Il vizio di leggere [cosa state leggendo?]

[Zhuge]

Io non so davvero come facciate a leggere 3/4 libri per volta, anche si mettendo in mezzo roba come "Vita e Destino"... complimenti

Ho finalmente finito M-il figlio del secolo e contro ogni previsione mi è talmente piaciuto che ho preso il suo seguito e cercherò di portare a termine la quadrilogia.

Di solito durante una serie stacco tra un libro e l'altro, sempre restando sul tema storico sono indeciso tra Harris e Follett sui quali ho un po' di arretrati

No io leggo sempre un libro per volta, solo che adesso leggendo in treno mi è difficile portare libri grossi e così cerco di smezzare, il problema è che poi il tomo grosso fatico a leggerlo perché ho sempre la tendenza a portare avanti e finire quello più piccolo.

- - - Aggiornato - - -

Capolavoro.
(Anni fa scrissi un microracconto ispirato da Google Street View e lo intitolai proprio L'Aleph così per via del parallelismo tra GSV e il.... "coso" inventato da Borges)

[nicolas senada]

leggere il libro cartaceo in treno

zhuge uomo d'altri tempi

[bado]

leggere il libro cartaceo in treno

zhuge uomo d'altri tempi

Con le tipe funziona di brutto, è un dato di fatto.
E non vedo per quale altro motivo altrimenti lo faccia.

[Opossum']

Non so se lo dici in senso buono, ma io l'ho letto come se lo fosse perchè per me lo è.

Diciamo che è un senso "neutro". Apprezzo l'idea di fondo di quei siti, mentre gli argomenti non sempre mi appassionano (troppo, davvero TROPPO calcio per i miei gusti). Sul libro in sé: ha dei pro e contro, ma ci tornerò quando avrò finito.

leggere il libro cartaceo in treno

zhuge uomo d'altri tempi

NON V'È ALTRO MODO DI LEGGERE!

Se ti interessa, è qua.
Penso che quel sito non abbia più alcun traffico, ormai

[Zhuge]

leggere il libro cartaceo in treno

zhuge uomo d'altri tempi

in realtà non lo facevo mai, ma adesso che prendo il treno dopo e mi siedo sempre, viaggiando anche da solo (il mio collega prende il treno prima) ho spazio e tempo per leggere qualcosa se voglio

- - - Aggiornato - - -

Con le tipe funziona di brutto, è un dato di fatto.
E non vedo per quale altro motivo altrimenti lo faccia.

non per questo, laggente è sempre la stessa

- - - Aggiornato - - -

@Opo stasera lo leggo con un po' di calma

[bado]

non per questo, laggente è sempre la stessa

Questa è una giustificazione solo ed esclusivamente se hai già ricevuto almeno un due di picche da ciascuna persona presente sul treno.
Se non è così, non ci interessa che laggente sia sempre la stessa.

[Zhuge]

ho già abbastanza querele sulle spalle

[bado]

ho già abbastanza querele sulle spalle

Anche questo può essere interessante da ascoltare.

Lascia perdere le tipe sul treno, raccontaci dei tuoi guai giudiziari.

[Milton]

ho già abbastanza querele sulle spalle

Molti nemici, molto onore

[Zhuge]

A NOI!

[Opossum']

e ora sto leggendo Corpi che contano di Nadeesha Uyangoda, trovato citato non ricordo se su Ultimo Uomo o su Rivista Undici. E in effetti a leggerlo sembra proprio un lunghissimo articolo di uno di quei siti.

Terminato e mah, sono perplesso.
Dalle sinossi mi aspettavo un libro diverso, un saggio incentrato su come atleti e gente comune vivano in modo diverso la propria "fisicità" (in senso fisiologico e psicologico) - non saprei come spiegarmi meglio.
Invece è un luuuuuuuuuungo articolo che discute di come la pratica sportiva sia condizionata dalle questioni del razzismo e della differenza tra sessi. L'autrice è femmina e srilankese (ma vive in Italia sin da bambina (oggi ha circa vent'anni)), quindi ha esperienza personale di entrambe le questioni. Il tema è senza dubbio importante, ma il libro non mi ha convinto fino in fondo; a parte che è molto breve (110 pagine) -e quindi non va a fondo più di tanto in alcun argomento-, a fianco di osservazioni magari banali ma condivisibili scrive cose che mi hanno lasciato un po' così*. Ad ogni modo, la valutazione finale è: poco sotto la sufficienza. Si vede bene che la Uyangoda tiene all'argomento, ma non l'ho trovata una lettura convincente. E per di più proprio alla fine c'è un "si trascinava affianco la bicicletta" che arriva come una coltellata al cuore. Alas.



* (esempio: se non ho capito male, sembra rifiutare l'idea che determinate popolazioni siano geneticamente più avvantaggiate di altre in determinati contesti, tipo etiopi e kenioti nel fondo) (altro esempio: lamenta l'inesistenza di risultati di rilievo di atleti delle zone tropicali ai Giochi invernali. Grazie al cazzo, mi vien da dire. L'autrice attribuisce la cosa a questioni economiche, dato che per esempio in America Latina hanno le Ande e quindi anche lì di attività sulla neve hanno esperienza dalla notte dei tempi. Boh, a me pare che -fatto salvo che è vero che c'è di mezzo anche il soldo, come sempre- le Ande siano comunque un ecosistema ben più estremo e meno vivibile di Alpi e Scandinavia, e che i popoli indigeni non abbiano mai avuto tutta questa possibilità e voglia di familiarizzare e "addomesticare" in senso ludico la neve) (comunque non sono un esperto sull'argomento e sono aperto a violente smentite )


PS: ho preso il libro anche perché contava per lo Sri Lanka. In realtà ho poi visto che la Uyangoda è venuta in Italia a 6 anni, quindi per le mie regole varrebbe solo a malapena anche per quello. Uffa.

[Zhuge]

Insomma se i peruviani fanno cagare sugli sci è colpa mia che sono un decadente imperialista occidentale?

[Havgard]

Sembra proprio un libro da leggere assolutamente

[Opossum']

Insomma se i peruviani fanno cagare sugli sci è colpa mia che sono un decadente imperialista occidentale?

Casualmente nel libro cita proprio i peruviani! Che per caso l'hai letto pure tu?

[Milton]

Ah, Opo, qualche giorno fa ho finito V. (tutto in inglese, che faticaccia ).

Devo dire che la prima metà mi aveva entusiasmato, la seconda un po' meno, ma nel complesso rimane un libro più che valido (con alcuni capitoli straordinari: quelli ambientati in Egitto e a Firenze, la storia di Mondaugen, etc.), anche se ancora un po' acerbo.

Alla fin della fiera, mi ritrovo moltissimo (intendo nella vita in generale) nell'ultima battuta di Benny Profane, mio yo-yo e schlemil preferito:

" "[...] Haven't you learned?" Profane didn't have to think long. "No", he said "offhand I'd say I haven't learned a goddamn thing"

[Ataru Moroboshi]

Ho ripreso a leggere dopo un paio di mesi in cui ho faticato a concentrarmi su tre parole messe in fila, incluso il Natale peggiore della mia vita. Per fortuna mi sa che ho ripreso con il libro giusto, Il dio dei boschi di Liz Moore. Se non sbaglio qualcuno (Havgard forse?) ne aveva parlato bene qualche tempo fa e posso solo confermare il giudizio positivo. Ben costruito, appassionante, intricato ma senza buchi o trovate inverosimili, con tanti personaggi credibili e ben approfonditi. Probabilmente è tra i migliori gialli che abbia letto negli ultimi anni.
Ora sto finendo Casino Royale, di Ian Fleming, primo romanzo con protagonista Bond, James Bond. Vediamo come va a finire, ma per ora mi sembra che questo 007 sia lontano anni luce dalle sue controparti cinematografiche. In ogni caso è una lettura piacevole.

[Havgard]

Ho ripreso a leggere dopo un paio di mesi in cui ho faticato a concentrarmi su tre parole messe in fila, incluso il Natale peggiore della mia vita. Per fortuna mi sa che ho ripreso con il libro giusto, Il dio dei boschi di Liz Moore. Se non sbaglio qualcuno (Havgard forse?) ne aveva parlato bene qualche tempo fa e posso solo confermare il giudizio positivo. Ben costruito, appassionante, intricato ma senza buchi o trovate inverosimili, con tanti personaggi credibili e ben approfonditi. Probabilmente è tra i migliori gialli che abbia letto negli ultimi anni.
Ora sto finendo Casino Royale, di Ian Fleming, primo romanzo con protagonista Bond, James Bond. Vediamo come va a finire, ma per ora mi sembra che questo 007 sia lontano anni luce dalle sue controparti cinematografiche. In ogni caso è una lettura piacevole.

Yep, ero io. Buon libro, ma il finale non mi è piaciuto.
Ho letto anche casino royale e mi è piaciuto molto. Ho letto i primi tre libri della saga e poi mi sono fermato, ovviamente non c'entrano nulla con i film (soprattutto quelli più recenti) e il razzismo è talmente evidente che strappa un sorriso, però sono libri piacevoli e l'edizioni Adelphi molto belle.

Io sto leggendo il richiamo del cuculo, primo libro di Strike e mi sta appassionando, ma sono appena all'inizio.

[Opossum']

Ah, Opo, qualche giorno fa ho finito V. (tutto in inglese, che faticaccia ).

Mi stavo in effetti chiedendo come stessi procedendo

Non ricordo se avevo avuto la tua stessa impressione sulla prima parte migliore della seconda; sono abbastanza sicuro invece che mi sia successo con Contro il giorno e forse con l'Arcobaleno. Credo sia in un certo senso anche fisiologico, perché Pynchon dopo un po' satura - anche di belle cose si può avere un eccesso, ahimè
Se ti è piaciuto il capitolo egiziano dovresti recuperare il racconto Sotto la rosa, che si trova in Un lento apprendistato. Ora non ricordo di preciso i dettagli (e spero di non star dicendo una cagata), ma in pratica raccontano gli stessi eventi visti da personaggi differenti.

mi ritrovo moltissimo (intendo nella vita in generale) nell'ultima battuta di Benny Profane, mio yo-yo e schlemil preferito:

" "[...] Haven't you learned?" Profane didn't have to think long. "No", he said "offhand I'd say I haven't learned a goddamn thing"

Maestro di vita.

[Zhuge]

Casualmente nel libro cita proprio i peruviani! Che per caso l'hai letto pure tu?

Nope, ma potrei averlo scritto.

[Guardian80]

Finito Mattatoio n°5 di Vonnegut. Dalle premesse non mi aspettavo la comicità presente un po' in tutto il libro e soprattutto tutta la parte sulla struttura del tempo e gli alieni Penso comunque che sia proprio questa struttura così atipica, per un libro sulla guerra, a dargli quel qualcosa in più che ti fa appassionare dalle prime pagine.