Golf Club Wasteland – Recensione

PC PS4 Switch Xbox One

QUANDO NON C’È PIÙ NIENTE DA FARE ALLORA TANTO VALE GODERSI IN PACE LO SPETTACOLO DELLA FINE DEL MONDO: GOLF CLUB WASTELAND NON SMETTE DI STUPIRE NEMMENO PER UN SECONDO

Pochi millimetri spesso fanno la differenza, così l’angolo trema nel tentativo di trovare la misura perfetta: Charlie non fa una piega. Alla pressione del tasto, esegue tuttalpiù uno swing elegante, poi si rialza in sospensione e galleggia verso la pallina, incurante delle vestigia che testimoniano la scelleratezza umana intorno a lui.

PALLA, MAZZA E STORIA

Quel che resta di Alphaville, oggi, è lo scenario ideale per i giocatori di quella disciplina che i terrestri chiamavano golf, un tempo giocata su prati verdi, e che ora attraverso la contaminazione post-urbana assomiglia sempre più a un mega-mini-golf. Palazzoni grigi, pericolanti esponenti di ciò che resta del brutalismo, pozze d’acqua contaminata, ascensori per qualche inspiegabile ragione ancora funzionanti, condutture che emergono enigmatiche dal cemento, musei saccheggiati in cui troneggiano sparute imponenti statue, solitarie vittime del loro peso (nel senso che nessuno è riuscito a portarle via, probabilmente), scampoli di vegetazione che provano a mangiarsi le rovine o a rallentare il regolare incedere della pallina, sono tutti monumenti a un’umanità che fu, attraverso cui Charlie si trova a lievitare, nella sua indomita progressione laterale verso la buca.

Golf Club Wasteland Recensione

Scoiattolo! No, dico davvero: non penserete che la pallina sia al sicuro con uno scoiattolo che scorrazza ai vostri piedi.

GOLF CLUB WASTELAND PUO CONTARE SU UNO DEI MIGLIORI ACCOMPAGNAMENTI SONORI DEGLI ULTIMI ANNI

Che sia serafico, come il cammino di chi si vuole dedicare solo alla storia senza preoccuparsi dei colpi, o più ragionato come quello di chi deve stare nel par per poter procedere, il suo percorso è sempre accompagnato da Radio Nostalgia (qui su Spotify), il miglior accompagnamento sonoro di un videogioco da moltissimo tempo a questa parte. Canzoni popolari cubane, brani di purissima eurodance e ballate folk, tutte rigorosamente originali e scritte per l’occasione, si alternano ai racconti dei radioascoltatori dedicati ai bei tempi andati, tra cui spicca la ricostruzione di un brutto trip in un club di Berlino conclusosi al mattino dopo con l’improvvisa epifania di una poesia tedesca che si credeva dimenticata. Immerso in questo malinconico clima di post-apocalisse, se non c’è più niente da fare allora tanto vale godersi in pace lo spettacolo della fine del mondo, Golf Club Wasteland non smette di stupire nemmeno per un secondo.

Golf Club Wasteland Recensione

Per risolvere il quesito di inizio recensione, Alphaville è la città di un film di fantascienza di Jean-Luc Godart.

Quando non sono le citazioni, quando non è più la musica, arriva il gameplay a reclamare il suo primato, fatto di carambole, ascensori, balconi, scoiattoli e altre amenità assortite, tutte perfettamente integrate in un gioco di golf che si prende la libertà di immergere la disciplina in un territorio ostile, contaminarla col platform, persino di politicizzarla, senza però mai snaturarla e al contempo senza perdere di freschezza nemmeno all’ultima buca. In un livello c’è un canestro: provando a lanciarci la pallina dentro mi sono chiesto se mi avrebbe più stupito il fatto che si potesse fare o il fatto che non si potesse: un dubbio che dice molto su quanto stupefacente sia Golf Club Wasteland.

In Breve: Con Golf Club Wasteland, Demagog Studio fa una cosa pazzesca, a pensarci bene: racconta una storia attraverso un gioco di golf. Mentre l’impassibile ex-terrestre Charlie si muove col suo jet pack in cerca del par nelle diverse buche, ciò che rimane del mondo intorno a lui parla al giocatore attraverso rovine, luci al neon e ricordi sottolineati dal brillante accompagnamento di Radio Nostalgia. Un obiettivo raggiunto senza sacrificare il divertimento, anzi: la componente di golf arcade funziona proprio grazie alla peculiarità dei suoi scenari. Golf Club Wasteland è un gioiello, un piccolo, grande gioco.

Piattaforma di Prova: Xbox Series X
Com’è, Come Gira: Nel suo minimalismo, Golf Club Wasteland mette in scena uno stile grafico interessante, che valorizza la rappresentazione un po’ cartoonesca della realtà, ma consente una rapida lettura della situazione. Come prevedibile, nessun problema di sorta su Series X.

Torna alla prima pagina…

Condividi con gli amici










Inviare

Pro

  • Meccaniche di golf arcade molto divertenti e stimolanti / Ambientazione che da sola racconta una storia / Tre modalità, per più o meno competitivi.

Contro

  • Non piacerà ai negazionisti del cambiamento climatico (ma non so se sia un difetto).
8.5

Più che buono

Password dimenticata