Con Gunlord, nel 2012, NG: Dev Team l’ha fatta davvero grossa, relegando su piattaforme di nicchia quali Dreamcast e Neo Geo il miglior tributo a Turrican che il nuovo millennio potesse sperare di vedere. Un torto da raddrizzare a tutti i costi in nome di quelle povere anime che non hanno potuto presentarsi all’appuntamento, prive delle suddette macchine ma col cuore colmo d’amore per l’indimenticabile opera omnia di Manfred Trenz. Non c’è bisogno di spiegare cosa sia Turrican, giusto? Con i giornalisti di Ace inebetiti durante un press tour dalle parti di Rainbow Arts, convinti di avere davanti un gioco per Amiga mentre giocavano l’originale per Commodore 64 e tante, tantissime altre storie legate a uno dei più significativi traguardi tecnologici mai raggiunti dalla programmazione a otto bit. A metà strada tra Contra e Metroid, Turrican ha generato seguiti su computer e console finché herr Trenz non ha deciso di fare altro, realizzando un seguito spirituale su Super Famicom (Rendering Ranger: R2, per i profani) tecnicamente encomiabile, incapace però di raggiungere l’altissimo livello della sua opera più celebre.
AMICO TURRICANO, COI CAPELLI UN PO’ CORTI
Gunlord X è la versione rivista e corretta del gioco pubblicato sette anni fa e nasconde i segni del tempo in maniera egregia, giacché i ragazzi di NG: Dev Team si sono fatti in quattro per ottimizzare al meglio il loro virgulto per Switch, sfornando indubbiamente uno dei migliori omaggi a Turrican che giocherete nella vostra carriera. Con decine di sprite su schermo e una fluidità fissa a 60 fps in entrambe le modalità offerte dalla macchina Nintendo, Gunlord X si presenta come un vero e proprio inno al gioco di piattafome bidimensionale di razza, affiancando al riuscito risultato tecnico un’ottima direzione artistica e un uso della tavolozza azzeccato, ottenuto mixando efficacemente tinte accese e acide con un risultato che richiama il vecchio Jim Power di Loriciel, solo infinitamente meglio.
Gunlord X si presenta come un vero e proprio inno al gioco di piattafome bidimensionale di razza
REMEMBER KATAKIS
L’unico punto debole del gioco è la sua brevità: i nove livelli possono infatti essere completati in un’oretta, lasciando in seguito nelle mani del giocatore una modalità New Game+ ad uso e consumo degli speedrunner, assieme al piacere di rivisitare i livelli alla ricerca dei diamanti lasciati indietro. Non è affatto poco considerata la tipologia prettamente arcade a cui il gioco appartiene, ma va detto che l’avventura è resa davvero troppo semplice su Switch grazie al salvataggio automatico, che permette di ricominciare a giocare dall’ultimo livello raggiunto. Questo non era possibile su Neo Geo e Dreamcast, dove bisognava iniziare d’accapo ogni partita, perfezionando lo stile di gioco per raggiungere la conclusione.
grazie al salvataggio automatico mi sono concesso qualche spensieratezza di troppo
Gunlord X è un clone di Turrican assolutamente eccellente, ricreato con amore su una nuova piattaforma senza pigrizia e con la voglia di offrire il miglior prodotto possibile. Alcune delle nuove aggiunte sono davvero graditissime, ma l’introduzione del salvataggio automatico rompe la sfida in maniera piuttosto indigesta; personalmente avrei preferito che la scelta del livello fosse stata resa possibile solamente al completamento dell’avventura. In ogni caso Gunlord X resta un acquisto imprescindibile per tutti gli amanti dei giochi di piattaforme bidimensionali, specialmente all’ottimo prezzo con cui viene venduto.