Fuga: Melodies of Steel – Recensione

PC PS4 Switch Xbox One

È importante giocare bene le nostre carte, organizzando al meglio le nostre forze e sfruttando bene i risicati punti interazione nei periodi di intermezzo

L’alternativa è giocare bene le proprie carte, organizzando al meglio le minute ma coraggiose forze: nei momenti di intermezzo è possibile muoversi all’interno del colossale bestione impersonando uno qualsiasi dei giovani eroi, interagendo con i compagni per rafforzare i legami o dedicarsi a numerose attività. Che si tratti di raccogliere primizie grazie a un’improvvisata fattoria per cucinare pasti forieri di utilissimi bonus o spedire a riposo i feriti, ogni avvenimento costa un preciso quantitativo di punti interazione, una risorsa assai risicata da amministrare con cura, scegliendo bene cosa fare e con chi per massimizzare il morale del gruppo in vista degli scontri che seguiranno.

Fuga Melodies of Steel Recensione

Il cannone ad anime nel suo macabro splendore: pregate di non dover ricorrere mai alla sua forza.

Potrebbe anche capitare, strada facendo, di scovare antiche rovine dove avventurarsi a piedi alla ricerca di oggetti rari che potranno essere riciclati nell’officina in cambio di vitali potenziamenti. Si tratta di brevi sezioni dove un trio di esploratori deve aprire un forziere scovando l’apposita chiave, abbattendo nemici con pistole ad aria compressa dalle munizioni limitate ed evitando trappole; sono escursioni che occupano poco tempo e non impegnano particolarmente il cervello (sostanzialmente basta capire in che ordine visitare le stanze del dedalo), ma si trovano perfettamente a loro agio nel risicato lasso di tempo concesso dagli intermezzi.

UN VIAGGIO DI FORMAZIONE

In Fuga: Melodies of Steel, tutto concorre a creare la giusta armonia, perché un gruppo affiatato è in grado di rendere al meglio in battaglia grazie alle sinergie forgiate nei rari attimi di pace: gli amici più cari svilupperanno infatti la consapevolezza necessaria per attivare potentissimi attacchi combinati, a patto che vengano piazzati assieme nella stessa postazione in una schermata richiamabile a intervalli specifici che permetterà di disporre le forze all’occorrenza.

Fuga Melodies of Steel Recensione

Gli intermezzi sono fondamentali per migliorare legami ed equipaggiamento, ma occhio ai punti interazione.

Per essere un gioco basato sul viaggio di una torreggiante macchina da guerra, il messaggio antimilitarista è davvero encomiabile

Sommate tutte le variabili il risultato è un sistema flessibile che offre una buona libertà di approcci, necessaria per far fronte a nemici piuttosto vari che, tra unità corazzate e nocive abilità speciali, sapranno il più delle volte garantire la dovuta varietà agli scontri, specialmente in occasione dei duelli contro le diavolerie meccaniche pilotate dai boss. Con un riuscitissimo cast di volti da incontrare o addirittura aggiungere all’equipaggio del Taranis, Fuga: Melodies of Steel trova la sua forza nella narrazione, capace di emozionare e generare empatia per i suoi piccoli protagonisti durante l’intera vicenda; per essere un gioco basato sul viaggio di una torreggiante macchina da guerra armata fino ai denti, il suo messaggio antimilitarista è davvero encomiabile.

In Breve: Fuga: Melodies of Steel è un gioco di ruolo focalizzato su narrazione e combattimenti, tagliando fuori elementi presumibilmente fondamentali come l’esplorazione: una ricetta atipica ma riuscita, che trae la forza da un cast di giovani eroi per cui non è assolutamente possibile non provare empatia. Consigliatissimo, a meno che non dobbiate per forza ammirare migliaia di poligoni su schermo per divertirvi.

Piattaforma di Prova: PC & Switch
Configurazione di Prova: Intel i7, 16 GB RAM, Nvidia Geforce GTX 1070, SSD
Com’è, Come Gira: Fuga: Melodies of Steel è un gioco tecnicamente modesto, dotato di impostazioni grafiche ridotte al minimo sindacale. Probabilmente girerebbe bene su un microonde, e non ha causato problemi di sorta all’architettura indicata.

Torna alla prima pagina…

Condividi con gli amici










Inviare

Pro

  • Storia avvincente e personaggi adorabili / Sistema di combattimento flessibile e appagante / Grafica bidimensionale di gran classe.

Contro

  • Tecnicamente modesto, con opzioni grafiche praticamente inesistenti / Narrazione prevalentemente lineare e priva di esplorazione.
8

Più che buono

Il retrogamer della redazione, capace di balzare da un Game & Watch a un Neo Geo in un batter di ciglio, come se fosse una cosa del tutto normale. Questo non significa che non ami trastullarsi anche con giochi più moderni, ma è innegabile come le sue mani pacioccose vibrino più gaudenti toccando una croce digitale che una levetta analogica.

Password dimenticata