Non è forse più in linea con la lore il finale "bad" rispetto a quello buono?
Davvero Geralt si giocherebbe l'anima contro una creatura diabolica di cui conosce poco e nulla ma sa solo essere potentissima (può controllare il clima, manipolare il tempo/gli eventi, apparire/scomparire a piacere, camminare nel vuoto, ecc ecc gliel'hanno detto pure un cane e un gatto parlanti di evitarlo come la peste)? Oltretutto per salvare una persona che conosce a malapena (Olgierd), di cui sì ha imparato la storia e verso la quale prova (probabilmente) una limitata (è pur sempre un Witcher) compassione/pietà ma in fondo Von Everec si è messo nei guai da solo e ha coinvolto Geralt con l'inganno in una storiaccia (l'annuncio per far fuori il ranocchione).
Geralt è sì portato a saltuari atti di altruismo (di fronte a donzelle in pericolo o a soprusi manifesti) ma qui mi sembra un po' troppo. Capirei se fosse per salvare qualcuno a lui caro (che ne so, Shani, Ciri, anche solo uno Zoltan o un Dandelion).
Mi sembra molto più canon lasciare che il contratto si compia, farsi levare il marchio e poi, se uno non è completamente stupido, non chiedere niente come ricompensa ("non voglio mai più essere affamato" - "perfetto! Ti faccio sparire lo stomaco!". Pure Gaunter esce dal personaggio nel dare una ricompensa "onesta" a Geralt, se questi gliela chiede.
Che ne pensate?
Adesso vado a Toussaint.
PS Il gioco è del 2015, se volete metto gli spoiler però