Ellroy è davvero un bastardo inarrestabile genio.
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Ellroy è davvero un bastardo inarrestabile genio.
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Addio alle armi
dovrebbero leggerlo i cialtroni che ricercano la morale in ogni testo.
letto 2 o 3 volte in passato (quasi remoto). non mi ha esaltato nonostante l'indiscutibile qualità
Per me scrive benissimo ma alla fine dubito dell'effettiva qualità dei suoi testi. è un Baricco che scrive meglio e che ce l'ha fatta.
mmm... no
apprezzo di più un Welsh
questo è un altro discorso e concordo... però il paragone non mi sembra troppo pertinente, a dire il vero...
ah beh, ottimo :pippotto:
posto una cosa nel topico dedicato
Addio alle armi quasi finito. Bellissimo
La paranza dei bambini lo finisco di sicuro ma è noioso, è sempre la solita storia sui guaglioni camorristi. Qualcuno spieghi a Saviano che si possono anche inventare cose diverse e anzi è tipico dell'artista sentire l'esigenza espressiva e quindi cambiare
1984 appena iniziato
Ho letto solo dei racconti suoi, sempre con l'idea di leggere poi anche qualche romanzo nei quali riponevo qualche aspettativa maggiore
è morto Pinketts l'altro giorno, a 57 anni
Sto spiluccando l'Arbasino di Fratelli d'Italia :sisi:
Giusto in tempo per l'anno nuovo ho finito entrambi. L'isola di Sachalin non è male, è sostanzialmente un reportage su come si viveva in quella colonia penale a fine '800 (riassumendo: molto ma molto male). Cechov ci era andato con lo scopo di raccogliere dati statistici e infatti il libro contiene molti dati numerici, ma approfondisce anche aspetti più prosaici come la vita dei carcerati e dei coloni e le caratteristiche naturali dell'isola (flora, meteo, indigeni), con molti aneddoti anche umoristici. Non avevo mai letto niente di Cechov e devo dire che mi sembra un ottimo autore. L'apparato delle note raggiunge proporzioni vagamente DFWiane. In complesso un buon libro, consigliabile soprattutto agli amanti della grande madre Russia.
Il libro di Salamov è tanto bello quanto impegnativo. Nonostante sia composto di racconti è un (doppio) tomo ponderoso, quasi 1300 pagine, scritti comunque molto bene e in modo efficace. L'impostazione è autobiografica (anche se molti testi sono narrati in terza persona e attribuiti a pseudonimi), ma vari racconti trattano di vicende che a Salamov vennero riferite e che non ha vissuto in prima persona, e altri hanno soggetti per così dire "bucolici" e strutture un po' più liriche (un racconto è dedicato al pino nano siberiano, uno ad uno scoiattolo); tutta roba che fa venire i brividi, comunque. Inoltre c'è una bella spolverata di storia russa della prima metà del '900. In definitiva, consigliatissimo. Nota a margine: l'edizione integrale Einaudi in due volumi che ho letto si distingue per sciatteria, veramente troppi refusi (a un certo punto ho beccato pure un "inportante" - o qualcosa del genere, non sono sicuro della parola ma l'errore era quello). Non si fa.
Io oggi finisco il terzo racconto del volumetto (Garzanti) Sonata a Kreutzer-Diavolo-Padre Serjii di Tolstoj.
Che dire, la bibbia mia e tua, Opo, nonché di ogni basamentaro degno, verso l'ascesi. :snob:
Ho 17 libri da leggere sullo scaffale e una wishlist di 87 volumi, irmão, perché mi induci in tentazione? :(
perché io ho dunque
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ne ho un centinaio contati male da leggere e la wishlist non la tengo nemmeno perché sennò guarda :bua: