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  1. #21
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    Re: 5 righe 5 [condividiamo sentimenti]

    American Tabloid - James Ellroy

    "Voi non conoscete Jack Kennedy - riprese Hoffa - quello stronzo di Kemper Boyd vi ha convinti che è un fanatico anticastrista, mentre in realtà è un socialista, un amante dei negri, un frocio mascherato da figaiolo."


    Pensa a Fleba - Iain M. Banks

    "....a me non importa quanto si senta nobile la Cultura, o quanta gente sia stata uccisa dagli idirani. Loro restano dalla parte della vita... una vita piena di difetti, retrogada, stupida e di corte vedute, ma almeno una vita biologica, vera. Voi siete governati dalle vostre macchine. Siete esseri viventi finiti in un vicolo cieco dell'evoluzione. E il guaio è che per convincervi di essere nel giusto cercate di trascinare chiunque altro nel baratro con voi. Se la Cultura vincesse questa guerra, sarebbe la cosa peggiore che possa capitare a questo braccio della galassia".

  2. #22
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    Re: 5 righe 5 [condividiamo sentimenti]

    Il Senso di Smilla per la Neve - Peter Hoeg

    «Non c'è molto di buono da dire sul mio conto. Bevo troppo. Fumo troppo. Lavoro troppo. Trascuro la mia famiglia. Ieri mentre ero nella vasca da bagno è venuto il più grande, mi ha guardato e ha detto: "Papà, tu dove abiti?"».




    Io guardo il tramonto, che in questa stagione dura tre ore. Come se il sole, sul punto di partire, avesse comunque trovato nel mondo delle qualità che ora gli rendono difficile il congedo.

  3. #23
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    Re: 5 righe 5 [condividiamo sentimenti]

    Finché non ci ammazzano - Hanif Abdurraqib


    - Vado ancora a vederli, i fuochi, o meglio vado ancora a vedere le piccole esplosioni di gioia sui volti dei bambini neri, alcuni arrivati li da miglia e miglia di distanza, dagli angoli dimenticati della città in cui li hanno relegati. Alcuni sorridono puntando un dito, ancora troppo piccoli per sapere che l'America ha fame di loro. Che ha ancora i denti macchiati del sangue dei loro antenati.


    - Un conto è essere bravi in ciò che si fa, un altro è essere bravi e abbastanza sfacciati da divertirsi anche nel mentre. E' un atteggiamento che ci fa sentire in bilico tra fastidio e ammirazione. Ogni volta ad esempio che Steph Curry tira da tre e torna in difesa prima ancora che la palla sia entrata, per una frazione di secondo mi dico che mi piacerebbe proprio che rimbalzasse sul ferro e finisse fuori, che non è giusto che uno sia bravo e pure sicuro di sé in un momento storico in cui è già abbastanza dura essere anche solo una delle due cose. Poi però, quando la palla finisce immancabilmente nel canestro, esulto ogni volta. Mando indietro e mi riguardo l'azione.


    - Nell'universo di The Weeknd è difficile trovare una donna di cui potersi fidare, a meno che non si sia strafatti, nudi o entrambe le cose.

  4. #24
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    Re: 5 righe 5 [condividiamo sentimenti]

    Il gatto nero - Edgar Allan Poe

    - Eppure non sono meno sicuro di quanto sono sicuro della mia esistenza, che la perversità è uno degli impulsi primitivi del cuore umano; una delle facoltà o sentimenti indivisibili e primari che dirigono il carattere dell'uomo. A chi non è successo cento volte di sorprendersi intento a commettere un'azione sciocca o bassa, per la sola ragione che sapeva di non doverla fare? Non è in noi, a dispetto del nostro giudizio più sano, un'inclinazione continua a violare quello che è "la legge" soltanto perché sappiamo che è la legge? Ripeto: questo spirito di perversità mi portò alla perdita finale.


    - Una mattina, a sangue freddo, gli feci scivolare un nodo scorsoio intorno al collo e l'appiccai al ramo di un albero; e avevo gli occhi pieni di lacrime e il rimorso più amaro nel cuore; lo appiccai perchè sapevo che mi aveva amato tanto, e perchè sentivo che non mi aveva mai dato ragione d'offesa; lo appiccai perchè sapevo che facendolo commettevo un peccato, un peccato mortale che avrebbe compromesso la mia anima immortale tanto da ridurla, se una tal cosa fosse possibile, fuori dalla misericordia del più misericordioso e più terribile Iddio.


    - Compiuto il terribile delitto mi misi subito, e deliberatamente, al compito di nascondere il cadavere. Sapevo che, di giorno o di notte, non avrei potuto portarlo fuori casa senza correre il pericolo d'esser visto dai vicini. Vari progetti mi passarono per la mente. A un certo punto ebbi l'idea di tagliare il cadavere a pezzetti che poi avrei distrutto col fuoco. Poi risolvetti di scavare una fossa nel suolo della cantina. Pensai anche di gettarlo nel pozzo del cortile; d'imballarlo in una cassa come se fosse merce, e così farlo portar via da un facchino. Poi mi venne in mente un espediente che ritenni molto migliore degli altri. Decisi di murarlo nella cantina, come vien detto che i monaci del Medioevo murassero le loro vittime.
    Ultima modifica di Havgard; 07-02-22 alle 18:27

  5. #25
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    Re: 5 righe 5 [condividiamo sentimenti]

    Il Popolo degli Alberi - Hanya Yanagihara

    - Ma il tempo, sto scoprendo, non è fatto per essere riempito di grandi blocchi di vuoto: diciamo sempre che il tempo va amministrato, mentre è l'opposto... Le nostre vite sono piene di piccole occupazioni perchè quei pezzetti di tempo sono la sola cosa che possiamo dominare.



