Il Predator fa una figura del cavolo dopo l'altra. Prima invece di andare a caccia degli unici esseri dotati di armi, passa il tempo con serpenti, lupi e conigli. Poi si fa prendere a schiaffi da un orso, prima di ricordarsi di avere un arsenale di armi fantascientifiche. Non contento si fa praticamente gonfiare da due indiani armati di bastone. Quando affronta il reggimento usa una raffinatissima tattica da cacciatore alfa: cammina spavaldo in mezzo a tutti e li prende a pugni. Si vede che l'invisibilità non funzionava ("Cara, di solito non ho problemi, ti giuro che è la prima volta") e neanche la vista termica, dato che si fa sorprendere da una dozzina di tizi sdraiati per terra. Per tutto il tempo ignora la protagonista, anche quando è armata perchè pensa che solo il fratello sia una minaccia. Così, perchè pure dall'altra parte della galassia trattano male le donne. Mannaggia al patriarcato alieno. Quando arriva allo scontro finale, riesce nella straordinaria impresa di amputarsi un braccio da solo e poi di spararsi in faccia. In mezzo, si fa prendere a calci nel sedere da una che pesa 40 chili bagnata e con il cane in braccio.
Doveva essere un esiliato per incapacità molesta, altrimenti non si spiega. Se ci fosse stato lui nel primo film, sarebbe durato 20 minuti titoli di coda inclusi, e Schwarzenegger li avrebbe passati fischiettando e fumando il sigaro.