I bottegai di quartiere vs. The World
Tra interdett e Covid, una figura che sta piano piano sparendo e' quella del bottegaio di paese.
I negozi di vestiti, cartolerie, negozi di giocattoli, ecc. hanno sempre fatto fatica a reggere la concorrenza delle catene, ma l'online era tenuto a bada. Adesso immagino che si accellerera' un po'.
Almeno nel mio paesino del nord, i negozianti assortiti si atteggiavano spesso a divinita': ti serve qualcosa, lo trovi soltanto qui, e se riesco faccio chiudere il negozio a tre isolati da qui.
Avevamo una gelateria, e ancora un po' si faceva l'inchino.
Una cartoleria, e tutta la scuola ci si infilava per Fabriano et similia.
Quale e' stata la vostra relazione con i bottegai? Vi mancheranno? Secondo voi avevano un ruolo importante?
Come sarebbe un mondo dove lo shopping e' 100% in grandi catene od online?
Re: I bottegai di quartiere vs. The World
Sarebbe il paradiso dei pubblicitari: venendo meno il vincolo territoriale sarebbe una lotta continua ad accaparrarsi i clienti. Offerte, sconti, paghi 1 prendi 5, bombardamento a tappeto.
Dal punto di vista organizzativo sarebbe utile l'esempio dei conglomerati finanziari giapponesi: hai produttori di qualcosa che si uniscono assieme ad una banca in modo da avere un accesso privilegiato al credito ma anche un accesso privilegiato al debito in quanto potrebbero stabilirsi contratti fra cliente e conglomerato. Ipotizziamo un Amazon che copre al 100% il mio fabbisogno come cliente: generi alimentari, vestiario, tempo libero, ecc... A quel punto l'unico modo per fidelizzarsi è crearmi un vantaggio economico tipo sconti crescenti, rimborsi a fine anno o altro e l'appoggio diretto di una banca sarebbe fondamentale.
E' il sogno bagnato di ogni ultra-liberista, commercio immediato senza confini e senza tempi morti.
Tecnicamente sarebbe perfetto.
Socialmente non inizio neanche ad elencare la lista di problematiche da affrontare in termini di gestione del lavoro.
Politicamente sarebbe un disastro e potenzialmente l'origine di una guerra mondiale.
Re: I bottegai di quartiere vs. The World
Merda, ricordo con nostalgia i tempi da bambino con i negozi sotto casa, l'alimentari, la merceria, il lattaio, quel negozio all'angolo dove vendeva caramelle e caffe' e il negozio di giocattoli dove ai miei ho fatto spendere una fortuna in scatole di lego.
E il lattaio dove andavo a comprare i ghiaccioli con le 500 lire, quelle di carta:
https://www.mynumi.net/media/catalog...76AA027-31.jpg
si, con nostalgia.
Re: I bottegai di quartiere vs. The World
Accelerazione. Una sola L. :sisi:
Tra internet e Covid rischia di morire la GDO, altroché i bottegai di quartiere. :bua:
E' un processo fisiologico, saranno 20 anni almeno. Si vede ancora qualche negozio aprire ma senza ultraspecializzazione e/o posizione strategica difficilmente supera uno/due esercizi di vita.
L'arroganza di cui parli è una cosa che varia da situazione a situazione (in genere è correlata al successo pregresso dell'attività, vale anche per gli artigiani).
15 anni fa guardavo con giubilo alle meraviglie dell'internetS, una volta resomi conto della schiavitù che c'è dietro ho iniziato a non scartare il negozio fisico/centro commerciale a prescindere. Ovviamente non sempre è possibile.
Volere la concorrenza all'angolo morta esiste a tutti i livelli, la Coop fa ostruzionismo ad Esselunga da quando esiste il mondo.
Re: I bottegai di quartiere vs. The World
Ho sempre pensato che il punto fosse, per i negozi fisici, puntare a fornire quello che amazon e simili non possono fare: un servizio personalizzato, un'interazione umana, competenza ed esperienza nel consigliare, disponibilità e cose così. Cose per cui la gente sarebbe disposta a spendere di più, perché competere sui prezzi è impossibile.
Un esempio positivo, per cui supporto sempre l'attività locale, è la libreria dietro casa: per comprare i libri di scuola basta che vado là, saluto simona, mi dice "ah ti servono i libri per sofia? cosa fa la seconda, vero? ok non ti preoccupare ho già la lista, ti chiamo io quando arrivano tutti, vuoi le copertine?". Pago di più che comprandoli su amazon, ma ho anche un servizio migliore. Per questo compro lì anche gli altri libri, non solo quelli di scuola, perché è un posto che mi fa piacere che continui ad esistere.
Contro esempio, acquisto PC: se voglio un PC nuovo sono anche disposto a spendere di più rispetto ad amazon, ma voglio trovare qualcuno che sappia la differenza tra le CPU, quale socket monta una certa mobo, quali ram sono abbastanza basse da entrare sotto il dissipatore che mi interessa, che mi consigli il monitor nuovo perché ne ha visti 20 e sa tutte le differenze, etc. Se vado in un posto in cui il tizio sa poco e niente, la scelta a catalogo è limitata, i prezzi sono più alti e le consegne sono più lente, allora chi me lo fa fare?
E di questo è colpevole anche la grande distribuzione come mediaworld e soci, perché davvero l'unica cosa che non è sostituibile da amazon è avere una persona esperta e capace con cui parlare fisicamente. Se non puntano tutto su questo, chiuderanno tutti.
Re: I bottegai di quartiere vs. The World
Va di pari passo con la lotta al contante, alla fine.
Se uno è abituato a fare acquisti con la carta di credito alla fine finirà per comprare online.
Alcune cose è difficile che la gente le compri senza il negozio fisico, ma certamente più il prodotto è tecnologico più la gente troverà facile comprarlo online.
Poi boh, francamente interazione umana non mi pare ce ne sia tanta, ormai li devi inseguire nei negozi per avere info e sembra quasi ti stiano facendo un favore :asd:
Re: I bottegai di quartiere vs. The World
Citazione:
Originariamente Scritto da
Necronomicon
Poi boh, francamente interazione umana non mi pare ce ne sia tanta, ormai li devi inseguire nei negozi per avere info e sembra quasi ti stiano facendo un favore :asd:
Appunto, invece di piangere che amazon è cattiva dovrebbero lavorare su quello :asd:
Re: I bottegai di quartiere vs. The World
Citazione:
Originariamente Scritto da
Kemper Boyd
Ho sempre pensato che il punto fosse, per i negozi fisici, puntare a fornire quello che amazon e simili non possono fare: un servizio personalizzato, un'interazione umana, competenza ed esperienza nel consigliare, disponibilità e cose così. Cose per cui la gente sarebbe disposta a spendere di più, perché competere sui prezzi è impossibile.
Un esempio positivo, per cui supporto sempre l'attività locale, è la libreria dietro casa: per comprare i libri di scuola basta che vado là, saluto simona, mi dice "ah ti servono i libri per sofia? cosa fa la seconda, vero? ok non ti preoccupare ho già la lista, ti chiamo io quando arrivano tutti, vuoi le copertine?". Pago di più che comprandoli su amazon, ma ho anche un servizio migliore. Per questo compro lì anche gli altri libri, non solo quelli di scuola, perché è un posto che mi fa piacere che continui ad esistere.
Contro esempio, acquisto PC: se voglio un PC nuovo sono anche disposto a spendere di più rispetto ad amazon, ma voglio trovare qualcuno che sappia la differenza tra le CPU, quale socket monta una certa mobo, quali ram sono abbastanza basse da entrare sotto il dissipatore che mi interessa, che mi consigli il monitor nuovo perché ne ha visti 20 e sa tutte le differenze, etc. Se vado in un posto in cui il tizio sa poco e niente, la scelta a catalogo è limitata, i prezzi sono più alti e le consegne sono più lente, allora chi me lo fa fare?
E di questo è colpevole anche la grande distribuzione come mediaworld e soci, perché davvero l'unica cosa che non è sostituibile da amazon è avere una persona esperta e capace con cui parlare fisicamente. Se non puntano tutto su questo, chiuderanno tutti.
This ^.
Invece i bottegai spesso sono vecchi, e si aspettano che la clientela vada da loro come 50 anni fa quando erano gli unici.
Lo dico sinceramente: durante il lockdown i bottegai mi hanno salvato la vita perché Esselunga aveva incasinato tutto il sistema di consegna a domicilio.
Ho scoperto bottegai cortesi, disponibili, e con prodotti e gastronomia di ottima qualità. Purtroppo come costi non è sostenibile su base regolare.
Re: I bottegai di quartiere vs. The World
Citazione:
Originariamente Scritto da
Chiwaz
This ^.
Invece i bottegai spesso sono vecchi, e si aspettano che la clientela vada da loro come 50 anni fa quando erano gli unici.
Lo dico sinceramente: durante il lockdown i bottegai mi hanno salvato la vita perché Esselunga aveva incasinato tutto il sistema di consegna a domicilio.
Ho scoperto bottegai cortesi, disponibili, e con prodotti e gastronomia di ottima qualità. Purtroppo come costi non è sostenibile su base regolare.
Quindi il problema in molti settori non è tanto il servizio ma soprattutto il prezzo.
Re: I bottegai di quartiere vs. The World
Citazione:
Originariamente Scritto da
sacramen
Quindi il problema in molti settori non è tanto il servizio ma soprattutto il prezzo.
Mah, secondo me c'è anche da fare un discorso di periodo covid/non covid.
Io sinceramente non lo so se i servizi di spesa a domicilio li facessero anche in periodi non di lockdown. Probabilmente non lo facevano, ed è uno svantaggio in più.
Re: I bottegai di quartiere vs. The World
Citazione:
Originariamente Scritto da
Chiwaz
Mah, secondo me c'è anche da fare un discorso di periodo covid/non covid.