    L' Ultima Ragione dei Re - Joe Abercrombie

    - "Sembrare uno come un altro, parlare poco, non avere un aspetto minaccioso, è il primo passo per diventare temibile, non è vero, Novedita?"


    - "Potere al popolo?", sogghignò Bayaz. "Il popolo non lo vuole. Non lo capisce. Che diavolo ci farebbe, anche ser lo avesse? Le persone sono come bambini. Sono bambini. Hanno bisogno di qualcuno che dica loro cosa fare".


    - "E' sorprendente quanto gli idioti siano pronti a credere alle frottole, se gliele si raccontano urlando".

  6. #26
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    Re: 5 righe 5 [condividiamo sentimenti]

    Citazione Originariamente Scritto da Havgard Visualizza Messaggio
    - "E' sorprendente quanto gli idioti siano pronti a credere alle frottole, se gliele si raccontano urlando".
    questa è fantastica
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  7. #27
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    Re: 5 righe 5 [condividiamo sentimenti]

    Mexican Gothic - Silvia Moreno-Garcia

    «Certi posti sono pesanti. E lo sono perché è l’aria stessa a essere pesante, schiacciata da qualcosa di malvagio. A volte è una persona morta, a volte qualcos’altro, ma quell’aria cattiva ti entra nel corpo, ti si annida dentro e ti schiaccia. È questa la malattia dei Doyle che vivono su a High Place»


    Via col vento - Margareth Mitchell

    «Cerchiamo di non scaldarci troppo e di evitare la guerra. I guai del mondo sono nati quasi tutti da guerre che alla fine nessuno sapeva neanche più perché erano state combattute».


    Gli inganni di Locke Lamora - Scott Lynch

    «Be’, a Colle Ombre potete anche mangiare lardo freddo e torte di cacca dai rispettivi culi, per quel che gliene importa al tuo vecchio padrone. Ma ora sei un Bastardo Galantuomo, sottolineo Galantuomo. Imparerai a mangiare in questo modo, e a servire la gente che mangia in questo modo.» «Perché?» «Perché, Locke Lamora, un giorno pranzerai con baroni, conti e duchi. Pranzerai con mercanti, ammiragli, generali e signore d’ogni sorta! E quando avverrà…» Catena mise due dita sotto il mento di Locke sollevandogli il capo, per guardarlo occhi negli occhi. «Quando avverrà, quei poveri idioti non avranno la più vaga idea di pranzare, in realtà, con un ladro.»


    «Se metti il cervello di Durant in un ditale pieno d’acqua, sembrerà una nave sperduta in mezzo al mare» commentò Jean.


    «Locke Lamora» disse Harza. «Flaconi di profumo e vestiti succinti per signore. Stoviglie e calici. Metallo graffiato e ammaccato che non posso rivendere a chiunque abbia un minimo di classe. Voi rottamisti e topi dei piani alti, vi credete tanto in gamba. Rubereste la merda dal culo di un cane, se aveste il sacco giusto per portarvela a casa.»

  8. #28
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    Re: 5 righe 5 [condividiamo sentimenti]

    Tu sei il male - Roberto Costantini

    L'amica Camilla non era niente male, solo anche lei un pò troppo snob. Ma negli ultimi dodici anni avevo deciso che, persa l'unica donna che aveva contato veramente qualcosa, mi sarei accontentato della somma dei particolari delle altre. A trentadue anni riuscivo a immaginare almeno un particolare positivo in ogni femmina carina che mi capitava a tiro. Naturalmente avevo scoperto da tempo che il "particolare" di una donna si scopre solo attraverso il sesso.


    The Calculating Stars - Mary Robinette Kowal

    La disciplina mi aiutava se non altro a tenere presente chi ero e perché fosse importante.


    Hard Cash Valley - Brian Panowich

    Credo ancora nel consiglio che mi diede mio padre: ama sempre con tutto te stesso e non avere mai paura di urlarlo al mondo. Questo pensiero mi porta all'ultima persona che vorrei ringraziare. A mio figlio, Wyatt James Panowich, un bandito di terza generazione, voglio dire questo: crescerai e qualcuno ti spezzerà il cuore. Tutto questo è impossibile da evitare o da curare. Ma non lasciare che ti impedisca di rialzarti e innamorarti con la stessa intensità la prossima volta, fino a quando troverai il grande amore della tua vita. E quando ci riuscirai, stringilo forte e non lasciarlo più andare. E se mai ti sembrerà che tutto questo sia troppo difficile da sopportare, puoi sempre chiamare il tuo vecchio, che non ti farà mancare l'amore.

