Giochi vintage particolarmente brutti e goffamente malriusciti Giochi vintage particolarmente brutti e goffamente malriusciti - Pagina 5

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Discussione: Giochi vintage particolarmente brutti e goffamente malriusciti

  1. #81
    Major Sludgebucket (ABS)
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    Re: Giochi vintage particolarmente brutti e goffamente malriusciti


  2. #82
    o feio
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    Re: Giochi vintage particolarmente brutti e goffamente malriusciti

    Sembra disegnata dal tizio che ha curato la grafica di Franko th crazy revenge.
    EOF

  3. #83
    Major Sludgebucket (ABS)
    Guest

    Re: Giochi vintage particolarmente brutti e goffamente malriusciti

    Schermate di caricamento malriuscite.



    David Saunders:
    I think Mario ate the wrong mushrooms

  4. #84
    Major Sludgebucket (ABS)
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    Re: Giochi vintage particolarmente brutti e goffamente malriusciti

    Come "The Attack of the Phantom Karate Devils" sarebbe potuto essere se affidato alle sapienti mani di Cal Skuthorpe (allora probabilmente bambino, ma vai a sapere) anziché a quelle, ehm, forse un po' meno sapienti di John Orthel. Tutto il thread: https://twitter.com/buzz_clik/status...60778576584704

  5. #85
    Major Sludgebucket (ABS)
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    Re: Giochi vintage particolarmente brutti e goffamente malriusciti

    Qualcuno ricorderà la Capstone (insieme al suo inseparabile publisher IntraCorp) per la sua fama di casa sfornaorrori, soprattutto all'epoca d'oro dei PC muniti di DOS. Quando, inevitabilmente, entrambi questi nomi smisero di allietare le nostre giornate, nel 1996, si portarono drammaticamente appresso alcuni titoli in fase di sviluppo. Uno dei quali era questo "Corridor 8: Galactic Wars", seguito del famigerato "Corridor 7", basato sul mitico engine BUILD.

    Alcuni interessanti particolari dalla descrizione del video: "One of the former developers published an early prototype including the source code and a design document of this game. According to the document, Corridor 8 was planned to have 6 episodes with 10 maps each. The episodes were broken up into two sides: the human "Allied" and the alien "Axis", three episodes for each side. This game was also supposed to feature 18 characters plus 6 aliens redone from Corridor 7, 20 weapons to choose from and a secret weapon, and multi-player network gaming for up to 8 players.
    If you wonder about the DOOM stuff, they're placeholders that were used at this stage of development. You may get the prototype at: http://www.lesbird.com/capstone/".


  6. #86
    o feio
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    Re: Giochi vintage particolarmente brutti e goffamente malriusciti

    Citazione Originariamente Scritto da Major Sludgebucket (ABS) Visualizza Messaggio
    seguito del famigerato "Corridor 7"
    Ho ancora il TGM con la recensione, tristissimo, un clone di Wolf3D quando già c'era in giro Doom 2 (anche se a onor del vero Revenge of Dr. Chang in questo senso ha fatto di peggio)
    EOF

  7. #87
    Major Sludgebucket (ABS)
    Guest

    Re: Giochi vintage particolarmente brutti e goffamente malriusciti

    Accattatevill' https://www.redbubble.com/people/dtw...ware?p=t-shirt




    Questo è "Fate", stessa sorte, sempre basato sul BUILD.






  8. #88
    o feio
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    Re: Giochi vintage particolarmente brutti e goffamente malriusciti

    Quasi quasi una maglietta...
    EOF

  9. #89
    Major Sludgebucket (ABS)
    Guest

    Re: Giochi vintage particolarmente brutti e goffamente malriusciti

    Saboteur per C16. Pare avessero pianificato anche di mettere una lente di ingrandimento nella confezione per aiutare i giocatori più miopi ma alla fine hanno visto che non ci sarebbero rientrati con i costi.

