Letto anche L'indice della Paura, in questo caso si parla di IA e finanza, argomenti che mi interessano poco e niente in realtà, ma Harris renderebbe avvincente qualsiasi cosa, per cui l'ho letto con piacere. Mi ha ricordato i libri di Crichton.
In definitiva direi che è da leggere solo se appassionati di finanza e IA, altrimenti è sicuramente skippabile
Aggiungo che ripensandoci metterei Monaco al secondo posto, mi è piaciuto tantissimo.
per pura coincidenza torno a leggere un libro di Harris e sempre nel mese di febbraio, strana la vita
in ogni caso ho letto Pompei, uno dei suoi primi romanzi e forse quello che mi ispirava meno, per cui partivo con aspettative bassissime. In effetti non mi ha fatto impazzire, lo collocherei nella sua produzione meno ispirata a causa di personaggi davvero poco caratterizzati e da una trama poco interessante. In più il finale un troppo hollywoodiano si poteva anche evitare, ma tant'è. Ho idea che nei suoi primi lavori non avesse ancora raggiunto quella maturità che ho invece trovato nei libri più recenti.
La classifica aggiornata:
1. Trilogia di Cicerone
2. Monaco
3. Conclave
4. L'ufficiale e la spia
5. Ghostwriter
6. L'indice della Paura
7. Fatherland
8. Pompei
Ho a casa "l'ufficiale e la spia e "oblio e perdono" su cui ho grandi aspettative.
Archangel nessuno l'ha letto?
Mi sembra un ottima occasione per leggere Conclave, a me è piaciuto molto e ve lo consiglio, si imparano tante cose su come funziona un conclave ed è anche un bel page turner.
...there's no need to say thank you, the best way to say it is beeing here and fight with us. - Skip
Anche grazie al tuo suggerimento, ho letto "Conclave" di Robert Harris.
Complice il personale periodo di blocco sulla lettura e la necessità di un libro breve ma appassionante, ho scelto di andare sul sicuro con questo romanzo del 2016 di un autore che di solito non mi delude mai.
La cosa più interessante è che, sostanzialmente, viene raccontato dall'interno della Cappella Sistina il Conclave per la scelta del successore di un Papa appena defunto che, anche se non esplicitamente denominato tale, è chiaramente ispirato a Papa Francesco (mentre tutti i predecessori, quindi fino a Wojtila e Ratzinger, sono riportati storicamente con nome e cognome).
Questa cosa, in questo preciso momento storico, lo rende ancora più stuzzicante.
Aspetti positivi.
L'ho divorato in 3 giorni perchè la storia è veramente intrigante. Dopo un attimo iniziale di confusione per la caterva di nomi e di cardinali tutti uguali, la trama prende il via e non ti lascia più fino alla fine.
Ed era esattamente quello di cui avevo bisogno.
Mi è piaciuto anche il protagonista, una specie di Padre Brown di Chesterton ma con meno humor, un supereroe 75enne che mette tutto in gioco perchè lo Spirito Santo faccia il suo corso (ma sarà davvero così?).
Aspetti negativi
In definitiva, un'ottima lettura, super consigliata soprattutto in questo periodo storico, certamente non perfetta ma, per quanto mi riguarda, confortevolmente appagante.
Ultima modifica di bado; 05-05-25 alle 11:11
Sono d'accordo con quanto detto in spoiler, però da un libro di questo tipo ci può stare. In basso il commento che avevo fatto a suo tempo:
Letto pure Conclave: per me uno dei migliori suoi che ho letto.
Sicuramente il fatto di essere partito con aspettative basse ha aiutato, sta di fatto che il libro mi è piaciuto tantissimo e soprattutto nella seconda parte la tensione sale ed è impossibile smettere di leggere. Penso che Harris abbia azzeccato in pieno il tema del libro, il rapporto tra gli uomini e la fede, tra l'ambizione personale e il rapporto con Dio. Avrei solo cambiato il finale, ma dettagli.
Menzione d'onore per Lomeli, personaggio complesso che non ha paura di mettersi contro tutti pur di perseguire ciò che ritiene giusto.
Mi è piaciuto davvero tanto, la cosa negativa è che mi stanno rimanendo pochi libri suoi da leggere.
Grazie di aver riportato il tuo commento!
Concordo su tutto!
Come scrivi tu, il tema è il rapporto tra uomini e fede, tra ambizione personale e rapporto con Dio, ma mi spingo ancora più in là: quando un uomo (o un'assemblea di uomini, come nel caso di un Conclave) si assumono il compito di essere diretta emanazione di Dio, strumento dello Spirito Santo per ratificare la volontà di Dio, come si fa a capire se quello che il cuore suggerisce è l'influsso divino, è la nostra interpretazione di esso o, peggio ancora, è il nostro modo di giustificare e "travestire" quello che in realtà desideriamo noi?
Super interessante.