  9. #29
    o feio L'avatar di Opossum'
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    Re: 5 righe 5 [condividiamo sentimenti]

    [sbagliato topic]
    Ultima modifica di Opossum'; 05-06-22 alle 07:41

  10. #30
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    Re: 5 righe 5 [condividiamo sentimenti]

    La Variante di Luneburg - Paolo Maurensig

    Sembra che l'invenzione degli scacchi sia legata a un fatto di sangue.
    Narra infatti una leggenda che quando il gioco fu presentato per la prima volta a corte il sultano volle premiare l'oscuro inventore esaudendo ogni suo desiderio. Questi chiese per sé un compenso apparentemente modesto, di avere cioè tanto grano quanto poteva risultare da una semplice addizione: un chicco sulla prima delle sessantaquattro caselle, due sulla seconda, quattro sulla terza, e così via...
    Ma quando il sultano, che aveva in un primo tempo accettato di buon grado, si rese conto che a soddisfare una simile richiesta non sarebbero bastati i granai del suo regno, e forse neppure quelli di tutta la terra, per togliersi dall'imbarazzo stimò opportuno mozzargli la testa.



    Ogni scelta implica, di per sé, l’abbandono di tutte le alternative. Se non fossimo costretti a scegliere, saremmo immortali.

  11. #31
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    Re: 5 righe 5 [condividiamo sentimenti]

    Un piccolo odio - Joe Abercrombie

    A quel punto due valletti stavano introducendo un enorme dipinto nella sala, affannandosi per non far sbattere la cornice contro lo stipite. Dalla tela, una fanciulla pallida dal collo assurdamente lungo sorrideva seducente. "Lady Sithrin dan Harveld" proclamo il lord ciambellano. Orso affondò ulteriormente nella sedia. "Desidero davvero una consorte la cui distanza tra mento e tette vada misurata in miglia?" "Una licenza artistica, Vostra Altezza" spiegò Hoff. "Basta definirla arte, e puoi rifilare qualsiasi cosa."

    /

    Quando dici una bugia, deve sembrare che tu ci creda veramente. E ciò vale doppio per quelle che racconti a te stessa.

    /

    "E tu sai distinguere la retta via dallo scolo di un cesso, davvero?" I leccaculo di Possente, con i loro scudi del lupo, ridacchiarono come se avessero udito chissà quale arguzia, e Trifoglio sorrise con loro. Se un uomo può solo cogliere l'attimo, questo non era certamente quello dell'orgoglio. "Non posso vantarmi gran che, tuttavia in passato ho imboccato qualche sentiero sbagliato. Magari posso risparmiarti di pestare le merde che hanno reso i miei stivali così fragranti." "Mi pareva di sentire puzzo di stronzo." E Possente inspirò, si passò la lingua sui denti, e si asciugò il naso con la punta del pollice. "Perciò quale sarebbe il tuo primo consiglio?" "Mai grattarti le sopracciglia con una spada."

    /

    Portento osservò Trifoglio che si stirava e incrociava le gambe. "Che stai facendo?" "Quello che dovremmo fare tutti." Trifoglio chiuse gli occhi. "Mi prendo il mio tempo." "Che differenza c'è tra prendersi il proprio tempo e perdere tempo?" Trifoglio non vide un motivo valido per aprire gli occhi. "I risultati, donna. I risultati."

    /

    "Progresso significa semplicemente che le cose brutte avvengono più velocemente."

    /

    "La bellezza di fare una promessa a se stessi è che nessun altro si lamenta se la infrangi."

    /

    "Lei vuole ciò che è meglio per me. Ciò che è meglio per il Nord." Suo padre fece un sorriso triste. "Che tu ci creda o no, tutti vogliamo ciò che è meglio. La radice di tutti i mali del mondo è che nessuno concorda su cosa diavolo sia."

    /

    Le cose veramente intelligenti si dicono con poche parole. Quelle lunghe servono a nascondere la stupidità.

    /

    Orso chiuse seccamente il cannocchiale. E' vitale sembrare deciso, specialmente quando non sai che cazzo stai facendo. Aveva imparato a fingerlo da tutta la vita, ma prima d'ora non aveva mai avuto il destino do tante migliaia di persone a dipendere dalla sia totale ignoranza. Forse è proprio questo a fare di un uomo un eroe. L'imponente sicurezza di danzare sul ciglio del disastro senza pensare mai di poter cadere.




    L'arciere di Azincourt - Bernard Cornwell


    Il nuovo lord Slayton aveva riso all'idea di definire omicidio quel decesso. "Se si dovesse impiccare un uomo perché ha mandato all'altro mondo un avversario durante un incontro di pallone", aveva detto, "mezza Inghilterra si ritroverebbe con il cappio al collo."

  12. #32
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    Re: 5 righe 5 [condividiamo sentimenti]

    L'arciere di Azincourt - Bernard Cornwell

    "Parliamo di spirito cavalleresco e ci sforziamo anche di dimostrarlo! Salutiamo cortesemente i nostri nemici, accettiamo galantemente la loro resa, rivestiamo la nostra ostilità di sete e lini pregiati, siamo la cavalleria della cristianità." Aveva parlato con voce ironica, ma di colpo guardo Hook con i suoi occhi di un azzurro straordinariamente luminoso. "In combattimento, però, non c'è altro che sangue, rabbia, crudeltà, morte. Sul campo di battaglia Dio nasconde il viso."