    Ultima modifica di Major Sludgebucket (ABS); 12-02-20 alle 11:28

  10. #90
    o feio
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    Re: Giochi vintage particolarmente brutti e goffamente malriusciti

    "Volevamo stupirvi con effetti speciali, ma non riusciamo proprio a capire cosa sia andato storto". Des lasers et des hommes, FPS per Atari Falcon dalla giocabilità perfettibile.

    EOF

  11. #91
    Major Sludgebucket (ABS)
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    Re: Giochi vintage particolarmente brutti e goffamente malriusciti

    Mi piacciono gli scontri con le altre creature che vagano sperdute per i labirinti. Come dire, molto... intensi. La drammaticità del sonoro, a sottolineare maestosamente il trapasso degli arguti nemici, anche .

  12. #92
    Major Sludgebucket (ABS)
    Guest

    Re: Giochi vintage particolarmente brutti e goffamente malriusciti

    Kick Off 96. 1% su Amiga Power.


  13. #93
    Major Sludgebucket (ABS)
    Guest

    Re: Giochi vintage particolarmente brutti e goffamente malriusciti

    Oscuro, vago e pecoreccio tentativo di gioco di guida polacco. Mi intrigano un sacco le musiche, però.


  14. #94
    o feio
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    Re: Giochi vintage particolarmente brutti e goffamente malriusciti

    Panisonic la 126 altro che Lotus Challenge coso, dai.

    Musiche fighe però, es verdad.



    Citazione Originariamente Scritto da Major Sludgebucket (ABS) Visualizza Messaggio
    Kick Off 96. 1% su Amiga Power.
    Ultima recensione dell'ultimo numero. Quando si dice chiudere col botto Tra l'altro recensione interessante, al contempo divertente (a suo modo) e amarissima, che parla più di un'epoca che del gioco - anzi, il gioco mi pare che quasi non lo tocchi, al di là di qualche insulto e del box di commento.
    EOF

  15. #95
    o feio
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    Re: Giochi vintage particolarmente brutti e goffamente malriusciti

    Citazione Originariamente Scritto da Major Sludgebucket (ABS) Visualizza Messaggio
    <cut> Da una conversazione su Lemon l'ECP dovrebbe essere stata un'etichetta australiana poco rilevante <cut>
    Girando su HOL mi sono imbattuto in diversi titoli pubblicati dall'ECP; stavo già correndo qui con lo scoop che l'ECP aveva pubblicato roba anche per Amiga ma poi ho visto che l'avevi già detto tu non me ne ero accorto ai tempi; ad ogni modo interessante - nel senso deteriore del termine - questo tremendo platform (?) chiamato Kin, specificatamente pensato per gli occhiali 3D. L'impressione data dal video è straordinariamente action52esca. L'autore sembra sconosciuto, ma quasi tutti i giochi ECP elencati riportano il già menzionato Kyle Hodgetts e alcuni altri il dinamico duo Glen Coghlan / Robert Richardson (gli autori di Belial! ), quindi dei sospetti vengono automaticamente...

    Le info sul gioco sono piuttosto rare, di particolare pregio resta questo video ad opera del solito misterioso petsasjim1

    EOF

  16. #96
    Major Sludgebucket (ABS)
    Guest

    Re: Giochi vintage particolarmente brutti e goffamente malriusciti



    Action52esca mi piace, me lo rivenderò, prima o poi .

    Questo titolo per Amstrad cipicì ha una pessima fama.



    The game is actually very simple. You have two buttons to control the speed of the train. On each of the 3 rows, the train row, the 1st row of traffic, the 2nd row of traffic, one of your guys may be blinking. If you click the button for that row, he'll jump down. If he lands wrong, e.g. on the road, he'll die. If he lands on the back of a car, the cargo part, he survives, and can continue to jump further once he starts blinking. I don't remember if you have to land on the buildings at the bottom, since it's almost 30 years since I played the game, but I'd imagine that to be the case.

