auto Elettrica e i limiti dell'infrastruttura di distribuzione
Penso che a breve comincerò con la bici elettrica. Tempi di percorrenza urbani migliori di qualsiasi altro mezzo, no bollo, no assicurazione, no carburante, no ztl, no sudore in salita vestito da lavoro. Davanti all'ufficio ho una rastrelliera controllata dalle guardie e a casa la metto in cantina.
Ne ho provate alcune, dovrò prenderla illegale perché quelle a codice vanno troppo piano per i miei gusti.
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Re: L'Auto Elettrica e i limiti dell'infrastruttura di distribuzione
Citazione:
Originariamente Scritto da
Ronin
Per problema accise non intendo incassarle.
Intendo che bisognerà convincere il guidatore medio che avere un'auto che costa il doppio di acquisto e fa spendere uguale al km è un progresso...
Ma perché in Cina (e altri paesi) gli Scooter elettrici costano pochissimo (400€) e sono usatissimi, mentre da noi costano un botto?
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Re: L'Auto Elettrica e i limiti dell'infrastruttura di distribuzione
Probabilmente per costi omologativi e norme di sicurezza europee. E poi molti scooter elettrici di basso prezzo non hanno il motore sincrono a magneti permanenti calettato sulla ruota, ma l'asincrono con la trasmissione
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Re: L'Auto Elettrica e i limiti dell'infrastruttura di distribuzione
Citazione:
Originariamente Scritto da
Tyreal
Ma per il trasporto medio e leggero, anche qui? Da quel che vedo, l'utilizzo di furgoni e autocarri è su distanze relativamente limitate e per poche ore al giorno, diffondere l'elettrico "aziendale" per i veicoli commerciali non potrebbe essere un buon inizio? A fronte di un incentivo non sarebbe affatto male passare a furgoni elettrici, visto il tipo di utilizzo che abbiamo ora (parlo di realtà come la mia, settore industriale metallurgico/manutenzione impianti).
A Roma già ne sto vedendo molti, principalmente chi lavora al centro li usa
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Re: L'Auto Elettrica e i limiti dell'infrastruttura di distribuzione
Citazione:
Originariamente Scritto da
Ronin
E poi molti scooter elettrici di basso prezzo non hanno il motore sincrono a magneti permanenti calettato sulla ruota, ma l'asincrono con la trasmissione
pazienza
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Re: L'Auto Elettrica e i limiti dell'infrastruttura di distribuzione
Nelle grandi città hanno il vantaggio di entrare in Ztl e parcheggiare senza pagare (finché sono pochi)
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Skywolf
pazienza
Sì capisco :asd:
per chi non è ingegnere vuol dire che consumano di più e non sono a manutenzione zero
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Re: L'Auto Elettrica e i limiti dell'infrastruttura di distribuzione
Citazione:
Originariamente Scritto da
koba44
Ma perché in Cina (e altri paesi) gli Scooter elettrici costano pochissimo (400€) e sono usatissimi, mentre da noi costano un botto?
Pensa che qui a Vicenza c'è un'azienda che ha fatto una fortuna vendendo sistemi di alimentazione a Metano/GPL per scooter......... in Cina.
Qui in Italia non si potevano vendere...
Però sono i cinesi ad essere arretrati...
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Re: L'Auto Elettrica e i limiti dell'infrastruttura di distribuzione
Citazione:
Originariamente Scritto da
sacramen
Pensa che qui a Vicenza c'è un'azienda che ha fatto una fortuna vendendo sistemi di alimentazione a Metano/GPL per scooter......... in Cina.
Qui in Italia non si potevano vendere...
Però sono i cinesi ad essere arretrati...
C'è la Piaggio che fa lobbying come fece la Fiat a suo tempo nel mercato auto.
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Re: L'Auto Elettrica e i limiti dell'infrastruttura di distribuzione
Citazione:
Originariamente Scritto da
Ronin
Probabilmente per costi omologativi e norme di sicurezza europee. E poi molti scooter elettrici di basso prezzo non hanno il motore sincrono a magneti permanenti calettato sulla ruota, ma l'asincrono con la trasmissione
E usano batterie al piombo (fanno benissimo)...
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Re: L'Auto Elettrica e i limiti dell'infrastruttura di distribuzione
Soprattutto dopo l'uso quando le scaricano nei fiumi :snob:
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Re: L'Auto Elettrica e i limiti dell'infrastruttura di distribuzione
Citazione:
Originariamente Scritto da
Ronin
Soprattutto dopo l'uso quando le scaricano nei fiumi :snob:
Il Litio invece lo buttano nei fiumi che poi esplode e non inquina.
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Re: L'Auto Elettrica e i limiti dell'infrastruttura di distribuzione
Citazione:
Originariamente Scritto da
Ronin
per chi non è ingegnere vuol dire che consumano di più e non sono a manutenzione zero
Gli altri sono a manutenzione zero? Quanti cicli di ricarica dura la batteria?
