E quindi? non sto a capì dove vuoi arrivare.
Lui dice (stringendo) in quella parte quotata da te:
-fai ciò che davvero ti piace così vivi meglio
Questo non c'entra granchè col conoscere o non conoscere persone... (o meglio: si che c'entra, sennò era inutile nel discorso, ti pone su un piano migliore di "partenza" per blabla)
quelle passioni che tu dici sono di per sè apertissime a essere ponti verso altre persone, se poi tu decidi di non creare questi ponti e resti solo come un cane, errore tuo...non sto capendo cosa vuoi dire.
Quotone a @Backleground , bel post.
Sono d'accordo un po' con tutti e gran post di Backleground che esplica con le parole giuste molti punti della situazione, purtroppo il dono della parola mi sta lentamente abbandonando
Ed è proprio quello il fatto. Già essere reattivi costa energia e fatica. Essere proattivi ne costa molta di più. Ho agito (in base alle situazioni) in entrambi i modi praticamente sempre, ogni singola cosa in campo sentimentale me la sono guadagnata e anche buona parte delle cose fuori dal campo sentimentale, con grandi sbattimenti e grandi rotture di maroni.
Semplicemente, non ne ho più voglia. E' il genere di cosa che farei volentieri senza pensarci due volte per quella persona che proprio ti fa perdere la testa ma allo stato attuale delle cose, non ce n'è una. E' difficile perdere la testa per qualcuno quando già solo entrare un minimo in sintonia ti viene impossibile.
Una volta tanto mi piacerebbe vivere le relazioni interpersonali senza dovermi concentrare solo di dover dare una certa impressione, di dover essere sempre sull'attenti, di dover essere quello che rincorre e crea le situazioni.
Si insomma, potermi comportare come una persona normale e non come un medicante col piattino che cerca di non passare per mendicante col piattino. Possibilmente con una persona che non metta al microscopio ogni minima azione che fai perché è stata culturalmente programmata a farlo e non è in grado di vedere da sola cosa conta davvero e cosa no.
Che se scrivi sei appiccicoso e se non scrivi sei menefreghista.
Che se le fai complimenti sei leccaculo e se non li fai sei insensibile.
Che se vuoi trombare sei un porco e se non trombi sei freddo.
Che se sei romantico le metti ansia e se non lo sei la fai sentire un oggetto.
Che se hai certi interessi sei noioso ma se non li hai sei superficiale.
E diciamocelo, quello che dicevo prima è... in moltissimi casi, la maggioranza, tutto questo sbattimento poi non ne vale la pena.
Per dare un po' di contorno, ho 25 anni. Una cultura medio-alta. Vado in palestra cinque volte a settimana. Ho molti degli hobby più comuni (cinema, videogiochi, fumetti) e qualcuno meno comune (collezionismo). Ho la giusta dose d'autostima senza eccessi di onnipotenza e senza abissi di depressione. Non ho problemi a socializzare né problemi di parlantina. La compagnia di amici è quello che è, intraprendenza zero e serate smorte, ma non la voglio cambiare, la maggior parte li conosco da dieci anni o giù di lì.
Ho avuto tante storie occasionali, un paio di storie lunghe. Con ragazze giovani, giovanissime, più grandi e MOLTO più grandi. Vicine, lontane, intelligenti, stupide, esaltate, insicure, paranoiche, fidanzate/sposate, foreveralone. Sono riuscito a stare (spesso in modo molto saltuario) con ragazze di quelle che davvero non ti aspetteresti mai di riuscire a portarti a letto. Si insomma ho visto una discreta dose di quello che c'è da vedere.
E col senno di poi l'unica cosa che penso è che lo sbattimento fatto per chiudere la distanza tra il pc/il cellulare e la fica non è valso la pena, per le cose occasionali. Per le cose durature si (quelle poi vanno a puttane per altri motivi ).
Ho appena tagliato i ponti con una ragazza con cui mi vedevo, partita come scopamicizia, durata alcuni mesi, doveva rimanere tale perché si era detto chiaramente che era l'intento di entrambi. Bella, disponibile, giovane, ma non c'era particolare feeling come interessi, attività e mentalità e questo mi veniva difficile averci a che fare praticamente in tutti i momenti non di sesso.
Appena ha iniziato a farsi un po' più invasiva e complice il fatto che sta ad un paio di ore da me, ho preso e mollato tutto.
In parole povere, mi son rotto il cazzo.
Ultima modifica di Rage; 05-05-16 alle 20:43
Ma che diavolo state dicendo.
Mi ha scritto una ex. Non penso che una ex scriva a un ex perchè non c'ha un cazzo da fare.
Non dico altro che io ci tengo alla privacy
Ma che te l'ha ordinato qualcuno di fare in un dato modo?
Smettila di sbatterti, placati, e vivi tranquillo, di cose ne fai già tante, di storie ne hai avute e di vario genere, rallenta i ritmi sull'andare dietro a tipe che non ti interessano, fottitene altamente anche volendo.
Insomma vai dietro a quello che ti VA di fare e quello che DEVI fare (che ne so, studi, lavori, che ne so), facendolo rientrare in ciò che ti va di fare, e fine.
Cioè fai solo ciò che ti fa sentire tranquillo e stimolato a costruire per te e il tuo futuro e fine.
Dov'è il problema?
-gli amici li hai (ok ti hanno rotto, lascia aperta la porta ad altro e continua a vederli solo quanto e quando ti va)
-le donne le hai avute/ne hai appena mollata una, insomma non sei in realtà questo mendicante col piattino, non ti mancano le cose/godurie/esperienze
-il fisico pure mi pare di capire che sta apposto, andando in palestra 5 volte a settimana e parlando sempre di sport di combattimento immagino sarai perfettamente ok. Altra cosa che c'è.
-gli interessi tuoi li hai. Ne vuoi aggiungere uno a cui pensi da molto tempo? Fallo.
Non ho capito dov'è il problema.
Anzi forse l'ho capito. Ora non so se può valere per tutti/per te/etc ma hai 25 anni, stai uscendo da quella strana fase che definirei grossomodo "infanzia della vita" (diciamo così) in cui stai sempre a dirti che DOVRESTI fare le cose in un modo, perchè SI FA così (si si..anche se sei ribelle etc sono discorsi che uno si fa, spesso)...ora stai capendo che non te ne fotte un cazzo di questi costrutti. Distruggili, e fai come ti pare.
Gli amici di vecchia data non ti riconoscono più? Mollali.
Le donne che di solito frequentavi non ti ritengono più uno ok ? (bo) Fregatene
Che ne so insomma sto facendo esempi a caso, ma sostanzialmente ma basta, fai quello che ti pare e campa sereno.
Glie l'appoggio al pistone ( )
D'altra parte della propria vita i pezzi che si danno ad altri poi non tornano indietro. Quindi tanto vale viverla per conto proprio. Se poi si imbarca qualcuna/o compatibile tanto meglio. Oh se poi non siete maturi o completi abbastanza da vivere autonomamente (il che può comprendere anche un certo grado di solitudine), è un problema diverso.
Were you tortured by your own thirst
In those pleasures that you seek
That made you Tom the curious
That makes you James the weak?
And you claim you got something going
Something you call unique
But I've seen your self-pity showing
As the tears rolled down your cheeks
Devo dire che tocca stare attenti, credo/penso/ritengo/so, a trovarsi TROPPO in solitudine. E' importante imparare a stare bene con sè stessi da soli, il che comporta il poter viaggiare da soli (e conoscere gente nel mentre o anche no. Io ho fatto uno due "viaggi", roba breve di magari qualche giorno, in cui sostanzialmente non ho conosciuto nessuno..bo, alla fine ci stava bene. Ne ho fatti altri più grossi in cui ho conosciuto gente completamente diversa da me. E ora basta con questo passato in prima persona che suona davvero pericolosamente Allevi e preferisco il patibolo), il potersi dedicare magari molto tempo a fare qualcosa che non puoi lì per lì condividere (non sto parlando di seghe ahaahahha ma sembra troppo che lo stia facendo)...
