GORN 2 – Recensione

PC VR

Se pensavate che il primo GORN avesse già raggiunto il massimo livello di follia da arena VR, sappiate che Free Lives ha deciso di alzare ulteriormente l’asticella del delirio di sangue e frattaglie con GORN 2, trasformando il suo simulatore di gladiatori in qualcosa di ancora più grosso, scemo e irresistibile.

Sviluppatore / Publisher: Free Lives, Cortopia / Devolver Digital Prezzo: € 19.99 Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 18 Disponibile su: Meta Quest, SteamVR, PSVR2 (prossimamente) Data di uscita: Già disponibile

Nel panorama della realtà virtuale, pochi giochi sono riusciti a lasciare un’impronta tanto riconoscibile quanto il primo GORN. Con il suo approccio volutamente sopra le righe, grottesco e irresistibilmente ca**one, fatto di combattimenti tra gladiatori goffi, violenza cartoonesca ed esagerazioni fisiche, il titolo di Free Lives si era guadagnato uno zoccolo duro di fan pronti a scendere nell’arena armati di qualsiasi oggetto contundente.

Pur senza concedersi grandi innovazioni lato gameplay, GORN 2 riprende quell’idea e la porta avanti senza sconvolgerla, migliorando dove serve e limando gli spigoli di un’esperienza che faceva della caciara il suo marchio di fabbrica.

UNA NUOVA ONDATA DI DELIRIO GLADIATORIO

Il concept rimane fedele all’originale: sei un gladiatore, entri in un’arena e devi sopravvivere a orde di avversari che sbucano da ogni lato, utilizzando i tuoi pugni o qualsiasi arma ti capiti a tiro. Mazze ferrate, spade, asce, pesci giganti, guantoni da boxe XXL, fruste e chi più ne ha più ne metta. Tutto rigorosamente esagerato, volutamente inverosimile e in stile cartoon, per dare un tocco di leggerezza alla mattanza. Eppure è proprio questa fisica slabbrata, unita a un’azione costantemente grottesca, a rendere l’esperienza divertente e unica, soprattutto se la forma mentis è adatta al contesto simil Looney Tunes in preda a un raptus omicida. Un consiglio? Abbandonare ogni velleità di simulazione e lasciarsi trascinare nel vortice di pugni, teste mozzate e arti che volano come coriandoli.

GORN 2

Finalmente colpire e parare dà sensazioni più credibili.

Il primo evidente passo avanti rispetto al passato riguarda il sistema fisico, ora molto più coerente. Dove prima armi e colpi appariva governati da una fisica in parte caotica, in GORN 2 ogni oggetto ha un peso percepibile e una consistenza più appagante.

in GORN 2 ogni oggetto ha un peso percepibile e una consistenza più appagante

I colpi danno la sensazione di impattare davvero sui nemici, i quali reagiscono sempre scomposti ma in modo credibile, con caschi che volano, denti che schizzano e corpi che si accasciano o vengono sbalzati lontano in maniera più prevedibile. La vena slapstick non è stata minimamente ridimensionata, anzi è l’esatto opposto: proprio grazie alla gestione più raffinata della fisica, il gioco riesce a esaltare ancora di più le sue gag violente.

DALLE ARMI DEMENZIALI AI REGNI ULTRATERRENI

Un altro miglioramento rilevante riguarda il parco armi, ora ampliato e decisamente meglio caratterizzato. Free Lives ha arricchito la borsa degli attrezzi dei gladiatori con 35 strumenti che mescolano demenzialità e cattiveria in un equilibrio perfetto. Accanto a spade e mazze di ogni foggia fanno la loro comparsa oggetti improbabili come pesci enormi, clave a forma di arto e bastoni coperti di spuntoni. La varietà non serve solo a strappare una risata, ma anche a garantire approcci diversi agli scontri, visto che ogni arma possiede un peso specifico e una portata propria, costringendo ad adattare la strategia in base a ciò che capita a portata di mano… o di mani, nel caso servano entrambe.

GORN 2 non è un gioco adatto ai deboli di cuore.

Al di là della modalità Infinita, vero cuore pulsante della serie, stavolta c’è anche una campagna. Non aspettatevi una narrazione articolata o una storia memorabile, si tratta più di un pretesto per diversificare le ambientazioni e inserire boss fight eccentriche. La struttura prevede cinque regni ultraterreni, ciascuno governato da uno dei figli di un Dio spodestato, il quale si affida al nostro gladiatore per vendicarsi.