    Il Problema della Pace - Joe Abercrombie

    In tempo di pace, l'uomo di guerra attacca se stesso.



    Notte Americana - Marisha Pessl


    "Ho sempre sospettato che il buio fosse li per rivelare la luce. Lui vedeva le sofferenze psicologiche delle persone e sperava che i suoi film potessero offrire conforto. I suoi personaggi sono dilaniati, sconfitti. Attraversano inferni e riemergono colombe bruciacchiate. Vedendo come la gente oggi sia incapace di imparare, fiacca, gretta, così apatica verso questo dono che è la vita come se fosse tutto uno spot della Pepsi... bè non lo biasimo se ha voluto prenderne le distanze. L'hai visto il mondo di recente, McGrath? La crudeltà, la mancanza di legami? Se sei un artista, sono sicuro che non puoi fare a meno di chiederti a che cosa serva tutto quanto. Viviamo più a lungo, comunichiamo sui social da soli, con i nostri schermi, e la profondità delle nostre emozioni diminuisce a vista d'occhio. Ben presto non sarà che una pozza di marea, poi un ditale d'acqua, e infine una microgoccia. Dicono che nei prossimi vent'anni ci integreremo con i chip dei computer in modo da sconfiggere l'invecchiamento e diventare immortali. Ma chi la vuole un eternità passata a essere una macchina?"

    "Non lo sopporto, che le persone che ti prendono davvero sono quelle che non puoi tenerti strette a lungo. Mentre quelle che non ti capiscono per niente non te le togli più di torno. Ci hai mai fatto caso?".

    Accetta che la paura scateni la ferocia che è in te.

    "Non sai quante persone si buttano sul paranormale quando non riescono a spiegare qualcosa".

    La gente non si rende conto di quanto sia facile dare una svolta alla propria vita. Basta salire su un pullman.



    Città di Morti - Herbert Lieberman

    Lo psichiatra sa tutto e non fa niente
    Il chirurgo non sa niente e fa tutto
    Il dermatologo non sa e non fa niente
    Il medico legale sa tutto, ma un giorno troppo tardi.

  13. #33
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    Re: 5 righe 5 [condividiamo sentimenti]

    Il Problema della Pace - Joe Abercrombie

    "Perché sono sempre i bastardi ad avere tutte la fortuna?"
    "Vincere non ti insegna niente" disse Tunny. "Un uomo lo si conosce per ciò che è veramente quando perde".


    "Onestamente, preferirei lasciarmi tutto alle spalle. Che senso ha avere nuove generazioni se tutto quello che facciamo è riprendere le faide di quelle vecchie?".
    "Sono molto lieto di sentirtelo dire"... "I nemici sono come i mobili, vero? Meglio perderli che ereditarli".


    "Gran parte di ogni fallimento è proprio il fallimento nel considerare tutti i dettagli".


    I problemi erano come la fame per lui. Ingozzarsi fino a star male un giorno non significa che il giorno dopo non si voglia pranzare. Ti limiti ad affilare l'appetito. Ed eccolo qui, nonostante tutte le sue promesse a vuoto, di nuovo a tavola con le posate pronte, a chiedere a gran voce di essere servito.


    «I princìpi sono come i vestiti» disse Vick, stirandosi la giubba. «Vanno cambiati a seconda del pubblico.»


    Non si può reggere qualcuno che non sa nuotare da solo. Alla fine, ti trascina giù con sé.


    Si domandò se fosse utile, credere in Dio. Se fosse rassicurante o terrificante, guardare tutta questa merda e sapere con certezza che faceva parte di qualche disegno più grande.


    «Non si può cambiare il fatto che il mondo sia pieno di stronzi. Puoi solo cambiare il modo in cui hai a che fare con loro.»


    Alla gente piacciono le cose semplici. Bianco e nero. Bene e male. Vogliono fare una scelta e raccontarsi che avevano ragione. Ma come ama dire Sua Eminenza, il mondo reale è dipinto di grigio. La verità è complicata, piena di emozioni contrastanti e risultati confusi e scommesse a senso unico. La verità… è difficile da vendere.»


    Guardati dagli uomini intelligenti, le aveva detto una volta suo padre. Ma guardati soprattutto dagli uomini intelligenti che sembrano sciocchi.


    Tre possono mantenere un segreto, se due di loro sono morti.


    Quando la gente è fissata con l’odio non fa discriminazioni.


    Brock fece una pausa a bocca aperta, poi una specie di smorfia, come se avesse capito che l’unico modo per togliere quello stronzo dal letto era usare le dita.



    Una vita come tante - Hanya Yanagihara

    Amicizia significava assistere al lento e inesorabile susseguirsi di tribolazioni, ai lunghi periodi di noia e agli occasionali trionfi. Significava sentirsi onorati del privilegio di essere vicini a un’altra persona nei momenti più cupi e, in cambio, sapere di poter condividere i propri.


