Automezzi delle più svariate categorie, componenti social in abbondanza e un modello di guida accessibile a tutti. Basterà tutto questo per rendere GRID Legends un racing game da tenere d’occhio?
Sviluppatore / Publisher: Codemasters / Electronic Arts Prezzo: 59,99€ Localizzazione: Completa Multiplayer: Online competitivo PEGI: 3+ Disponibile Su: PC (Steam, Origin), Xbox One, Xbox Series X|S, PlayStation 4, PlayStation 5 Data di Lancio: 25 febbraio
Quello che ci troviamo di fronte non solo è il primo capitolo targato EA, ma è anche l’ultimo in ordine cronologico, quello con la modalità narrativa e il più social di sempre. Tutto ciò a detta di Codemasters, del publisher e dell’oste, certo.
Per quel che mi riguarda GRID Legends è un buon racing game, eppure da qualche parte serpeggia la sensazione che manchi qualcosa. Proviamo a scoprire dove, ché 59.99 € non sono tantissimi però nemmeno pochi.
LE PROMESSE DI GRID LEGENDS
GRID Legends è un racing game arcade, una babilonia d’adrenaliniche corse per piloti solitari e pirati delle strade online. La novità è Driven to Glory, una porzione single player basata sulla narrativa che in teoria dovrebbe fare la differenza grazie al suo racconto altamente spettacolare e immersivo. Ispirata alla docu-serie Formula 1: Drive to Survive di Netflix, simile a quanto fatto da Codemasters in F1 2021 con la modalità Braking Point, Driven to Glory offre varie gare inframezzate da sequenze cinematografiche con tanto di cast in carne, ossa e popolarità (come nel caso dell’attore Ncuti Gatwa di Sex Education). Nonostante ciò il racconto della scalata al successo di tale Pilota 22 – un pugno nell’occhio dell’immedesimazione – non riesce a conquistare la curiosità di chi bada alla sostanza. Districandosi maluccio fra cliché e banalità, lo story mode non sa coinvolgere a causa di un copione per nulla brillante e personaggi/dialoghi poco accattivanti, i quali riducono la novità a una modalità aggiuntiva di scarsa rilevanza.
Per chi ama correre da solo per fortuna oltre a Driven to Glory c’è la Carriera. Qui le cose si fanno più interessanti, a patto di farsi andare bene una struttura a metà fra il classico e l’anacronistico. Con oltre 250 eventi (Circuito, Time Attack, Derapate, Eliminazione e corse con rampe o boost), 130 tracciati di vario genere fra cui novità come Mosca e Londra, la Carriera permette di sfrecciare a bordo di 128 bolidi (come GT, camion da corsa, Touring, ruote scoperte, ibride, elettriche), sbloccare categorie diverse in cui gareggiare ed eventi vieppiù difficili.
l’alta varietà è sicuramente uno dei punti più forti della modalità Carriera
VERSO L’INFINITO E OLTRE, ANZI NO
La vera ventata d’aria fresca la porta Crea Gara, un editor con cui plasmare in pochi click l’evento desiderato e magari condividerlo con gli altri. Crea Gara ci permette di parlare dell’ottima gestione del matchmaking online, un jump in – jump out oltremodo agile nel catapultarci nelle partite altrui dal tab social – possedendo un’auto guidata dall’IA – oppure impostando su Pubblica la nostra sessione anche durante la modalità Carriera. Bene così e bene anche il multiplayer cross-platform, una peculiarità che aumenta il numero di sfidanti umani contro cui vedersela amplificando l’adrenalina (da amante dei single player non posso negare che correre contro avversari reali dia tutt’altro ritmo al battito cardiaco). Piccolo inciso: nelle sessioni online ho riscontrato alcune imperfezioni legate all’audio, ma nulla che una patch non possa risolvere.
Per quanto riguarda il modello di guida invece siamo dalle parti del permissivo e immediato, diciamo un “corri e divertiti” dove spesso basta lasciare un attimo l’acceleratore anziché frenare. Se piace il genere allora il divertimento è assicurato, tra l’altro le risposte dei mezzi mi sono parse migliori rispetto alle scorse esperienze con la serie. Le differenze di peso e caratteristiche delle auto sono ben percepibili così come lo è il feeling di guida, inoltre, pur trattandosi di un arcade senza velleità simulative, il grip sui vari terreni durante le gare in condizioni atmosferiche avverse rende appagante il feedback pad alla mano. Non convincono invece né la difficoltà (partite da Esperto, fidatevi) né l’IA, la quale talvolta riesce a sbandare senza motivo perfino nei rettilinei oppure può vivere con fin troppa foga il ruolo di Nemesi (attenzione quindi ad abusare delle sportellate correggi traiettoria e del rewind).
GRID LEGENDS SVOLGE ADEGUATAMENTE IL COMPITO, MA SENZA SALTI DI QUALITÀ
In Breve: GRID Legends è un buon racing game arcade cui manca la voglia di superarsi. Nonostante le promesse, Codemasters finisce per affidare le fortune del loro nuovo capitolo a una Carriera gradevole ma anche priva di spunti originali, a una componente online ancora più facile da gestire e all’editor. Il modello di guida perfeziona se stesso mentre Driven to Glory non ce la fa proprio a ritagliarsi un posto al sole, anzi. Tra meno contenuti validi del previsto e un comparto tecnico che sa di già visto, il cruccio più grande è il rinvio dell’evoluzione di un franchise che forse non aspettava altro.
Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: i7 [email protected], Nvidia 3070 Laptop 8 GB, 16 GB di Ram e SSD
Com’è, Come gira: In 1440p e impostazioni su Altissimo ho tenuto i 60fps quasi sempre. Gli unici vistosi cali di framerate si sono palesati nei momenti graficamente più intensi, cioè quando la pioggia bagna ogni elemento e i riflessi/effetti visivi abbondano. Tecnicamente non si può gridare al miracolo ed è un peccato meno vaniale del solito data la qualità dei competitor più o meno diretti o recenti. Un comparto audio buono con tanto di doppiaggio in italiano completa il quadro tecnico.