Io sinceramente non lo so se i servizi di spesa a domicilio li facessero anche in periodi non di lockdown. Probabilmente non lo facevano, ed è uno svantaggio in più.
Prima non li facevano perché magari non convenivano, dopo li facevano perché non avevano alternative.
Certi servizi nascono grazie ad economie di scala, che è l'opposto del piccolo commerciante. Maggiori i volumi, minori i costi ed è per questo che Amazon è conveniente sia sui prodotti che sulle consegne.
Purtroppo è la morte del piccolo commerciante, è un circolo vizioso...
Re: I bottegai di quartiere vs. The World
Citazione:
Originariamente Scritto da
sacramen
Amazon è conveniente sia sui prodotti che sulle consegne.
Non sempre: in alcuni se ti vuoi svenare amazon è la soluzione. :bua:
Però è più roba di nicchia che altro. :uhm:
Re: I bottegai di quartiere vs. The World
Citazione:
Originariamente Scritto da
Mr Yod
Non sempre: in alcuni se ti vuoi svenare amazon è la soluzione. :bua:
Però è più roba di nicchia che altro. :uhm:
Infatti, sulla roba di nicchia spesso paghi anche 40/50 euro in più ma almeno sai dove prenderla senza doverti sbattere a cercare il negozio giusto...
Ma la stessa cosa vale anche per il negozio se per caso la trovi al primo colpo...
Re: I bottegai di quartiere vs. The World
Il problema dei negozi online è che in determinati settori ti apre un mondo di prodotti che nella stragrande maggioranza dei negozi fisici, ma anche nelle grandi catene non trovi.
Non c'è partita su quello.
Re: I bottegai di quartiere vs. The World
Nel mio paese è ancora aperto un negozio di noleggio dvd, forse l'unico rimasto in italia, i bottegai sono al sicuro :asd:
Re: I bottegai di quartiere vs. The World
Anche da me c'è un negozio di vendita noleggio DVD e montaggio dei filmini che fai in famiglia, se serve.
Ma deve esserci sicuramente un'attività illegale sottobanco, troppo strano che sia in piedi vista la posizione.
Re: I bottegai di quartiere vs. The World
Citazione:
Originariamente Scritto da
Chiwaz
This ^.
Invece i bottegai spesso sono vecchi, e si aspettano che la clientela vada da loro come 50 anni fa quando erano gli unici.
Lo dico sinceramente: durante il lockdown i bottegai mi hanno salvato la vita perché Esselunga aveva incasinato tutto il sistema di consegna a domicilio.
Ho scoperto bottegai cortesi, disponibili, e con prodotti e gastronomia di ottima qualità. Purtroppo come costi non è sostenibile su base regolare.
Beh una cosa non necessariamente deve escludere l'altra...
esempio alimentare, c'è la spesa grossa che tendo a fare al supermercato, per altre cose (la cena di un certo tipo / per il weekend ecc ) magari vado a prendere la carne nella macelleria li dove so che mi consigliano hanno il pezzo migliore ecc, il pesce idem ecc...
Come anche per certe cose fotografiche, potrei prenderle su amazon o altri negozi, ma c'è il negozio che conosco, sono competenti, mi fanno provare ecc, e comunque il prezzo è poco superiore a quello che trovo su amazon, nel caso i 10-20 euro in più li lascio anche "volentieri" visto il servizio.
Discorso simile con i ferramenta, nella grande distribuzione (brico vari) trovi raramente qualcuno che sappia consigliarti su cosa ti serve...e spesso in quel settore non sono neppure neppure economici, nei ferramenta spesso trovi il negoziante che ti sa dare qualche dritta, consiglia ecc...
Il problema come detto è quando a prezzi più alti, minore scelta trovi anche un servizio discutibile...
Re: I bottegai di quartiere vs. The World
Se parliamo di market sotto casa hanno poca qualità, poca scelta e prezzi anche doppi per certi prodotti. Se parliamo di realtà più vicine all'artigiano che al commerciante, come i macellai, allora è un altro discorso. Cmq in Italia si chiude anzitutto per fisco e pubblica ammnistrazione perché diversamente una persona che ama il proprio lavoro dovrebbe poterlo fare anche contentandosi di entrate minori.
Re: I bottegai di quartiere vs. The World
Citazione:
Originariamente Scritto da
Recidivo
spendere una fortuna in scatole di lego.
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La Lego oggi fa cagare. 90% è roba con marchi di Hollywood, 9% sono robe inutili che non c'entrano nulla con la Lego, 1% è la Lego di 30 anni fa.
Re: I bottegai di quartiere vs. The World
Citazione:
Originariamente Scritto da
BodyKnight
La Lego oggi fa cagare. 90% è roba con marchi di Hollywood, 9% sono robe inutili che non c'entrano nulla con la Lego, 1% è la Lego di 30 anni fa.
Tipico post amarcord :asd: e dicci un po' quali sono le bellezze passate rispetto a roba come i Technic o i City odierni?