    Come mi sento? si chiese. Bene, si rispose. Lo strizzacervelli al quale si era rivolto gli aveva detto di farsi spesso quella domanda. «È come un soundcheck» gli aveva spiegato. «Serve a renderti conto di come stai: Come mi sento? Voglio sballarmi? Se è così, perché ho questo desiderio? È un modo per comunicare con se stessi, per analizzare i propri impulsi, anziché esserne schiavi». Che idiota, aveva pensato JB. Lo pensava ancora. Eppure, come molte altre idiozie, quella domanda gli era rimasta impressa nella memoria. Ora, nei momenti più insoliti e imbarazzanti, gli veniva da chiedersi come si sentisse. A volte la risposta era: «Come uno che vuole drogarsi», e così lo faceva, se non altro per dimostrare al suo psicoterapeuta quanto fosse idiota il suo metodo.

  14. #34
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    Re: 5 righe 5 [condividiamo sentimenti]

    Il problema della pace - Joe Abercrombie

    Era una delusione scioccante. Come mettere in bocca un dolce delizioso e, dopo averlo masticato, scoprire che in realtà era un pezzo di merda. Ecco cosa comportava essere sovrano. Una scioccante cucchiaiata di merda dopo l'altra.


    Non aveva mai visto danni peggiori di quelli causati da chi agiva secondo principi elevati.


    «Il problema della Storia è che quale sia il lato giusto non si scopre fino a molto tempo dopo, e a quel punto non ha più importanza.»



    Ancillary Justice - Ann Leckie

    "Sai quante ancelle abbiamo di scorta? Le stive della Justice of Toren ne hanno per il prossimo milione di anni. se non di più. Queste persone sono praticamente morte. Quindi che differenza c'è? A te non piace sentirmelo dire, ma è la verità: il lusso si conquista sempre a spese di qualcun'altra. Uno dei molti vantaggi della civiltà è che in genere non sei costretta ad assistere, se non ti va. Sei libera di goderti i benefici senza rimorsi di coscienza."


    "Immagina. Immagina che tutta la tua vita sia stata proiettata verso la conquista, L'ampliamento dello spazio Radchaai. Tu vedi massacri e devastazioni di proporzioni enormi, loro vedono la diffusione della civiltà, della giustizia e del decoro, del beneficio per l'universo. Morte e distruzione sono le conseguenze inevitabili di questo bene supremo."


    "Ci dev'essere un errore. Breq si è buttata giù da un ponte per me."
    Al solo pensarci mi faceva male l'anca. "Nessuna umana sana di mente l'avrebbe fatto" dissi.
    "Non ho mai detto che fossi sana di mente" mormorò Seivarden, con la voce quasi strozzata.


    L’informazione è potere. L’informazione è sicurezza. I piani ideati sulla base di informazioni imperfette hanno il destino segnato: la loro riuscita dipende dal lancio di una moneta.


    Se hai intenzione di fare una pazzia, almeno risparmiatela per quando potrà servire a qualcosa. Ma non essendo onniscienti non c’è modo di sapere quando. Si può solo fare un calcolo il più possibile accurato. Si possono solo lanciare i gettoni e, dopo, provare a interpretare il risultato.


    I pensieri sono effimeri, evaporano nel momento in cui si formano, a meno che si trasformino in azione, in una forma materiale. Lo stesso vale per i desideri e le intenzioni. Non significano nulla, a meno che non ti spingano verso una scelta, verso una linea di condotta, per quanto insignificante. I pensieri che portano all’azione possono essere pericolosi. Gli altri valgono meno di niente.

  15. #35
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    Re: 5 righe 5 [condividiamo sentimenti]

    Qualcosa di nuovo sotto il sole - Alexandra Kleeman

    Via via che il corpo di lei pende verso il suo, le fa scivolare il braccio intorno alla vita, una circonferenza più piccola di quanto immaginasse, e pensa che aveva torto a credere per tutto questo tempo che l'immaginazione fosse l'antidoto alle delusioni della vita. In realtà le nostre fantasie non possono, né mai potranno, riprodurre le gioie di un corpo concreto, materiale, reale, caldo e flessuoso infine tra le braccia.


    La stessa tecnologia che ti permette di raggiungere chiunque nel mondo ti permette anche di sentirti ignorato in tempo reale.

  16. #36
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    Re: 5 righe 5 [condividiamo sentimenti]

    La saggezza delle folle -Joe Abercrombie

    «Ho sentito dire che una donna intelligente può trasformare con la fica i nemici in alleati» rifletteva Isern a voce alta, gli occhi assottigliati. «La tua sembra funzionare al contrario.»


    Le correzioni - Jonathan Franzen

    - E la poltrona? – disse. – “Che ne facciamo della poltrona”? Enid la guardò. Sembrava addolorata, ma niente di più. – Non mi è mai piaciuta quella poltrona. Quella era probabilmente la cosa peggiore che potesse dire ad Alfred. La poltrona era l’unico simbolo della sua visione personale del futuro.


    Si chiese, per esempio, perché beige. Gli articoli in plastica per uso medico erano quasi sempre beige; nel migliore dei casi di un grigio malsano. Perché non rossi? O neri? O verde petrolio? Forse la plastica beige serviva a garantire che gli oggetti venissero destinati esclusivamente a uso sanitario. Forse il produttore temeva che, se le sedie fossero state troppo belle, la gente avrebbe avuto voglia di comprarle per scopi non medici. “Ecco” un problema da evitare, certo: troppa gente che vuole acquistare i tuoi prodotti! Gary scosse la testa. Che idioti questi imprenditori.


