Una misteriosa piaga trasforma in bestie assetate di sangue chiunque senta l’Ululato. Ma l’eroina non udente di Howl è pronta a fronteggiare il nemico con armi affilate quanto il suo intelletto.
Sviluppatore / Publisher: Mi’pu’mi Games GmbH / Astragon Entertainment Prezzo: 14.99 euro Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: Assente Disponibile su: PC (Steam ed Epic), Nintendo Switch
Nessuno sa come sia nata la Peste Ululante, né chi sia stato il primo ad ammalarsi, dando inizio all’epidemia che avrebbe inginocchiato il mondo. Il misterioso morbo era capace di trasformare gli uomini in bestie assetate di sangue, lupi zombie in perenne caccia lungo villaggi e campagne, attaccando chiunque. Le loro zanne e i loro artigli erano letali, ma morire sbranati non si poteva definire un destino poi così atroce. Ben peggiore era la sorte di chi udiva l’Ululato, trasformandosi a sua volta in uno di quegli abomini infernali. Tra i pochi sopravvissuti circola la voce di una possibile cura, ma avventurarsi fuori delle proprie abitazioni significa non farvi più ritorno. Perlomeno non sotto sembianze umane.
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L’unica speranza è una ragazzina incapucciata non udente e quindi immune all’Ululato. Scaltra e abile con arco e frecce, eroina e protagonista di Howl, turn based puzzle game ambientato in un mondo fantasy medievale del quale non vorremmo mai far parte. Attraverso sessanta livelli suddivisi in quattro capitoli, il nostro obiettivo è uccidere quante più bestie possibile raccogliendo indizi su quanto accaduto, fino al terribile scontro finale che non posso spoilerare.
Gli austriaci Mi’pu’mi Games, responsabili dello sviluppo, potrebbero suonare sconosciuti ai più, ma il loro curriculum annovera oltre all’ottimo adventure The Lion’s Song anche collaborazioni nella realizzazione di capolavori come Control, Hitman, e il recente Shadow Gambit: The Cursed Crew.
HOWL, PIÙ PUZZLE CHE STRATEGICO
Curiosamente Howl è presentato nei vari store come uno strategico con combattimenti a turni, il che potrebbe indurre a pensare che si tratti di un gioco dal gameplay simile a XCOM, quando in realtà non è così. Tutti i nemici hanno delle precise regole di movimento e attacco a seconda della nostra posizione e della presenza di possibili prede. Significa che a ogni specifica situazione c’è sempre una ed una sola reazione dei mostri. Non è questa l’essenza di uno strategico, nel quale è richiesta una componente aleatoria per spingerci a sperare che il fuoco nemico vada a vuoto, o per indurci a cambiare approccio quando subiamo un danno critico inaspettato.
Howl è presentato come uno strategico a turni, ma in realtà è un solido puzzle game in cui niente è lasciato al caso
Dopo ogni nostra azione, entrano in gioco i nemici, che si comporteranno come da script. Un gameplay mutuato dal capostipite Rogue, arricchito da un sadico particolare: dobbiamo preimpostare fino a sei turni. Significa che se per esempio decidessimo di fare un passetto verso nord, dovremo immaginare il conseguente riposizionamento dei mostri, per poi magari scoccare una freccia verso est perché sicuri che lì si troverà una minaccia, dopodichè, sempre ragionando per prevedere ciò che accadrà, si dovrebbe liberare un corridoio verso sud, e così via per ben sei volte, in un ribollire di meningi
.Prevedere movimenti dei nemici e conseguenze delle nostre azioni per i prossimi sei turni è una sfida ardua, ma ci viene in soccorso la modalità assistita
E SE CAPPASSIMO CAPPUCCETTO ROSSO?
Raggiungere l’uscita non è quasi mai sufficiente, perché il sistema di valuta virtuale ci obbliga a eccellere. Guadagniamo teschi per ogni uccisione e punti essenza se completiamo il livello entro un numero determinato di turni. Queste risorse ci servono per sbloccare e potenziare nuove skill come la capacità di gettare bombe fumogene per disorientare i mostri, o sparare una vampata di energia in stile Hadouken, più altri modi di nuocere o difendersi che vi lascio il piacere di scoprire, tutti potenziabili.
Non pensiate che cappare la piccola protagonista renda Howl una passeggiata, poiché, come abbiamo imparato da Spiderman, da un grande potere derivano grandi responsabilità, ma soprattutto grandi conseguenze da prevedere. Aggiungiamo vari tipi di mostri ciascuno con le proprie caratteristiche, munizioni limitate, e vari livelli che potranno dirsi perfettamente completati solo tornando ad affrontarli più volte nel gioco, una volta guadagnati i perk adeguati, e abbiamo per le mani una bella gatta da pelare. Troppo difficile? Vi siete spaventati? Esiste anche una modalità assistita pensata appositamente per chi vuole godersi la trama senza che gli inizi a fumare il cranio, tuttavia priva il gioco della sua caratteristica principale, ovvero la pianificazione. A voi la scelta.
UNA FIABA ILLUSTRATA
Howl non è solo una sequenza di livelli lungo i quali infilzare bestie feroci, ma racconta anche la storia dell’epidemia e dell’intrepida protagonista, con una voce narrante molto evocativa e uno stile grafico semplice ma carismatico, che raffigura l’azione con una serie di disegni animati, quasi come se una mano invisibile aggiornasse il tabellone di gioco cancellando e tratteggiando nuovi elementi man mano che l’azione si evolve.
Anche la colonna sonora si adatta perfettamente al contesto, rimane però il dubbio che alla fine il gioco sia stato indirizzato al pubblico sbagliato
In Breve: Howl è un puzzle game in cui pianificazione delle proprie mosse e previsione delle conseguenze giocano il ruolo del leone. Tenere a mente le reazioni dei nemici per i prossimi sei turni può rivelarsi molto impegnativo, anche se con la modalità assistita o una sana dose di trial and error riuscirete a completare tutti i sessanta livelli in due o tre serate. La storia dalle tinte cupe, l’ambientazione medievale e il particolare aspetto grafico lo rendono un gioco assolutamente interessante. Una volta completato non c’è motivo di rigiocarlo se non per tentare di guadagnare tutti i trofei, ma rimane un’esperienza consigliata agli amani di questo genere di giochi.
Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: AMD Ryzen 9 6900HS, 16GB RAM, GeForce RTX 3080, SSD
Com’è, Come Gira: Le richieste tecniche sono veramente modeste, e non c’è stato alcun problema. Gli shortcut da tastiera però non sono molto pratici, rendendo preferibile giocare solo con il mouse.