Ma di base significa una cosa fondamentale: che non hai la NECESSITA' di piacere a chi ti trovi intorno in un'occasione o in un'altra. Non fai di tutto per adeguarti perchè il massimo che può succedere è che quelle persone in particolare ti molleranno per conto tuo e tu starai cmq bene anche così. Insomma...
E' un discorso di equilibrio ovviamente.
Stare sempre soli? Male, malissimo.
Stare SEMPRE in mezzo a gente? c'è chi lo fa e gli piace, non dico di no, ma secondo me si perde TANTO (una grossa parte di sè stessi).
Stare sempre in BISOGNO di gente? Ecco, questo è il problema vero. Non si può vivere in FUNZIONE degli altri.
Dagli altri possiamo trarre un miliardo e più di cose. Da una persona trarremo mille cose diverse, da un'altra tre cose ma fondamentali che daranno forma alla nostra persona per tutta la vita, da altre non trarremo un cazzo e così via.
Tutto serve. Tutto fa. E dal tempo da soli trarremo, se ben speso, una grossa spina dorsale potente che prima che qualcuno ci salga sopra per darti la forma che vuole lui/lei contro la nostra volontà, arriverà il nostro "vaffanculo" ,parafrasato o meno, al suo orecchio.
Tanta gente agisce (o per meglio dire limita il proprio agire) a causa della paura di rimanere soli.
La verità è che chi non ha paura di rimanere solo, non ci rimane solo. Perchè non deve mai fuggire.
Sigh..incollate l'ultima frase su un prato di fiori del nord europa quelli belli boschivi non troppo colorati, e mettetela sui vostri walls di facebook...sigh..."anonimo"
Eh son problemi.
A leggere certi post sembra che anche se va tutto alla grande non riusciate ad essere soddisfatti.
Assume un contorno di ridicolo l'autoconvincimento che sia un dramma una situazione sopra la media dell'esperienza comune
Ultima modifica di Necronomicon; 06-05-16 alle 01:10
Dire che non ne vale la pena sulla base delle esperienze vissute finora è un grande sbaglio.
Non è facile cambiare di punto in bianco tutta la concezione di quello che puoi ottenere o meno dalla tua vita, ma la cosa sicura è che il primo step per crescere è credere di poter farlo. Da lì è tutta in salita. Se invece ti limiti a lamentarti l'unica cosa sicura è che non cambierà niente (e se cambia, per motivi casuali, non è destinato a durare).
Se non sei contento con quello che hai adesso datti da fare per cambiare. La prima cosa da cambiare è l'atteggiamento mentale. Se credi di essere un mendicante col piattino in mano lo diventi. Se tu per primo non credi di aver fatto un complimento sincero e senza secondi fini, se pensi che possa essere equivocato...finirà proprio così. Metti radici, creati un'integrità morale, quello che le persone devono capire dal tuo atteggiamento è che sei così e non te ne frega niente di quello che possono pensare. Pensi il contrario? 'sticazzi, è pieno di ragazze come te e io non ho tempo da perdere, non sto cercando l'approvazione di nessuno.
Può sembrare un atteggiamento controproducente, ma ti assicuro che in un mondo così confuso tutto quello che cerca una persona è STABILITA', un punto di riferimento. Questo è il motivo per cui ti ritrovi donne con criminali o uomini con l'istruzione di un bambino, perchè proprio a causa della loro stupidità ragionano senza mezzi termini e danno un senso di sicurezza.
Se diventi un minimo padrone della tua vita, inizi a decidere chi può entrarci e metti un solido significato dietro ogni azione, ti stupirai nel vedere che persino chi ti ha deluso finora può invece essere una valida compagnia.
