Francia: in Francia la pallamano, come il rugby, è uno sport nazionale al pari del calcio e di altre specialità. Perciò ha fatto rumore la contestazione con la quale è stato accolto il Presidente Macron in quel di Créteil, nel dipartimento della Val de Marne, mentre si apprestava ad inaugurare la nuova "Casa della Pallamano" alla vigilia della partenza della squadra nazionale per i campionati mondiali. Una piccola folla di circa 150 persone, la maggior parte composta da gilet gialli ma alla quale si sono aggregati anche alcuni residenti della cittadina, ha accolto con slogan duri e irridenti il capo dello stato. "Macron sei f....! Il popolo è nelle strade" e il più conciso ed urbano "Macron dimettiti!" sono stati tra i più gettonati della improvvisata "celebrazione". Per quanto concerne l'attualità del dibattito politico perde già di consistenza la proposta, lanciata dal governo, di un "grande dibattito nazionale" sulle lamentele e le proposte degli scontenti di Francia. La proponente Chantal Jouanno si è dimessa, ufficialmente a causa delle polemiche sui propri generosi emolumenti, ma dietro le quinte si allude a dissapori piuttosto pesanti con un'amministrazione presidenziale sempre più sola.
Le pugliesi si sono autoretrocesse, lasciando presumibilmente campo libero a un altro scudetto salernitano. Noto anche che le formazioni sono passate da 12 a 10, che le neopromosse Cingoli e Bozen hanno rinunciato all'iscrizione e che l'Estense è scomparsa - pare per "fondersi" con Dossobuono. Molto appropriatamente per una ferrarese che va un'altra ne arriva, visto che è stata ripescata l'Ariosto (retrocessa l'anno scorso); il decimo slot è stato invece assegnato nientemeno che al Leno (!) il che significa che Brescia avrà un derby nella massima serie della pallamano. Le robe dei pazzi
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