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Discussione: Repliche...

  1. #41
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    Re: Repliche...

    lo furono molto di più la Pininfarina Modulo, la Pininfarina Ferrari P6, la Fiat Abarth 2000 Pininfarina, la Lambo Marzal e la 33 Bertone Carabo (e prima ancora la 33 Iguana), progenitrici dello stile a cuneo.
    La Countach probabilmente è la prima che fu la meno esercizio di stile (assieme imho alla Bertone 33 Carabo)

  2. #42
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    Re: Repliche...


    Kimera EVO37: consegnato il primo esemplare, ha livrea in verde scuro [FOTO]

    La prima vettura della serie è di un imprenditore olandese








    Kimera Automobili ha consegnato al cliente il primo esemplare della EVO37, celebrando a St. Moritz un momento importante della sua giovane storia. La Kimera EVO37 con numero di telaio 001 su 037 ha dunque raggiunto il suo proprietario, un imprenditore olandese, appassionato e collezionista di auto particolari, esclusive e performanti.

    Carrozzeria verde scuro e interni in beige e verde

    La prima Kimera EVO37 ha un configurazione estetica marcatamente elegante. Gli esterni sono caratterizzata dalla carrozzeria in verde scuro con riflessi più chiari, mentre gli interni, completamente rivestiti in Alcantara, abbinano il beige chiaro, l’antracite e il verde. Proprio in virtù della sua caratterizzazione cromatica, derivata dalla passione per il verde del collezionista olandese, questa Kimera EVO37 è stata ribattezzata “Esmeralda“.
    Personalizzata dal cliente con la realtà virtuale

    Dopo il vettura “zero”, ovvero il prototipo di sviluppo, chiamato “Penelope”, ecco arrivare Esmeralda, prima Kimera EVO37 di serie, configurata attraverso l’avanzato programma di realtà virtuale. Utilizzando oculos, il cliente è entrato nel metaverso e ha visionato la sua EVO37 in ogni fase del processo costruttivo (telaio, meccanica, motore, carrozzeria, interni) potendo così richiedere la personalizzazione di ogni dettaglio.

    Disponibili ancora 11 esemplari, al prezzo di 540.000 euro

    Kimera Automobili sta completando anche la seconda EVO37, che sarà consegnata nel corso del mese di aprile ad un collezionista spagnolo, con le consegne dei successivi esemplari già ordinati che proseguiranno poi di conseguenze. Del lotto delle 37 vetture previste ne sono già state vendute 26, ad appassionati collezionisti di tutto il mondo, inclusi Stati Uniti e Giappone. A partire da inizio 2022, il prezzo base della Kimera EVO37, per le 11 unità ancora disponibili, è salito a 540.000 euro per l’aggiunta nella dotazione di serie di ABS Motorsport, retrocamere digitali, carbon pack e altri dettagli.

    https://www.motorionline.com/kimera-...semplare-foto/

  3. #43
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    Re: Repliche...

    Non è la solita auto sportiva

    Ricostruito il primo carro armato italiano, progettato nel 1916

    La replica del Fiat 2000 sarà presentata sabato a Militalia










    (ANSA) - ROMA, 05 MAG - Ad oltre un secolo dal progetto originale, tornerà in vita il primo carro armato italiano.

    Il cingolato, progettato nel 1916 e costruito in soli due esemplari, sarà presentato sabato al Parco Esposizioni di Novegro, alle porte di Milano, in occasione di Militalia, raduno di appassionati di militaria e di collezionismo in Italia. A realizzare la replica del Fiat 2000 è stata l'Associazione Nazionale Carristi d'Italia, gli appassionati restauratori di veicoli militari d'epoca del "Raggruppamento Spa" e l'Associazione "Cultori della Storia delle Forze Armate".
    Progettato nel 1916 dagli ingegneri Giulio Cesare Cappa e Carlo Cavalli e costruito in soli due esemplari tra il 1917 e il 1918, il Fiat 2000 presentava tre notevoli innovazioni: una torretta girevole che consentiva al cannone di cui era dotata di fare fuoco sull'intero arco dei 360°; la separazione del vano motore da quello dell'equipaggio, accorgimento essenziale per evitare che i gas di scarico del propulsore potessero asfissiare gli uomini dell'equipaggio; un sistema di aspirazione dei gas di sparo. Ne furono prodotti soltanto due esemplari perché la fine della guerra, il 4 novembre 1918, pose fine all'idea di produrlo in serie. Di questi due Fiat 2000 si sono purtroppo perse le tracce: uno, impiegato in Libia contro i ribelli arabi nella zona di Misurata fu poi abbandonato fra le sabbie africane. Il secondo carro, rimasto in Patria, diventò un monumento nella caserma Corrado Mazzoni di Bologna, sede del 3º Reggimento fanteria carrista, ma poi anche questo sparì, forse durante la guerra, per ricavarne prezioso metallo. (ANSA).

