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Musica non autorizzata e oltre l’orario consentito: il sequestro delle attrezzature musicali per un locale del centro storico
7 Agosto 2020
Non sono bastate le 20 sanzioni, fatte nel giro di quasi 2 mesi, per un totale di 16 mila euro, ad un locale del centro storico affinché rispettasse le disposizioni previste dalle norme in riferimento alle emissioni sonore notturne dei locali, ma è dovuta intervenire anche la magistratura con il sequestro di tutte le attrezzature usate per l'emissione sonora.
Tutto è iniziato con i primi controlli fatti a metà giugno, che hanno messo in evidenza una situazione irregolare, già conosciuta alla Polizia Locale per diversi esposti e segnalazioni fatte dai residenti della zona dall’inizio dell’anno. Da li gli agenti hanno fatto diversi controlli ad un locale del centro storico, constatando diverse violazioni che si sono susseguite fino all’ultimo controllo fatto lo scorso 29 luglio.
Sono stati 10 in tutto le verifiche notturne della Polizia Locale di Rimini, fatte in 10 diverse circostanze, da cui sono emerse le irregolarità sanzionate, che hanno portato gli agenti a contestare 20 diversi verbali, 2 per ogni controllo. Si tratta di due diverse disposizioni che si riferiscono entrambe alla gestione della musica nelle ore notturne per le attività economiche di somministrazione alimenti e bevande. La prima è legata agli articoli 8 e 9 del regolamento di Polizia Urbana, che rispettivamente impongono il limite orario e gli aspetti autorizzativi per gli esercizi pubblici in riferimento alle emissioni sonore nelle ore notturne, per entrambe è prevista una sanzione di euro 500. La seconda, che viene contestata sempre abbinata alla prima, è la violazione alla norma regionale che prevede una sanzione aggiuntiva di 300 euro. Articoli che, in questo caso, sono stati violati più di una volta, prima per l’emissione di musica senza autorizzazione e poi per aver continuato oltre gli orari consentiti, senza dare ascolto né alle diffide degli agenti né ai verbali notificati.
Le violazioni hanno previsto anche - vista la recidiva e l’inottemperanza alle diffide - la sospensione dell’attività per un giorno, disposta dal SUAP del Comune di Rimini, per la prossima domenica 9 agosto. Oltre a questo, nella mattinata di ieri, gli agenti della Polizia Locale di Rimini hanno disposto il decreto di sequestro da parte della magistratura su tutte le attrezzature usate per l’emissione sonora. Una disposizione del giudice che ha disposto i sigilli su: una consolle mixer, una cassa amplificata che veniva usata esternamente al locale e 2 televisioni poste all’interno dell’esercizio.
Le misure cautelative, che saranno soggette ad ulteriori controlli da parte della Polizia Locale, sono giunte a seguito della violazione per “disturbo alla quiete pubblica”, previsto dall’articolo 659 del codice penale. Una denuncia sostenuta sia dal primo esposto arrivato a inizio anno negli uffici della Polizia Locale, sia dai diversi verbali e le diffide non ascoltate che dalle sommarie informazioni e le indagini che sono state condotte in questi mesi.
fortuna che hanno sequestrato le cattive casse che facevano quella brutta confusione, lasciando così lavorare in pace il gestore :sisi:
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Apre minimarket nonostante chiusura coattiva e continua a vendere alcol a minori: 3 mesi di stop
Un negoziante si è infischiato delle regole e delle sanzioni, ora rimarrà chiuso per 90 giorni
Rimini | 14:06 - 07 Agosto 2020
Un minimarket di Marina Centro, a Rimini, sarà chiuso in via coattiva per tre mesi, da oggi (venerdì 7 agosto), come deciso dalla Prefettura. Aveva da poco riaperto dopo una sospensione di 15 giorni disposta dal Questore. E' stato punito così l'atteggiamento di 'recidiva della recidiva', in totale spregio delle regole, del titolare del market di Marina Centro, già pluri-sanzionato, che nella notte del 21 luglio scorso era stato sorpreso, per la terza volta dagli agenti della Polizia Locale, di nuovo a vendere alcol a minori e oltre la mezzanotte, quando peraltro avrebbe dovuto rispettare l'orine di chiusura impostogli dalla Questura di Rimini, che prevedeva la sospensione della sua attività di vicinato per un periodo di 15 giorni.
Era stato sanzionato la prima volta a fine giugno, quando gli agenti lo avevano pizzicato mentre vendeva della vodka ad un minore, travasandola in una bottiglia di plastica per cercare di non farsi scoprire. Qualche giorno più tardi una nuova sanzione, in quanto 'colto in flagrante' mentre consegnava una bottiglia di vodka ad un giovane 16enne. Questa seconda sanzione, sopraggiunta in 2 anni dalla prima, gli costò, come prevede la norma, la cosiddetta 'recidiva', notificatagli con provvedimento della Questura, con la chiusura per 15 giorni a partire dal 21 luglio. Un provvedimento non rispettato in quanto alle ore 00,10 dello stesso giorno, un'altra squadra di pattuglia, addetta ai controlli sulla vendita di alcolici, sorprese lo stesso venditore mentre vendeva ancora alcol a minori.
Dopo le sanzioni verbalizzate, per altri 6000 euro, al venditore recidivo era stata fatta una denuncia penale all'articolo 650, per "inottemperanza ad un provvedimento dato dall'autorità", alla quale - adesso - ha fatto seguito questo nuovo provvedimento di chiusura, per il periodo di 3 mesi emesso dalla Prefettura di Rimini.
almeno con questo hanno avuto la decenza di farlo chiudere per un pò, oltre a farsi prendere per il culo per 3 volte di seguito :facepalm: