La risposta era da ricercare in questo quinto film, arrivato con ben sei anni di ritardo (in realtà era pronto dal 2015, ma questa è un’altra storia), laddove, purtroppo, i dubbi sono stati confermati: Pirati dei Caraibi – La Vendetta di Salazar è un film mediocre e privo di originalità, ma peggio ancora, sancisce definitivamente la morte di un format. Le azioni imprevedibili di Capitan Jack Sparrow sono diventate, nel giro di pochi anni, prevedibili e irritanti.
Ne La Vendetta di Salazar troviamo il figlio adolescente di William Turner reclutare Jack Sparrow alla ricerca del Tridente di Poseidone, una reliquia marina avvolta dalle classiche leggende maledette. In questo prodromo del plot emerge il primo problema da cui non si scappa: perché rievocare una storia che era stata già chiusa nel suo agrodolce lieto fine? Parlo chiaramente di William Turner ed Elizabeth Swan, di cui nessuno sentiva più il bisogno di veder narrate altre vicende, e ancor di più della loro progenie. Si tratta di una soluzione narrativa che – evidentemente – ha il solo scopo di soddisfare la vena sadica di alcuni sceneggiatori hollywoodiani che, negli ultimi anni, godono nell’inserire personaggi che scopriremo essere figli o parenti di altri protagonisti della saga.
Pirati dei Caraibi è, a malincuore, un franchise che non ha più nulla da raccontare in termini di qualità e inventiva
La Vendetta di Salazar segna la saturazione totale del genere. La prima parte del film è altamente prolissa e soporifera, con un intreccio narrativo tirato per le lunghe. Va un po’ meglio nella seconda, dove alcune soluzioni visive e l’entrata nel vivo dell’avventura riescono a risollevare attenzione e animi: troppo poco e troppo tardi. La sensazione che rimane è di una chiara operazione commerciale, atta a mungere più soldi possibili da un franchise di sicuro successo, ma che ha purtroppo smesso di inventare. Non si parla tanto di una realizzazione fallace o pigra (i due registi norvegesi Joachim Rønning e Espen Sandberg, che vengono dal clamoroso Kon-Tiki, girano con cura, alternando intelligentemente l’effetto visivo al trucco materiale, riportando un po’ di artigianato in un’arte nata con esso), ma è proprio l’idea dietro al film che non convince, e quindi tutta la sua realizzazione.
Pirati dei Caraibi è, a malincuore, un franchise che non ha più nulla da raccontare in termini di qualità e inventiva. Probabilmente è un format che, complici gli anni e l’evoluzione del cinema, oggi non funziona più. Peccato.
VOTO: 5.5
Genere: avventura, azione
Publisher: Disney
Regia: Joachim Rønning e Espen Sandberg
Colonna Sonora: Geoff Zanelli
Interpreti: Johnny Depp, Javier Bardem, Brenton Thwaites, Geoffrey Rush, Kaya Scodelario
Durata: 129 minuti