    https://www.ansa.it/sito/notizie/cro...f2097af8a.html

  4. #44
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    Re: Repliche...

    quindi l'hanno finalmente finito

  5. #45
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    Re: Repliche...

    Direttamente da Militalia



  6. #46
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    Re: Repliche...


    Alfa Romeo 33 Stradale: dalla MAT una replica fedele


    Agli artigiani della Manifattura Automobili Torino sono servite 12.000 ore per completare l’opera, fedele in ogni dettaglio alla fuoriserie uscita negli anni ‘60 dalla matita di Franco Scaglione.


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    L’AUTO COME OPERA D’ARTE - Non sono molte le automobili davvero meritevoli dello status di opera d’arte. Tra queste brilla, probabilmente più d’ogni altra, la stella dell’Alfa Romeo 33 Stradale. La supercar del Biscione - disegnata da Franco Scaglione e costruita a partire dal 1967 in appena 18 esemplari, tutti diversi tra loro, dalla Carrozzeria Marazzi di Caronno Pertusella - rimane uno degli esempi più importanti del genio creativo italiano applicato all’auto, oltre che un’inesauribile e inestimabile fonte d’ispirazione per chiunque, a qualunque titolo, aspiri a infondere bellezza ed eleganza in un oggetto che finisce inevitabilmente con l’esulare dal semplice concetto di veicolo a motore.


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    ISPIRATI DAL MITO - E proprio all’Alfa Romeo 33 Stradale nella creazione della sua ultima fuoriserie si è ispirata la Manifattura Automobili Torino (MAT). L’azienda di Rivalta (TO), fondata nel 2014 da Paolo Garella a conclusione di un’esperienza trentennale nella realizzazione di progetti automobilistici speciali (nei primi anni 2000 ha contribuito a rilanciare le one-off della Pininfarina), non è nuova a questo genere di operazioni. Dai cancelli di quella che è a tutti gli effetti una vera boutique dell’auto, giusto per fare un esempio, esce la moderna Lancia Stratos che un paio d’anni fa ha lasciato a bocca aperta l’intero mondo dei motori (qui per saperne di più), rinnovando il mito di una delle auto da rally più celebri e “venerate” di sempre.
    UNA REPLICA FEDELE IN OGNI DETTAGLIO - La Stratos allestita dalla MAT poggia su una base esistente, quella della Ferrari F430. Discorso diverso vale per il progetto della replica (fedelissima in ogni dettaglio) dell’Alfa Romeo 33 Stradale, commissionata agli artigiani dell’atelier piemontese da un importante collezionista tedesco. La realizzazione dell’auto, partita letteralmente da zero con lo studio dei piani di forma e del telaio del modello originale, ha richiesto circa 12.000 ore di lavoro. Oltre, naturalmente, a un’esperienza e manualità artigiana fuori dal comune. Competenze, dalla battitura con le nude mani delle lamiere al “confezionamento” su misura dell’abitacolo, che hanno restituito un risultato stupefacente: a parte lo scudetto con l’emblema del biscione visconteo sul muso, l’auto uscita dalla matita di Scaglione e quella riprodotta oggi sono due gocce d’acqua.