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Re: L'Auto Elettrica e i limiti dell'infrastruttura di distribuzione
Il litio non ha l'effetto memoria.
Intendevo che il motore non ha manutenzione.
Quanti cicli dura dipende molto da quanto si scarica, non scendendo sotto il 30% la batteria vive più del doppio rispetto alla scarica completa
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Re: L'Auto Elettrica e i limiti dell'infrastruttura di distribuzione
Citazione:
Originariamente Scritto da
Ronin
Il litio non ha l'effetto memoria.
Intendevo che il motore non ha manutenzione.
Quanti cicli dura dipende molto da quanto si scarica, non scendendo sotto il 30% la batteria vive più del doppio rispetto alla scarica completa
Le Tesla hanno un limite escludibile dell'80% sulla carica.
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Re: L'Auto Elettrica e i limiti dell'infrastruttura di distribuzione
A grandi numeri è indubbio che ci stiamo dentro non ho riguardato i conti ma mi sembrano ok così a grandi linee, il problema grosso è che l'infrastruttura di trasformazione non la metti ovunque...le colonnine non vanno con il 15 o il 10 KV ( dipende dalle regioni) quindi hanno bisogno di una cabina nelle vicinanze e sono queste che mancano al momento con un po' di investimento nelle linne e nelle cabine ci si arriva tranquillamente ma con i tempi Italiani non so se ce la caviamo in fretta.
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Re: L'Auto Elettrica e i limiti dell'infrastruttura di distribuzione
Citazione:
Originariamente Scritto da
Ronin
Il litio non ha l'effetto memoria.
Intendevo che il motore non ha manutenzione.
Quanti cicli dura dipende molto da quanto si scarica, non scendendo sotto il 30% la batteria vive più del doppio rispetto alla scarica completa
Anche perché mi dicono che un ciclo significa il 100% di ricarica, cioè se ricarichi due volte 50% o quattro volte 25% vale un ciclo.
Però chiedevo perché ho appena comprato una bici elettrica in cui la componente batteria vale 750€ e viene data per 500-800 cicli, il che significa che con uso quotidiano in qualche anno la deteriori. Una voce abbastanza significativa di manutenzione/consumo, non so come facciano a vendere un intero scooter elettrico a quelle cifre irrisorie.
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Re: L'Auto Elettrica e i limiti dell'infrastruttura di distribuzione
Beh penso che tra i fattori principali dello scooter a 400 € ci sia il fatto che chi lo costruisce non è pagato in Euro :asd:
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Re: L'Auto Elettrica e i limiti dell'infrastruttura di distribuzione
Le batterie al Litio soffrono anche di invecchiamento: perdono capacità dal momento in cui escono dalla fabbrica.
Questo decadimento si somma a quello dei cicli di carica/scarica.
Dovrebbe incedere in maniera piuttosto importante (non so dire quanti -%/anno, ma in giro dovrebbero esserci i riferimenti).
Viva le piombo con le fialette di acido a parte! :asd:
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Re: L'Auto Elettrica e i limiti dell'infrastruttura di distribuzione
Citazione:
Originariamente Scritto da
Ronin
Beh penso che tra i fattori principali dello scooter a 400 € ci sia il fatto che chi lo costruisce non è pagato in Euro :asd:
https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...dfe769fb97.jpg
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Re: L'Auto Elettrica e i limiti dell'infrastruttura di distribuzione
Domanda a chi è nel settore: sono disponibili studi sull'inquinamento prodotto (o anche semplicemente sul volume di emissioni di gas serra) nel ciclo di vita di un'auto con motore elettrico rispetto a quella con motore a combustione?
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Re: L'Auto Elettrica e i limiti dell'infrastruttura di distribuzione
Sì ma ora non ricordo il link. La conclusione era che l'impatto ambientale cala drasticamente se l'elettricità è prodotta con fonte rinnovabile o metano (rispetto a un auto a gasolio), mentre se è prodotta da carbone aumenta addirittura
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Re: L'Auto Elettrica e i limiti dell'infrastruttura di distribuzione
Però le centrali a carbone non contribuiscono all'inquinamento urbano locale quanto il traffico e i sistemi di riscaldamento, suppongo... giusto?
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Re: L'Auto Elettrica e i limiti dell'infrastruttura di distribuzione
This. La tassazione sarà per km.
Sul LNG la Opel già aveva la Zafira sul mercato nel 2003. Macchina di merda (lavoravo alla GM ai tempi )
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Re: L'Auto Elettrica e i limiti dell'infrastruttura di distribuzione
Citazione:
Originariamente Scritto da
koba44
Però le centrali a carbone non contribuiscono all'inquinamento urbano locale quanto il traffico e i sistemi di riscaldamento, suppongo... giusto?
Dipende dove si trovano, la Spezia e Brindisi ad es. sono in pieno centro città