Nessuno può sapere quello che pensi, è normale mettere in dubbio quello che dici o fai...se fai un complimento a una e questa ti dà del leccaculo, se a quel punto inizi a vacillare è matematico che lo diventi. E diventi anche una persona insignificante che non fa combaciare quello che dice con quello che pensa. La prossima volta invece di pensare che non ne vale la pena stare a discuterne, rispondi a tono così dai credibilità a quello che hai detto o fatto.
Capita a tutti di averne le scatole piene di qualcosa, datti del tempo per metabolizzare e poi ritorna a vivere, finchè puoi
Se ti sembra che gli vada tutto alla grande vuol dire che nella sua situazione ti accontenteresti e indirettamente stai dicendo che te la passi peggio.
Che i tuoi problemi siano peggiori non significa che gli altri non possano averne dei propri. Un uomo con un mutuo da pagare che critica l'incazzatura di un bimbo che non riesce a stare in piedi perchè non ha ancora imparato a camminare è di gran lunga più ridicolo
Di nuovo, sono d'accordo un po' con tutti, difficile non esserlo
Per quello che dice Necro, è anche vero, ma non si tratta propriamente di una settimana negativa. Arrivo da una delle storie lunghe che dicevo e che a momenti mi ha portato via anche il sangue per poi finire dopo una serie di sbattimenti e sacrifici disumani, e che nel mentre mi ha portato a perdere i contatti con molte persone che conoscevo perché semplicemente non avevo il tempo materiale di coniugare il lavoro, la vita sentimentale ed un numero minimo di ore di sonno con la possibilità di mantenere i contatti con altre persone. Probabilmente è il modo in cui è andata questa storia che mi fa avere così poca sopportazione.
Sono passati diversi mesi dalla fine di quella storia, che già di suo non andava più bene, ovviamente, negli ultimi tempi.
Posso affermare con buona certezza che il mio livello di solitudine è oltre 9000 da almeno un anno, perché quando stai con qualcuno e le cose non vanno ti senti ancora più solo di quando sei effettivamente solo.
Ho letteralmente un'unica amica di cui mi posso fidare completamente e che c'è sempre stata per me. Tutto il rimanente giro di amicizie va bene per le uscite tranquille e simili, ma la maggior parte di loro non ha minimamente l'esperienza necessaria per poterci parlare di certe cose, gli manca proprio la cognizione di causa, anche se sono tutte persone perbenissimo e che hanno la mia stima (e forse anche quella di Coccoon ).
In famiglia, da sempre, i rapporti sono inesistenti. Non che le cose vadano male, anzi, ma per tutta una serie di motivi sono cresciuto con l'abitudine di parlare il meno possibile coi genitori e con mio fratello, quindi le mie giornate le passo in buona parte in isolamento quasi totale. Ma sono sempre stato molto solitario e non mi è mai pesato particolarmente.
Quello che mi manca davvero, per rispondere a Pistone, è l'avere una vita sessuale regolare (senza rotture di palle) ed una persona con cui poter passare del tempo a cuor leggero, "solo" questo.
Cioè una persona che sia presente fisicamente, con cui poter avere un minimo di rapporto fisico e anche qualcosa di emotivo che però non sfoci in grosse rotture di palle. Che non abiti a tremila chilometri di distanza e che non sia perennemente occupata perché studia 14 ore al giorno per un esame fuffa universitario.
Seriamente a volte mi fa sentire in imbarazzo vedere quanto seriamente la gente prenda facoltà universitarie che sono delle mezze cagate e quanto vada in crisi, mi viene da chiedere come affronteranno delle responsabilità vere quando avranno un lavoro.
