no, grazie al cielo.
io mi sono divertito da morire!
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no, grazie al cielo.
io mi sono divertito da morire!
in End Zone c'era del football , ma non era noioso
interessante...:uhm:
Ho letto "Futbol" di Osvaldo Soriano.
Purtroppo non mi è piaciuto granchè...
Il livello dei racconti è tremendamente discontinuo e solo uno è veramente memorabile (il magnifico "Il rigore più lungo del mondo").
Alcuni spunti sono interessanti, alcune figure sono magnificamente ritratte nella infinita partita contro il destino, alcune espressioni entrano nella poetica mitologica del calcio.
Ma per il resto è tutto molto ripetitivo e noioso.
Peccato.
PS: abbastanza incredibile la scelta editoriale di Einaudi di inserire alcuni racconti due volte nello stesso libro senza nessuna variazione (se non che, nella seconda riproposizione, fanno parte di una piccola antologia più ampia)... uno stratagemma per aumentare di qualche unità il numero complessivo della pagine che fa veramente accapponare la pelle.
Di Soriano ricordo "Triste, solitario y final" che ai tempi (più di dieci anni fa...) mi era piaciuto assai :sisi:
Soriano è un narratore straordinario, secondo me. Futebol effettivamente ha alti e bassi (del resto nelle antologie di racconti è una cosa che può capitare), ma nel complesso mi è piaciuto parecchio, e comunque lui ha uno stile di scrittura che... boh, non so come spiegarlo, è piacevolissimo, se mi concedete una sinestesia mi dà la sensazione di accarezzare un panno di velluto :asd:
ma, insomma lo pijo o no Soriano??? :asd:
Finito "la verità sul caso harry quebert": la storia prende,si lascia leggere volentieri. però nel finale svacca clamorosamente,una serie di colpi di scena francamente assurdi. mi ha dato l'idea di essere una discreta paraculata.
dopo "Il defunto signor Gallet" e il delizioso "Una confidenza di Maigret" ritorno ad Los Angeles con:
"LA Confidential" di James Ellroy
Ho finito da poco "La scorciatoia" di Elmore Leonard (da cui avevano tratto Get Shorty con John Travolta, gran film ma poco fedele al libro) ed in attesa che mi arrivi il seguito "Chili con Linda" mi sono ributtato sulla mia amata Ayn Rand con il suo "Ideale". :lul:
E' palesemente un'opera giovanile ma che presenta tutti i tratti distintivi della Rand, anche se ancora molto acerbi. Almeno fin dove sono arrivato io non la trovo una storia interessante come "La Fonte Meravigliosa" o filosoficamente rilevante come "La Rivolta di Atlante", ma è comunque un interessante approfondimento della sua opera narrativa.
Peraltro il romanzo è stato poi adattato definitivamente dall'autrice per il teatro (nell'edizione Corbaccio che ho preso, c'è anche la sceneggiatura, con qualche rimaneggiamento fatto da lei), che ha rinnegato il lavoro originale. La struttura del romanzo conferma poi come questa sia sempre stata la soluzione ideale per la storia.
Da lettore accanito della Rand lo consiglierei per completezza e per mettere gli occhi sulla sceneggiatura (che l'autrice stessa apprezzava molto di più), altrimenti suggerirei i titoli sopracitati per cominciare e\o continuare. :lul:
O parte il linciaggio o parte l'abbraccio, una delle due sicuro. :asd:
Il mio preferito per ora è il grande nulla
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