Originariamente Scritto da
MDG
Che poi tassa... ma che credete? Che al mondo esistiate solo voi etero? Che i vostri soldi per l'abbonamento valgano di più dei soldi degli altri? Vi dà così fastidio una rappresentazione più attinente alla "realtà" (tra mille virgolette: sempre di finzione si parla e gli elementi devono pesare nell'economia della storia*)? Oppure gli "lgbt+" non si devono azzardare ad uscire dal loro ghetto di prodotti di nicchia presenti alle 4 o 5 rassegne cinematografiche tematiche perché se no oddio che schifo la contaminazione? Ribadisco che siete stati abituati male.
*all'epoca, i personaggi lgbt nei prodotti mainstream erano macchiette stereotipate all'inverosimile e servivano o da linea comica, o drammatica a livelli di depressione/suicidio. Un personaggio gay con un ruolo tutto sommato normale e non fuori dalle righe in una serie che richiama a piè sospinto produzioni degli anni '80 può sembrare anacronistico. Ma, hey... non possiamo ignorare il fatto che siamo nel 2019. Provateci voi a fare una cosa simile a "Riccione Il film" ed evitare che la merda vi si catapulti addosso. E non è una questione di tassa: è una questione di cultura. Il mondo cambia.
L'escamotage del coming out sotto effetto della droga è una trovata davvero efficace, perché fa in modo di non uscire troppo dal contesto culturale di riferimento, ma ti apre un mondo, rendendo di fatto una storia d'amore impossibile sul nascere e genera una linea narrativa attuale ed inclusiva (che brutta parola, per carità, sia mai...).