Anche la Grand Cherokee arruolata dai Carabinieri
Prosegue il feeling tra il
Gruppo FCA e l’Arma dei
Carabinieri. Dopo l’evento del 26 giugno scorso - l’ultima cerimonia cui partecipò l’ad
Sergio Marchionne, prima della sua improvvisa scomparsa - per la consegna alla Benemerita della
Wrangler, un’altra
Jeepindossa la divisa. Il 15 ottobre scorso, con una cerimonia privata, è stato presentato al Comandante Generale dell’Arma, generale Giovanni Nistri, il primo esemplare della nuova
Jeep Grand Cherokee che sarà a disposizione delle Api, le Aliquote di pronto intervento, e delle Squadre operative di soccorso. La Suv prodotta negli Stati Uniti è il MY 2018 equipaggiato con il turbodiesel 3.0 V6 CRD da 190 CV, nell’allestimento Laredo. La trazione è integrale permanente e il cambio automatico a 8 rapporti con controllo elettronico.
Con i colori dell’Arma. La vettura, che noi di
Quattroruote abbiamo potuto visionare in anteprima, indossa con eleganza la livrea istituzionale dei Carabinieri. Sì, perché la Grand Cherokee all’esterno è del tutto identificabile con le scritte, i dispositivi luminosi, i colori d’istituto. "Il nostro focus è il territorio", spiegano all’Arma, "ed è importante che le auto siano riconoscibili al cittadino". Anche per questo, la vettura, è la prima a montare i lampeggianti sul portellone posteriore, realizzati con nano Led blu e posti ai lati della targa.
Blindatura al top e sospensioni rinforzate. La blindatura, tengono a sottolineare i Carabinieri, ha richiesto un certosino lavoro di smontaggio e rimontaggio completo della sport utility. Il processo, il capitolo più delicato, è stato realizzato come se si trattasse di un abito sartoriale su misura: tutti i dettagli sono stati studiati con gli operatori dell’Arma che hanno guidato passo dopo passo gli interventi degli allestitori. Dai cristalli laterali al parabrezza, dalla carrozzeria ai pneumatici, ogni elemento è stato concepito per garantire la massima sicurezza agli operatori a bordo e per realizzare un autentico veicolo tattico per le Forze di Polizia, di alta affidabilità meccanica. Meticolosi gli interventi di rinforzo delle sospensioni, poiché il carico che va a sovrapporsi è permanente e non temporaneo. In termini di peso, benché si tratti di un dato non ufficiale, si può ipotizzare un aggravio di circa 400/500 kg rispetto alla Grand Cherokee di serie.
Tecnologie all’avanguardia, con un occhio già al futuro. All’interno, Il concentrato di tecnologie a bordo è ai massimi livelli. Tra gli elementi divulgabili, la presenza del sistema Odino (acronimo di Operational device for information, networking and observation), sistema realizzato dai Carabinieri per collegarsi in tempo reale con le banche dati delle Forze di Polizia, della Motorizzazione e dell’Ania, oltre che per operare in rete con il software delle sale Operative alle quali può inviare foto e video. Per salvaguardare il touchscreen di serie della Jeep, Odino - che gira su un tablet Android da 7” - scorre su appositi binari per favorirne l’uso da parte dei militari. E non mancano gli accorgimenti per il futuro: i sistemi porta-arma sono già stati realizzati per ospitare la pistola mitragliatrice Beretta PMX, prossimo armamento al posto dell’attuale PM12.
19 vetture, operative in tutta Italia. Tra i punti di forza della vettura, anche l’autonomia rilevata: circa 800 km alla media di 130 km/h. Un elemento che consentirà il rapido spostamento delle Api (Aliquote di pronto intervento) sul territorio nazionale. Le Grand Cherokee, infatti, saranno operative in tutta Italia, secondo le esigenze. Dopo il primo esemplare, altri dieci ne arriveranno entro novembre e si prevede di terminare la fornitura (si tratta di 19 unità) entro il 2018. Di tutto rispetto, infine, il pacchetto assistenza di nove anni/200.00 km che include anche il doppio treno di pneumatici runflat estate-inverno.