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    UN GRANDE CUORE ALFA SOTTO IL COFANO - Dall’Alfa Romeo 33 Stradale deriva anche l’intera impostazione meccanica della vettura. La MAT ha cercato di rimanere il più possibile aderente alla vera storia del capolavoro del Biscione. A cominciare dal motore, che è il 2.6 V8 bialbero dell’Alfa Romeo Montreal privato, però, dell’impianto di iniezione indiretta Spica: l’alimentazione è affidata a una batteria di carburatori, proprio come sull’esuberante motore della 33. Dalla fuoriserie milanese deriva anche il cambio a sei marce, di cui ogni singolo ingranaggio è stato realizzato ad hoc sulla base del progetto originale. Il prezzo di un simile capolavoro? Da 1,3 a 1,5 milioni di euro, ovvero poco più di un terzo del valore stimato di un esemplare originale. Quello che nessuna cifra può comprare, però, è il senso di meraviglia che quest’auto è in grado di suscitare. Esattamente come la passione e l’arte che l’hanno resa possibile.
    https://www.alvolante.it/news/alfa-r...-fedele-379989

  7. #47
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    Re: Repliche...

    Citazione Originariamente Scritto da michele131cl Visualizza Messaggio
    Direttamente da Militalia


    hemmm...veloce

  8. #48
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    Re: Repliche...

    Citazione Originariamente Scritto da michele131cl Visualizza Messaggio
    bella, peccato per il costo

    Citazione Originariamente Scritto da pasquaz Visualizza Messaggio
    hemmm...veloce
    che ti aspettavi da un carro del 1918? che avesse la stessa fisica che i carri hanno in Girls und Panzer?

  9. #49
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    Re: Repliche...

    un passo d'uomo sarebbe stato ragionevole

  10. #50
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    Re: Repliche...



    Grassi 044S: una S4 in chiave moderna

    grassi 044s



    di Emiliano Ragoni
    Pubblicato 17 giugno 2023


    La Scuderia Grassi ha presentato in anteprima mondiale al MIMO 2023 la 044s, fuoriserie in tiratura limitata ispirata alla Lancia Delta S4.








    SOLO 44 - Tra le tante chicche presenti al MIMO 2023 c’è una prima assoluta, la Grassi 044s, una supercar che verrà costruita in soli 44 esemplari. Basta guardarla per vedere che si ispira alla Lancia Delta S4 del 1985, costruita in 200 esemplari stradali per poter omologare le vetture che presero parte al mondiale rally nel Gruppo B. Il progetto si deve alla milanese Scuderia Grassi di Diego e Carlo Grassi con una lunga storia nel mondo delle corse.
    ANCORA PIÙ MUSCOLI - Pur ispirandosi allo stile della Delta S4, il designer della Grassi 044s, Giuseppe Armano, ex centro stile Alfa Romeo, ha realizzato forme più attuali. Non mancano i richiami al passato ben evidenti nei tondeggianti fari anteriori, ora con tecnologia a led, e nelle vistose prese d’aria posizionate sui montanti posteriori e sul tetto. Sono invece più corpose le novità al posteriore, dove oltre a inediti fanali, sono presenti due scarichi collocati all’interno dell’estrattore, molto ben in evidenza.





    NON È UNA RESTOMOD - La Grassi 044s non è una restomod perché non viene utilizzato un esemplare “donatore” come base, ma il progetto è stato fatto ex novo sia a livello di telaio che di carrozzeria. Rispetto alla Delta S4 crescono le dimensioni, la 044s misura infatti 418 cm di lunghezza, 200 di larghezza, 160 di altezza, con un passo di 260 cm.
    UN POTENTE 4 CILINDRI - Per tenere basso il peso della Grassi 044s si è ricorso a materiali ultraleggeri come carbonio e alluminio. Cuore della vettura è un 4 cilindri in linea di 3 litri e oltre 650 CV di potenza abbinato alla trazione integrale e a un cambio di tipo sequenziale a sei marce. La casa parla di uno scatto da 0 a 100 in 2,9 secondi e di una velocità massima di 300 km/h.




    CARTA BIANCA - Il prezzo della Grassi 044s non è stato ancora annunciato, tuttavia, visto che ognuno dei 44 acquirenti avrà carta bianca in merito alle personalizzazioni, non sarà di certo basso.






    https://www.alvolante.it/news/grassi...rstiche-385367

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