La maga appoggiò la schiena alla porta di una delle poche stanze ammobiliate alla buona nella quale era stato sistemato il trovatore malmesso. Lo strigo si avvicinò osservandola in silenzio. Vedeva la sua spalla sinistra, un po' più alta della destra. Il naso, un po' troppo lungo. La bocca, un po' troppo sottile. Il mento, un po' troppo sfuggente. Le sopracciglia, un po' troppo irregolari. Gli occhi...
Vedeva troppi particolari. In maniera assolutamente inutile. “Come sta Ranuncolo?”
“Dubiti delle mie capacità?”
Continuava a guardarla. Aveva l'aspetto di una ventenne, anche se preferiva non indovinare la sua vera età. Si muoveva con una grazia naturale, disinvolta. No, impossibile intuire che aspetto avesse prima, quali correzioni le fossero state apportate. Smise di chiederselo, non aveva senso.
“Il tuo talentuoso amico guarirà. Recupererà le sue facoltà vocali.”
“Hai la mia gratitudine, Yennefer.”
Lei sorrise. “Avrai modo di dimostrarla.”
“Posso vederlo?”
La maga tacque un istante fissandolo con uno strano sorriso e tamburellando con le dita sul telaio della porta. “Certo. Entra.”
Il medaglione al collo dello strigo si mise a vibrare forte, ritmicamente.