    Un Cavaliere e il suo Re - Bernard Cornwell

    «A te non piacciono i danesi», commentai. «Siete pagani», replicò Asser con aria di disprezzo. «Come mai, allora, parli la lingua dei pagani?» domandai. «Perché il mio abate intendeva mandare me e i miei confratelli dai danesi, come missionari.» «Lo dovresti fare», dissi. «Sarebbe un modo per raggiungere in fretta il tuo paradiso.»


    Espiazione - Ian McEwan

    Tutto ciò che voleva era lavorare, fare un bagno e dormire, finché non fosse stata ora di lavorare di nuovo. Ma era inutile, lo sapeva bene. Per quanto sgobbasse, per quanto umile fosse il lavoro che svolgeva, e per quanto zelo e fatica ci mettesse, per quanto avesse rinunciato a chissà quali illuminazioni intellettuali, a chissà quali insuperabili momenti sul prato di un college, non sarebbe mai riuscita a rimediare al danno. Lei era imperdonabile.


    Cacciatori nel buio - Lawrence Osborne

    A volte è proprio il caso di fermarti dove sei, se non ti aspetta niente di meglio.


    A un certo punto, nel giro di un istante si ritrovò mille dollari davanti, e il personale cominciò a notarlo. Le ragazze in camicetta bianca inamidata e farfallino gli si avvicinarono per chiedergli se gradiva un Black Label, una vodka liscia o magari un succo d’arancia, delle formiche fritte. Non sapendo se fosse una battuta, prese un Black Label.


    Così pensò ai suoi vestiti sciatti, alla sua semipovertà. Detestava essere povero, e anche essere prevedibile. I capelli biondi sempre con lo stesso taglio, buttati come capitava sulla destra della riga, da una vita intera. I vestiti sempre uguali, perché odiava doverci pensare. La sua vita non usciva mai dalla misura, verso un meraviglioso eccesso. Mai un’esagerazione, mai un paio di scarpe davvero belle o una camicia che non fosse strettamente necessaria. Le sue ragazze andavano e venivano con troppa facilità, conquistate in accessi di sbadataggine e perdute allo stesso modo. Non ci vedeva chiaro. Ma nei momenti di lucidità si rendeva conto di aspettare qualcosa di diverso. Oltre la sua vita c’era, senza dubbio, una vita parallela che un giorno forse sarebbe riuscito a conquistare. Una fantasia che non si poteva sbandierare.


    La dolce ala della giovinezza, nel suo caso, non aveva dove posarsi né spiccare il volo. La sua gioventù era un dodo senza ali. Si poteva insistere a volontà, ma non avrebbe cantato.


    Se fosse uscito dalla porta senza tornare, alla fine gli altri avrebbero capito. Non aveva senso dare spiegazioni a un coro di gente risentita. Se non erano in grado di capire, non avrebbero capito comunque. Di solito la gente apprezzava il posto dov’era nata e cresciuta. Mugugnava, sì, ma lo amava; non poteva vivere senza. Lui non era fatto così e adesso gli era chiaro. Non c’era niente del suo paese o della sua vita laggiù che amasse o che avrebbe difeso fino alla morte. Non gli piaceva niente di quel modo di vivere. Era ristretto, triviale, e la polizia osservava tutto quello che facevi e che pensavi. Era un modo di vivere che si autogiustificava come il vertice della libertà, ma una volta succhiata via la libertà non aveva ideato un’altra ragione per esistere. Non c’era nemmeno il sesso, nemmeno il sole. Però c’era l’assistenza sanitaria, tanto che se vivere costava un botto, almeno si moriva gratis. Una società fondata sulla morte gratuita.


    E poi, alla fine gli uomini bianchi non erano uguali? Cosa stavano cercando? Non lo sapevano neanche. Suo padre usava una bella espressione che veniva dai libri di storia: cacciatori nel buio; indicava gli irrequieti cortigiani della corte imperiale nel Giappone medioevale, sempre a caccia di vantaggi personali. Ma anche, come amava aggiungere suo padre, della felicità. Era il suo modo preferito per riassumere i giovani contemporanei.

  17. #37
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    Re: 5 righe 5 [condividiamo sentimenti]

    La saga dei pirati - James Nelson

    Erano venuti in Virginia per cominciare una nuova vita. Per Bickerstaff, ciò significava diventare qualcosa di più di un istitutore mezzo morto di fame che, malgrado il suo vasto sapere, era ancora considerato un essere inferiore perché conosceva il latino e il greco ma non aveva soldi. Per Marlowe, significava prendere il suo posto in società, quella vera, dove il valore di una persona non era misurato in base a come tirava di scherma o sparava con la pistola. Ma che metro di misura usava la gente della colonia per valutare un uomo? Il suo denaro? Gli ettari di terra che coltivava? Il numero di schiavi che lavoravano per lui? Bickerstaff si sorprese a chiedersi se questa società fosse davvero migliore del mondo dei pirati, brutale ma assolutamente egualitario.


