Inizio con questa robetta http://richards-writing.uk/magazine-...yond-software/
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non ho mai preso nulla lì, ma sembrano davvero interessanti:
https://fusionretrobooks.com/
https://www.kickstarter.com/projects...eid=7e580de4bf
Segnalo:
https://daddarulekonge.itch.io/
offerta minima 1 dollaro
Prima di Paradroid c'è stato... Paradroids.
https://pbs.twimg.com/media/CoCpjHbXYAEhmjx.jpg:large
Un'interessante pubblicità d'epoca.
https://66.media.tumblr.com/55652272...5v2lo1_540.jpg
1984. La CCS lancia la serie "Games for Girls" per ZX Spectrum, stabilendo che l'equitazione è per le ragazze (mentre la guerra ovviamente per i maschietti). #lorellazanardoisnotamused
https://67.media.tumblr.com/e5e1a500...5v2lo1_540.jpg
Blog ormai imprescindibile http://quattrobit.blogspot.it/2016/0...m-64-1986.html
Interessante :uhm:
Per Oric e Dragon 32 invece forse no :frigna:.
http://www.prismomag.com/simulmondo-...i-videogiochi/
Va beh, per il Dragon di giochi non ne uscivano neanche ai tempi :asd:
Beh, nel Regno Unito ha avuto i suoi mesetti di gloria con un po' di programmatori famosi (tipo Braybrook) che ci hanno messo sopra le zampacce e diversi classici tipo Manic Miner, Hunchback, Donkey Kong, ecc. che vedevano la luce anche in questo formato... Chuckie Egg, platform famoso dell'epoca, fu sviluppato parallelamente per Dragon, Spectrum e BBC Micro, per esempio. La rivista Dragon User è incredibilmente andata avanti cinque, sei anni, con qualche gioco valido che ancora vedeva la luce nel periodo finale (tipo Airball nell'87). Tra l'altro, data l'origine gallese della serie di computer, la Cardiff Electric di Halt and Catch Fire (texana, ok) mi ha sempre fatto pensare per il suo nome a una sorta di "omaggio" alla Dragon Data :look:.
Per carità, tutto vero: il mio commento era più ironico che letterale. D'altro canto pressoché tutti gli home computer ottantiani -pure roba tipo il Tatung Einstein o il Jupiter Ace- hanno avuto il loro quarto d'ora di gloria, soprattutto oltremanica. Resta che comunque (ma del resto era implicito nel tuo post poco più su, chettelodicoaffà) non stiamo parlando di un immarcescibile pilastro del gaming, né di un campione di vendite, né di una celebre palestra per programmatori :asd:
Dato uno sguardo al libro. Premessa vagamente polemica: complimenti a Unbound che infila ben 75 pagine (su 275) di ringraziamenti ai finanziatori, citandoli per nome una riga ciascuno. Si sarebbero potute risparmiare una cinquantina di pagine scrivendoli uno dopo l'altro, ma vabbé, forse si risparmiava troppo.
Il libro di per sé è carino e godibile, anche se non irrinunciabile. Ashens sa far ghignare, non si tira indietro dal pubblico ludibrio (c'è un gioco da lui programmato) e -anche se l'opera non è esaustiva- tira fuori bidonate mica male. La parte del leone la fa la sacra trinità C64/Speccy/CPC, ma c'è almeno un gioco Oric e uno per Atari 8-bit e qualcosina per 16 bit (fra cui un orgoglio tutto italiano: Dangerous Streets per Amiga). Tra gli ospiti invitati a scrivere un paio di righe, ce n'è uno di particolare rilievo: Jeff Minter.