Al di là della modalità Infinita, vero cuore pulsante della serie, stavolta c’è anche una campagna

Ogni regno presenta le sue arene caratteristiche con trappole, piattaforme mobili, ostacoli e piogge di armi a caso. È un’aggiunta semplice ma efficace, che evita al gioco di risultare monocorde e offre la possibilità di sperimentare situazioni diverse dal solito, nonostante alcune arene meno ispirate di altre. Interessanti anche le sfide bonus, le quali permettono di sbloccare armi extra. La durata complessiva della story mode si aggira intorno alle quattro ore, una longevità onesta per ciò che offre come contenuti ma che non sazia completamente.

GORN 2, UN SEQUEL ONESTO E DIVERTENTE

Chiude il cerchio la modalità Personalizzata, pensata per chi vuole manipolare ogni parametro del massacro. Si può decidere quante ondate affrontare, il numero di nemici presenti in contemporanea, la velocità dei combattimenti, la forza di gravità e persino il tipo di armi disponibili. È qui che il sequel dà il meglio di sé regalando situazioni veramente assurde. Questa libertà, unita a un gameplay al solito immediato e accessibile, rende il gioco perfetto per delle sessioni brevi, momenti di caos esilarante utili a scaricare un po’ di tensione o semplicemente farsi quattro risate estirpando crani.

I nemici possono tentarle tutte pur di metterci KO.

Nonostante i miglioramenti, GORN 2 resta pur sempre un prodotto pensato per chi cerca divertimento immediato, senza grandi pretese di profondità. La ripetitività di fondo è difficilmente evitabile in un gioco basato su una struttura ad arene, e anche la varietà di nemici, sebbene superiore al passato, potrebbe essere più ampia. La campagna offre una piacevole variazione, è innegabile, tuttavia il vero valore del titolo risiede nella sua immediata capacità di gettarci nella mischia senza tempi morti. È il classico titolo plug and play perfetto per quando non si ha molto tempo, magari da alternare a esperienze videoludiche più complesse.

Se avete apprezzato il primo GORN o se cercate un’esperienza VR ignorante al punto giusto, questo sequel è esattamente ciò che fa per voi

Chi ha apprezzato il primo GORN o cerca un’esperienza VR ignorante, sopra le righe e simpaticamente caciarona, adorerà questo sequel. Non reinventa nulla, ma perfeziona tutto ciò che aveva reso il capostipite tanto divertente. La violenza resta esagerata ma mai disturbante, più da slapstick demenziale che da splatter horror, e anche nei momenti più sanguinosi il tono leggero e giocoso stempera ogni eccesso. È un more of the same con alcune novità interessanti, non gli interessa avviare l’evoluzione del franchise perché si sa, squadra che vince non si cambia, e poi a GORN 2 basta essere un ottimo pretesto per farci staccare la spina vivendo una giornata lavorativa tipo di Massimo Decimo Meridio, permettendoci di fare a pezzi i nemici e lo stress a colpi di mazza ferrata.

In Breve: Più solido, più vario e più scemo che mai, GORN 2 è il sequel che chiunque abbia amato il primo capitolo deve giocare. Non inventa nulla di nuovo, semplicemente migliora e arricchisce tutto quello che ha reso un cult il predecessore. Qualche aspetto meno gagliardo come la varietà, alcuni limiti tra cui la ripetitività e una narrativa che sa di scusa non scalfiscono eccessivamente la forza bruta di un gameplay divertente nella sua immediatezza coadiuvato da una fisica maggiormente convincente. È un more of the same? Ni, qualche nuovo contenuto c’è, ma comunque non ha importanza: mantiene fede alla promessa di travolgerci col suo rinnovato delirio di buffa violenza virtuale, e va benissimo così.

Piattaforma di Prova: Meta Quest 3 via SteamVR
Configurazione di Prova: Meta Quest 3, Ryzen 7 7800X3D, Radeon 7800XT Nitro+, 32 GB RAM DDR5, SSD
Com’è, Come Gira: Dal punto di vista tecnico, il gioco mantiene la sua impostazione volutamente caricaturale. I modelli dei personaggi sono grotteschi e sproporzionati, le arene dai colori saturi ricordano più un cartone animato che un’ambientazione realistica. Il motore grafico fa il suo dovere senza evi-denti sbavature: il colpo d’occhio è sempre pulito, le animazioni sono volutamente scattose e la lettura dell’azione è chiara anche nei momenti di caos totale, come nelle ultime arene della modalità storia. Bene opzioni di comfort, fluidità, risposta dei controller e senso d’immersione.

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Pro

  • Sistema fisico nettamente migliorato / Armi folli e personalizzazioni demenziali / Modalità infinita sempre divertente

Contro

  • Non lo si compra per la storia, diciamo / Alla lunga può emergere un po’ di ripetitività / Varietà dei nemici migliorabile
8

Più che buono

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