È uno sporco lavoro quello di Going Under, ma qualcuno deve pur farlo; quelle startup fallite non si leveranno di torno da sole. Chiamate una stagista.
Sviluppatore / Publisher: Aggro Crab / Team17 Digital Prezzo: 19,99€ Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: ND Disponibile Su: PC (Steam), PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch
“Ciao mamma, sono appena uscita dal nuovo lavoro di cui ti parlavo: i colleghi sono fantastici! No, ancora non mi occupo di marketing, però ho sgozzato due magazzineri con una matita e fracassato il monitor in testa a tutti i programmatori”.
Così racconterebbe la sua prima giornata lavorativa Jackie Fiasco, protagonista di Going Under, sarcastico roguelite di Aggro Crab distribuito da Team17 Digital.
FANTOZZI 2.0
Il celebre personaggio inventato da Paolo Villaggio – Bambocci, se non ricordo male – oggigiorno non sarebbe più lo sfortunato ragioniere che tutti conosciamo, bensì uno stagista pluri laureato e iper qualificato assunto senza alcun compenso dalla Megaditta e relegato alle mansioni più inutili, svolte comunque con grande impegno e dedizione nella speranza di un posto fisso che non otterrà mai. Le tragiche avventure di Betty Fianco iniziano proprio con un tirocinio alla Fizzle, enorme multinazionale che produce la bibita più famosa del mondo e gestisce moltissimi altri brand affermati, così tanti che gli stessi manager non sanno quanti siano.
Mary Bianco è un’esperta di marketing, ma il suo superiore le assegna “momentaneamente” un altro compito: scendere nei sotterranei dell’azienda, dove sono state confinate startup e sussidiarie che non hanno ottenuto il successo sperato – anzi dovuto, la Fizzle non ammette fallimenti! – per eliminare fisicamente tutti i dipendenti. La nostra superstagista, dopo un momento di incertezza, accetta l’incarico: sappiamo tutti che bisogna essere versatili. E poi, anche se non rientra nelle sue competenze, è solo “momentaneamente”.
SCENDI, SIGNORINA, SCENDI LEI
Katy Basco scende quindi ai piani inferiori, e comincia la frenetica azione di Going Under, che si rivela molto di più di un semplice dungeon crawler reskinnato. La progressione nel gioco è la classica del genere: i sotterranei sono divisi in più piani composti da stanze generate proceduralmente, le cui porte si chiudono ermeticamente una volta entrati, per poi riaprirsi solo quando avremo eliminato tutti i nemici. Ogni oggetto che incontreremo può essere usato per offendere, quindi prepariamoci a malmenare gli sfaccendati brandendo portatili, monitor, risme di carta, sedie, sgabelli, piante e pezzi vari dell’arredamento che andrà via via distrutto nel corso dello scontro.
SEDIE, PIANTE DECORATIVE, TAVOLI, MATITE: TUTTO Ciò CHE VEDIAMO PUò ESSERE USATO COME ARMA
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