Ferrari Marchionne: "Valuteremo graduale aumento dei volumi"
"Restiamo impegnati a mantenere l'esclusività del brand
Ferrari e a rispettare quanto diceva Enzo Ferrari: 'produrre un'auto in meno di quella che il mercato chiede'". Parola del presidente del Cavallino,
Sergio Marchionne, intervenuto durante l'assemblea degli azionisti, la prima dopo la doppia quotazione a Wall Street e sulla Borsa Italiana. "Tuttavia - ha aggiunto - crediamo che la domanda di Ferrari sia robusta e crescente e coglieremo le opportunità offerte dal mercato. Se le condizioni del mercato fossero adeguate valuteremo l'aumento dei volumi di produzione in modo graduale nei prossimi anni".
L'esclusività va mantenuta. "Vorremmo mantenere la redditività mantenendo l'esclusività della marca, è un punto su cui non vogliamo negoziare. L'esclusività sarebbe messa a repentaglio se producessimo di più", ha aggiunto Marchionne, che ha rilevato: "nell'ultimo decennio la produzione è sempre aumentata per far fronte all'incremento della copertura geografica e dell'emergere di una classe di clienti ricchi che possono permettersi una Ferrari". Marchionne, confermando i target per il 2016, ha sottolineato che "potremmo produrre 14 mila Ferrari, ma non vogliamo mettere a rischio l'esclusività. Si deve aumentare la redditività in modo ponderato, non lo faremo se minerà l'identità della società".
Mai la produzione fuori da Maranello. "Spostare la produzione da Maranello? Non se ne parla"
, è stato il commento di Marchionne alla domanda di un'azionista. Quanto alla possibilità di una vettura ibrida, il manager ha risposto: "Siamo molto impegnati nell'ibrido. Avete visto il lavoro in Formula 1. Un paio di anni fa abbiamo prodotto una vettura (
LaFerrari, ndr) che dimostra che possiamo permetterci l'ibrido ad alta tecnologia". Marchionne ha aggiunto che "nel medio e lungo termine anche l'elettrificazione è importante perché l'auto sia più accettabile sul piano ambientale. Dobbiamo esaminare la questione, ma potremo dedicarci a questo comparto".
Promettiamo di vincere in Formula 1. "Promettiamo di guadagnare di più e di vincere la Formula 1. Queste sono cose sacre e non negoziabili" ha poi detto Marchionne, chiudendo l'assemblea che lo ha riconfermato nel board insieme ad Amedeo Felisa. Nel cda di Maranello entrano come previsto anche John Elkann, suo fratello Lapo e Patrizia Grieco (presidente dell'Enel).
Felisa resta amministratore delegato. Contrariamente ai rumors della vigilia, Felisa resta per ora ad del Cavallino. "Amedeo è stato rieletto amministratore delegato. È una scelta sua se vuole rimanere. Ha diritto di scegliere quanto rimanere. Importante è non perdere le sue capacità, che rimanga consigliere. Importante è non perdere lui come eminenza grigia della nostra tecnologia", ha rilevato Marchionne al termine del cda. Tra le ipotesi circolate in questi giorni c'è anche quella secondo cui Felisa potrebbe lasciare in una delle prossime riunioni del board.