    As for the price, games back then was around either 200 or 300 Danish kroner. I think closer to 300 kroner. That was crazy expensive for such primitive and unsophisticated works, although a few games (and by this I mean "Sorcery") did have a lot of mood and atmosphere. Later on it became possible to buy budget games, from Mastertronic and the like, but early on, 1985 or so, it was 2-300 DKK for "Roland" games and similar.

  17. #97
    Major Sludgebucket (ABS)
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    Re: Giochi vintage particolarmente brutti e goffamente malriusciti

    Vabbè, allora spammo anch'io il mio pezzo su Star Soldier (C64, 1987) .






    Non so se anche voi avete nella testa voci che vi ordinano cose. Le mie sono anni che continuano, chissà perché, a ripetermi, infaticabilmente: «Quando ti metterai sul serio a parlare dei vecchi giochini, con piglio sistematico, devi cominciare da Star Soldier (della Quicksilva). Da Star Soldier. Da Star Soldier». Neanche male come discorsetto per delle poco erudite voci che in vita loro non hanno mai visto altro che l’interno del cranio. Oggi è quindi il grande giorno, e (ri)realizzo pure che è un titolo di – rullo di tamburi – K. H. (con la complicità di Tony Reihana). Su K. H. si potrebbero scrivere trattati, ma ora non mi pare il caso, anche perché altrimenti Star Soldier io non me lo leverò mai di torno, potrei morire con questo incubo. Se proprio ci tenete, guglate pure, magari qualcosa esce (e intuirete perché, considerando che probabilmente di costui scriverò ancora, metto solo le iniziali: capace che sennò, nonostante le pur ampie distanze che purtroppo ci separano, me lo ritrovo sotto casa). La cifra stilistica di K. H., in breve, è data da una certa sua ossessiva prolificità, unita a quell’approccio strambo e un po’ (molto) naïf, oltre a una qualità generale solitamente ehm. Oh, Coso, io ti voglio pure bene, Ollo ci ho giocato parecchio e Black Knight dopotutto trovo abbia un suo perché. Tra l’altro quest’ultimo ha in comune con Star Soldier l’eccentricità dello scorrimento verso sinistra (e, nel titolo qui in esame, andarci senza tornare indietro pare pure pagare abbastanza come tattica: per me K. H. aveva un joystick scassato che non gli andava a destra e fare giochi così gli permetteva di usarlo, ogni tanto)(perché io ce lo vedo a mettersi lì tutto esaltato a tormentare le sue stesse, malfatte creature, beandosi di ogni successo).

    La recensione col voto più alto finora conosciuta stranamente è quella di Computer Gamer, rivista pubblicata dalla Argus Press, che in pratica era anche il publisher del gioco, visto che Quicksilva faceva parte da tempo della sua scuderia. Uno scandaloso 90/100 da schiattare dal ridere (prende il concept di Commando e lo spinge ai suoi estremi limiti, ahahah, o qualcosa del genere, ho chiuso il PDF). E c’è pure chi ancora si lamenta del conflitto di interessi di Zzap! con la Thalamus (che almeno sfornava giochi oggettivamente quasi tutti assai bellocci). Attenzione perché anche la valutazione di Popular Computing Weekly non era male, ma quel numero non è al momento presente su archive punto org. Su YouTube il video più prolisso ora attivo è italiano, e nei molti commenti Star Soldier viene trattato alla stregua di un classicone, lol. Girovagando nella rete non sono gli unici pareri positivi, a dire il vero. Notare che il popolino spesso non sembra essere affatto in grado di compiere un’operazione apparentemente banale come distinguere ciò che è ben fatto dalla palese rumenta è qualcosa che mi affligge, incupendo i miei tristi pomeriggi. Per carità, io sono l’imperatore della monnezza guilty pleasure, ma una qualche pezza d’appoggio ai miei strambi gusti “proibiti” riesco a trovarla. Negli impresentabili che mi coccolo s’intravede un’anima, qualcosa. Qua il gioco ancora non c’è, ci sono delle macchie, inspiegabili, che non ho neppure l’ardire di scrinsciottare per le masse. Semplicemente bastano pochi istanti a capire che Zzap!64 l’aveva fotografato perfettamente (non che fosse operazione complicata). Sulla stessa linea Commodore User (vabbè), ma il recensore conclude dicendo che se fosse stato pubblicato due anni prima sarebbe potuto essere, chissà, un titolone. Not in my fucking name.