Quindi si, l'insieme delle esperienze può essere "superiore alla media", come dici tu Necro, ma alla fine dei conti io mi sento bene o male come quando a 12 anni passavo l'estate blindato in cameretta con le tapparelle abbassate a giocare a Warcraft 3 e feelare duro perché ero un inetto sociale
PS: Shogun, se ti ha scritto lei ed è single, hai luce verde diobò. Vai e fai ciò che vuoi. Se ti ha scritto ma è fidanzata, probabilmente ha un momento di down col suo ragazzo, vacci coi piedi di piombo perché rischi di pucciarti fino al ginocchio in un merdaio
Però anche considerare fuffa quel che fanno le tipe mi pare un meccanismo mentale sbagliato.
Punto primo: si però smettila di frignare che comincio a dare ragione a necro
Punto secondo: questo è grave, lavora sui rapporti con la tua famiglia, è brutta l assenza di dialogo. Lavoraci partendo dal chiederti le tue colpe in questo senso quali sono e correggendo quelle per prime.
Punto terzo:
Bè magari esagererà pure ma saranno stracazzi suoi o no? Chi sei tu per sdegnare l impegno che una persona mette in uno studio che sta pagando per fare? Se non ti sta bene, non è che lei deve studiare meno per far contento a te.
Basta ho detto. Questo topic è troppo carico di drama sovraccostruito. Parla con la tua famiglia e goditi la vita. Cia!
Vado a pompare acciaio, almeno quello non fa storie quando lo maneggio
se vai 5 volte alla settimana in palestra solo per pompare il bicipite in modo da far colpo sulla smorfiosa di turno grazie al cazzo che ti sembra che non ne valga la pena, ma un po' tutto il tuo post mi da' l'idea di uno che pensa alla pheega come un qualcosa da conquistare con il duro lavoro(e quindi più ti sbatti più dovrebbe arrivarti la pheega easy) quando dovrebbe essere solo una conseguenza naturale del tuo essere una persona piacevole
fai prima a metterti alla ricerca del sacro graalCioè una persona che sia presente fisicamente, con cui poter avere un minimo di rapporto fisico e anche qualcosa di emotivo che però non sfoci in grosse rotture di palle. Che non abiti a tremila chilometri di distanza e che non sia perennemente occupata perché studia 14 ore al giorno per un esame fuffa universitario
Ultima modifica di stronzolo; 06-05-16 alle 12:22
La mia esposa stava al fiume, señor, a lavare... un gringo l'aggredì e la voleva...
E che è, la sagra dei luoghi comuni
Premessa: mi alleno perché mi piace, e intendo che mi piace davvero come attività su cui spendere del tempo. Tutto il resto è bonus. Se mi allenassi per piacere agli altri, basterebbero un tre volte a settimana e alla lunga verrebbe a mancare la volontà di allenarsi quattro o cinque volte a settimana.
Also, faccio esattamente 46 esercizi a settimana, di cui 3 per i bicipiti
Non sono d'accordo su quello che dici. Se l'essere "una persona piacevole" fosse un magnete per i genitali dell'altro sesso, il mondo non sarebbe pieno di persone veramente piacevoli e dalle molte qualità che vivono nel foreveralone più o meno totale. E parlo di entrambi i sessi.
Già in questo stesso forum sono sicuro che puoi trovare molte persone più che piacevoli ma al tempo stesso che hanno pochissimi rapporti con l'altro genere.
Se vuoi avere a che fare con una persona, ti serve l'opportunità, il luogo, un motivo... sticazzi è praticamente come organizzare un omicidio. E poi, le persone sono per natura portate a dare molta importanza alle prime impressioni, sicuramente sarà capitato a te come a tutti di scartare a priori certe persone perché non rientrano nei tuoi canoni, quindi se ti interessa qualcuno, è vero che devi fondamentalmente essere te stesso, ma devi anche saperti adattare un poco.
Si insomma se avessi aspettato che l'essere "una bella persona" mi procurasse qualcosa (qualunque cosa) nella vita, non avrei mai ottenuto nulla. E posso affermare la stessa cosa per tutti i conoscenti maschi che ho
Sull'ultima tua frase, però, siamo d'accordo