Ormai ho perso il conto di Espansioni e Avventure che hanno notevolmente ampliato il gioco di carte Blizzard dalla sua uscita, ma ciò che riesce tuttora a stupirmi è lo “scossone” che subisce Hearthstone dopo ogni novità: con l’aggiunta di qualche interessante meccanica, difatti, è finalmente giunto il momento di rivedere le proprie tattiche di gioco, e come sempre saranno necessari una buone dose di pazienza, determinazione e l’immancabile fattore “C”.
GUERRE TRA CLAN
La più grande novità portata sui nostri schermi da Blizzard riguarda l’inserimento delle carte tri-classe che, una volta messe in gioco, ci permettono di pescare carte della nostra fazione, composta dalla propria classe e da altre due. Così, i membri del Loto di Giada (Ladri, Druidi e Sciamani), gli studiosi della Kabala (Maghi, Sacerdoti e Stregoni) e i loschi Sgherri Torvi (Guerriero, Paladino e Cacciatore), picchiandosi di santa ragione, ci danno modo di personalizzare a dovere i nostri amati mazzi.
Come sempre saranno necessari una buone dose di pazienza, determinazione e l’immancabile fattore “C”
LA STRADA VECCHIA PER LA NUOVA
Perdonatemi se non mi addentro in complicate spiegazioni sul “meta” attuale, sulle carte e sulle strategie più forti con cui scalare le classifiche e non mi perdo a darvi qualche consiglio su “combo” particolarmente efficaci, ma come giocatore sono sempre stato particolarmente scarso.
In compenso, non posso che lodare la decisione della software house americana di ridurre al minimo la componente casuale delle partite, diventata fin troppo fondamentale con “Il Gran Torneo” e qualche altra espansione, dando così modo agli appassionati di raccogliere i frutti delle proprie idee o – nel caso – di pagare a caro prezzo l’aver costruito un mazzo poco funzionale.
la decisione della software house americana di ridurre al minimo la componente casuale dà modo agli appassionati di raccogliere i frutti delle proprie idee
Hearthstone, dopo essersi quasi paralizzato a causa di un metagame stagnante, ha finalmente trovato una ventata d’aria fresca. Ammetto di non essere un amante delle guide strategiche e dei tanti “mazzi pronti” da copiare per scalare la classifica, ma fortunatamente le possibilità offerte dai Bassifondi di Meccania sono tantissime, e serviranno un po’ di tempo e pazienza prima di trovare il proprio stile di gioco preferito. Blizzard, ancora una volta, offre un prodotto magnificamente rifinito, dalle splendide illustrazioni, e che ci terrà incollati davanti allo schermo fino alla prossima espansione.
I Bassifondi di Meccania dà un forte scossone a Hearthstone, offrendo qualche nuova meccanica – semplice, ma funzionale – in grado di cambiare radicalmente il metagame stagnante che affliggeva il gioco di carte. La componente casuale è calata drasticamente, e sono tantissime le possibilità di costruzione dei vari mazzi. Blizzard continua a darci la nostra droga digitale quotidiana, e noi non possiamo che gioire per questo!