    Cacciatori nel buio - Lawrence Osborne

    Cosa si può dire di un paese che in tre anni ha ucciso un quarto della sua popolazione? Una nazione così, dice, è enigmatica, impenetrabile. È una nazione malata, forse anche folle. Cito letteralmente. Ma il mondo, dice, rimane innocente. È questa la cosa strana. I crimini del regime erano comunque umani. Quei crimini non sono stati una stravaganza della storia, un’eccentricità geografica. Per niente. Il ventesimo secolo, dice, ha toccato il compimento in Cambogia nell’Anno Zero. I crimini cambogiani possono addirittura essere presi per rappresentare tutto il ventesimo secolo. Furono commessi dalle persone più istruite del paese, gente che aveva studiato a Parigi. Quelli che avevano vinto le borse di studio. Quelli fortunati. Gente che sapeva di essere nel giusto, istruita, che aveva visto il mondo. Crimini che avevano l’impronta dell’Illuminismo. È questa la cosa più difficile da capire».


    «Secondo me qui tutte le tendenze della vostra cultura, Simon, hanno raggiunto il loro culmine. Capisci cosa voglio dire? Veniva tutto da voi. Se quei ragazzi non fossero andati alla Sorbona, se fossero rimasti nelle scuole buddhiste, avremmo avuto la solita monarchia corrotta del Sudest asiatico, con piccoli crimini qua e là, ma niente di più. Non ci sarebbero stati gli stermini né il dominio assoluto. Saremmo rimasti sani di mente. Nel carcere qui facevano esperimenti, dissanguavano le donne completamente per vedere cosa succedeva. Avevano già scritto «eliminare» ai margini dei loro documenti. Ma non era solo roba nostra; era un esperimento molto europeo. Voi eliminate la gente per realizzare le idee. È un comportamento specificamente occidentale. Pol Pot era un bravo studente, ti faccio notare, e un ottimo falegname. Un ragazzo dolce. Viveva per le idee, motivo per cui sono state dissanguate delle donne in una scuola trasformata in carcere. Forse eravamo pazzi, allora, ma la pazzia non era tutta nostra.


    Quando pensava alle cose che aveva visto da soldato adolescente su quegli stessi viali si chiedeva se in questo mondo fosse anche solo possibile essere sani di mente. Gli uomini venivano uccisi sparando a caso dagli angoli di strada in assolati pomeriggi comatosi e venivano portati via sui carretti. Sotto gli alberi della Strada 19, un venditore di frutta e verdura di otto anni che chiedeva pietà a dei ragazzini, e questi lo uccidevano a baionettate. Solo visioni temporanee di una frazione di secondo, come il seme di una carta da gioco. Notti in cui la città sprofondava in un buio silenzioso, apparentemente deserta. Gli edifici svuotati, dove loro vagabondavano e dormivano e giocavano a carte e sparavano ai cani. Voci che correvano: uno straniero detenuto all’S-21 – uno dei due naviganti australiani catturati al largo – costretto a entrare dentro a uno pneumatico su boulevard Mao Tse Tung e bruciato vivo.


    Ancillary Sword - Ann Leckie

    Tutti i corpi di Anaander Mianaai erano identici, cloni concepiti e allevati al preciso scopo di diventare parti di lei. Ognuno dei suoi mille cervelli era cresciuto e si era sviluppato insieme agli impianti che la tenevano collegata a se stessa. Per tremila anni non aveva mai provato la sensazione di essere altro se non Anaander Mianaai. Non era mai stata una persona con un solo corpo (preferiva i corpi di tardo adolescenti o giovani adulte, ma all’occorrenza andavano bene anche le anziane), imprigionata in una capsula di sospensione per decenni, forse addirittura secoli, in attesa che qualcuna ne sentisse il bisogno e la deibernasse senza tante cerimonie, infilandole un impianto nel cervello, tagliando le sue vecchie connessioni per allacciare quelle nuove e sostituendo la sua identità – quella che aveva avuto per tutta la vita – con l’IA di una nave. Chi non ci è passata non credo possa immaginarlo. Il terrore, la nausea e l’orrore che persistono anche quando tutto è finito e il corpo sa di essere la nave, sa che la persona di un tempo non esiste più e non si cura di essere morta. Serve almeno una settimana perché il corpo e il cervello si adattino alla nuova situazione. Questo è un effetto collaterale che potrebbe essere eliminato, rendendo in teoria meno traumatico il processo. Ma che importava se un corpo veniva sottoposto a un disagio temporaneo? Un corpo tra decine e centinaia di corpi non era nulla, la sua sofferenza era solo un inconveniente passeggero. E se fosse stata troppo intensa o se non fosse diminuita in un ragionevole lasso di tempo, il cadavere sarebbe stato eliminato e smaltito per essere sostituito con uno nuovo. Ce n’erano in abbondanza.


    È facile chiudere gli occhi e non vedere cosa succede. E più a lungo si rimane senza vedere, più diventa difficile farlo, perché significa ammettere di aver deliberatamente ignorato il problema per tanto tempo.


    Se fossi stata una persona incline alle bestemmie, ora avrei bestemmiato.