    Comunque capisco che all’epoca potesse affascinare qualcuno l’idea di un Commando con una spruzzata di modernità data dalla in realtà risibile parte “gestionale” annessa (il «front-end», come giustamente viene definito con ribrezzo da un JR impegnato in quello che era l’antesignano dei moderni facepalm). Ma se poi una volta in campo tocca vedere chiazze informi che arrancano moviolisticamente inseguite da scandalosi proiettili, beh. Capiamoci, anch’io mi rendo conto delle difficoltà, delle amare ristrettezze di quell’era. Se il tuo sogno bagnato era Commando, ma agghindato, ma nello spazio – ma che cacchio di fantasie avevate? –, quello schizzo, quell’1% del progetto finale che, col microscopio, s’intravedeva magari (con tanta fantasia, quella mi permetteva di considerare Emilio Butragueño ¡Fútbol! perché gli altri giochi di calcio esistenti li conoscevo come le mie narici) era sufficiente a.

    Come dice Adam Bender 79, i titoli del C64 regalavano una solida certezza: se il gioco era ‘na roba deprimente, almeno la musica meritava. Beh, in questo caso il discorso non è proprio valido, a essere onesti, ma il frenetico e semplicistico motivetto dello schermo di selezione delle robe infligge sempre meno dolore del resto. Non credo esistano al momento longplay o siti che spoilerino il finale, e il motivo è semplice: alla prova dei fatti, nessuno in trentatré anni trentatré è stato in grado di pupparsi tutti quei pianeti quasi identici tra di loro, nemmeno imbrogliando. Senza morire di noia.

    Ultima modifica di Major Sludgebucket (ABS); 03-04-20 alle 08:09

  18. #98
    o feio
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    Re: Giochi vintage particolarmente brutti e goffamente malriusciti

    Severo ma giusto
    EOF

  19. #99
    Major Sludgebucket (ABS)
    Guest

    Re: Giochi vintage particolarmente brutti e goffamente malriusciti

    Quasi sicuramente sarà una schifezza da giocare, oltre che un po' sul trash demenziale nell'aspetto. Fare un thread pure sui giochi WTF mi sembrava troppo. Lo metto qui quindi sulla fiducia, oltre che per ricordarmi di provarlo, anche se poi magari a sorpresa esce che è divertentissimo. L'originalità dell'idea comunque merita. Gioco di botte alla Karate Champ nel quale bisogna controllare due tizi contemporaneamente. Essendo "uscito" (si fa per dire) per Amiga nel '98 ci avranno giocato solo Lee Bamber, il tizio britannico che si è smazzato tutto il lavoro (il faccione credo appaia pure digitalizzato nel gioco, quella specie di arbitro dovrebbe essere lui), e i parenti. E non metterei la mano sul fuoco riguardo ai parenti.

    Ultima modifica di Major Sludgebucket (ABS); 14-04-20 alle 20:59

  20. #100
    o feio
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    Re: Giochi vintage particolarmente brutti e goffamente malriusciti

    Non conoscevo questo straordinario beat'em up per Amiga che sembra voler ridefinire il concetto della parola "noia". Non capisco chi sia l'autore, ma il titolo reale è Dragon, mentre "For you" è un endorsement da parte della relativa rivista (di cui ignoravo l'esistenza fino a 10 minuti fa). Si noti come, colore a parte, il tutto si poteva convertire per Gig Tiger senza perdita di dettaglio apprezzabile. C'è di peggio, ma almeno -che ne so- Barravento aveva belle animazioni ed aveva quel quid da "so bad it's good".

    EOF

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