Horizon Zero Dawn su PC è una vera e propria gioia per gli occhi, e questo nessuno potrà mai negarlo
A tutto questo bisogna poi aggiungere che Aloy è una protagonista che può anche non piacere: pur divertendomi a portala a spasso per il gioco, ad esempio, a me ha ricordato una Mary Sue boriosa costantemente impegnata a precisare quanto sia migliore di tutti gli altri personaggi di cui si circonda. Anche la scrittura dei comprimari non ha particolari guizzi,
restituendo dei PNG che raramente si allontanano dallo stereotipo dei rispettivi personaggi. Insomma, la scrittura non è certo il punto di forza di
Horizon Zero Dawn. Ed è un peccato, perché il mondo post-apocalittico ipotizzato dallo studio olandese è affascinante, straordinariamente ricco di particolari e con un background narrativo mica da ridere. La storia raccontata da Guerrilla non va troppo oltre la mera funzionalità, insomma, con qualche tocco nemmeno troppo coerente al contesto, ma può contare su un vibrante e desueto quadro generale, un futuro ormai distante dal punto di svolta che ha avuto il tempo di riscrivere nuove regole su quel che si può considerare “forma di vita” sulla Terra. E non è certo poco in termini di coinvolgimento.
CERCATRICE IN GUERRA
Se le componenti ruolistica e narrativa sono al servizio dell’esperienza ma nulla di più, è sul versante prettamente action che Horizon Zero Dawn sfoggia le sue armi migliori. Gli scontri con le macchine sono estremamente appaganti sia da un punto di vista prettamente visivo e scenografico, sia sul versante ludico in senso stretto. Ogni creatura meccanica deve essere studiata e analizzata al fine di carpirne le debolezze, dopodiché è necessario sfruttarne proprio le fragilità per eliminare il bersaglio in fretta. Per farlo, Aloy ha a disposizione un ampio arsenale di strumenti utili non solo a colpire con precisione chirurgica i nemici di piccole e medie dimensioni, ma anche a fiaccare le macchine più grandi prima di tentare un attacco frontale.
L’arco è l’arma prediletta della tribù dei Nora, e quindi anche della protagonista.
Frecce elementali, bombe incendiarie, trappole, e addirittura una lanciacorde con cui provare a immobilizzare i nemici, ognuna di queste armi trova la sua utilità in combattimento, a prescindere dal fatto che Aloy stia affrontando delle semplici Vedette, dei comunissimi Corsieri o i colossali – e terribilmente devastanti – Divoratuono.
È sul versante prettamente action che il gioco sfoggia le sue armi migliori
Il gioco poi premia un approccio più ragionato agli scontri garantendo un maggior numero di punti esperienza in caso vengano sfruttate le debolezze delle varie macchine, con
punti bonus dopo aver strappato la corazza dai nemici o aver provocato menomazioni. Dispiace che Guerrilla non sia riuscita a garantire lo stesso grado di profondità contro gli
avversari umani: in questo caso i combattimenti hanno molto meno nerbo, giacché i banditi che popolano le terre di
Horizon Zero Dawn sono dotati di un’intelligenza artificiale piuttosto basilare e non rappresentano quasi mai una minaccia per la giovane protagonista, abituata com’è a pericoli ben più letali.
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