    «“Queste persone” sono cittadine» risposi, con il tono più blando e sereno che potevo, senza rischiare di apparire un’ancella. «Quando si comportano in modo decoroso, dite che non ci sono problemi. Quando fanno le loro rimostranze, dite che vi causano problemi con la loro mancanza di decoro. E quando sono ridotte allo stremo, dite che non bisogna premiare azioni simili. Quand’è che vi deciderete ad ascoltarle?»

  18. #38
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    Re: 5 righe 5 [condividiamo sentimenti]

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    La saggezza delle folle -Joe Abercrombie

    «Ho sentito dire che una donna intelligente può trasformare con la fica i nemici in alleati» rifletteva Isern a voce alta, gli occhi assottigliati. «La tua sembra funzionare al contrario.»
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  19. #39
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    Re: 5 righe 5 [condividiamo sentimenti]

    Citazione Originariamente Scritto da Artyus Visualizza Messaggio
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    è un genio

  20. #40
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    Re: 5 righe 5 [condividiamo sentimenti]

    Acts of Desperation (Megan Nolan)

    I am incapable of lying about my feelings, it’s only that the feelings have no coherence, are not continuous from one hour to the next.



    Nightbitch (Rachel Yoder)


    She was just a lady who liked art, and that was no way to make a career or make money, no matter how much you liked art, no matter how talented you might be at making it.


    No, the mother finally said. I think working mother is perhaps the most nonsensical concept ever concocted. I mean, who isn’t a working mother? And then add a paid job to it, so what are you then? A working working mother? Imagine saying working father.



    Station Eleven (Emily St. John Mandel)

    “How old are you, Eleanor?”
    “Twelve.”
    “Why would he marry a twelve-year-old?”
    “He had a dream where God told him he was to repopulate the earth.”
    “Of course he did,” the clarinet said. “Don’t they all have dreams like that?” “Right, I always thought that was a prerequisite for being a prophet.”



    La via dei re (Brandon Sanderson)

    Era il momento di lasciar libero lo Spinanera. Dalinar avanzò tra le file di Parshendi. Li abbatteva come un uomo che spazza via le briciole dalla tavola dopo un pasto. Non c’era nessuna precisione controllata qui, nessun attento ingaggio di poche squadre con la sua scorta dietro di lui. Questo era un attacco totale, con tutta la potenza e la forza letale di una persona che aveva ucciso per tutta la sua vita, accresciute dagli Strati. Lui era come un’altempesta, che falciava gambe, toraci, braccia, colli, e uccideva, uccideva, uccideva. Era un gorgo di morte e acciaio. Le armi rimbalzavano via dalla sua armatura, lasciando minuscole incrinature. Ne uccideva a dozzine, sempre in movimento, facendosi strada a forza verso il punto dove lo stendardo di Sadeas era caduto.



    Il rifugio (Tana French)

    "Regola numero tre, quattro, cinque e almeno altri dieci numeri: in questo lavoro non segui la corrente. È la corrente che deve seguire te."


    "Nella mia esperienza, e senza falsa modestia ne ho piú di te, quello che raccogli nella vita è quasi sempre ciò che hai seminato. Non sempre, no. Ma quasi. Se ti convinci di avere successo, avrai successo; se credi di meritare solo merda, riceverai solo merda. La tua realtà interna modella quella esterna, ogni giorno della tua vita."



    Project Hail Mary (Andy Weir)

    I squeeze another shot of gravy-goo into my mouth. Still delicious. I gobble it down. Soon the tube is empty. I hold it up. “More of this!” “Meal complete.” “I’m still hungry! Give me another tube!” “Food allotment for this meal has been met.” It makes sense. My digestive system is getting used to semi-solid food right now. Best to take it easy. If I eat as much as I want I’ll probably get sick. The computer is doing the right thing. “Give me more food!” No one cares about the right thing when they’re hungry.



    L'ombra del vento (Carlos Ruiz Zafón)

    Una delle tante insidie dell’infanzia è che non è necessario capire per soffrire.


    Forse era proprio perché soffrivo tanto che la adoravo sempre di più, schiavo dell’eterna stupidaggine di stare dietro a chi ci fa del male.


    Parigi è l’unica città al mondo in cui morire di fame è ancora considerata un’arte.


    «La televisione, mio caro Daniel, è l’Anticristo. Mi creda, nel giro di tre o quattro generazioni la gente non sarà più nemmeno in grado di scoreggiare da sola e l’essere umano regredirà all’età della pietra, alla barbarie medievale, a uno stadio che la lumaca aveva già superato all’epoca del pleistocene. Il mondo non verrà distrutto da una bomba atomica, come dicono i giornali, ma da una risata, da un eccesso di banalità che trasformerà la realtà in una barzelletta di pessimo gusto.»



    Ancillary. Trilogia Imperial Radch (Ann Leckie)

    Avevo imparato a diffidare delle figure religiose che presentavano i propri scopi personali come l’espressione della volontà divina.


    Parole di luce (Brandon Sanderson)

    “Usare un viso affascinante per indurre gli uomini a fare ciò che vuoi non è diverso da un uomo che usa i muscoli per costringere una donna a fare come vuole lui” aveva detto. “Entrambe le cose sono spregevoli e verranno meno con il passare dell’età.”


    «A volte la verità è più sorprendente di una menzogna.»

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