Humanity – Recensione

PC PS4 PS5

Un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per l’umanità. Humanity è un ottimo puzzle game che ripesca una formula d’altri tempi e la adatta alla perfezione in chiave moderna, con un discreto sfoggio di tecnica. Scopriamolo insieme.

Sviluppatore / Publisher: Tha Ltd / Enhance Games Prezzo: € 29,99 Localizzazione: Testi Multiplayer: Presente PEGI: +7 Disponibile su: PC (Steam, Epic Games Store, Microsoft Store, GOG), PS4, PS5 Data di uscita: Già disponibile

Humanity mi ha messo nei panni di un dio. Nulla di particolarmente eccezionale, perché di simulazioni divine ne ho giocate un’infinità. Questo dio però presenta una peculiare particolarità: è incarnato in una forma canina. Quindi il mio alter ego nel gioco è un cane. Bene, ora mi restano solo circa cinquemila caratteri per inventarmi elaborati giri di parole attraverso cui nominare il protagonista del gioco senza incappare nelle ire di Mario, preoccupato sia per le scomuniche, quanto per il SEO del sito.

Al di là delle facili facezie, Humanity mi ha messo di fronte a sfide ben più impegnative del dribblare le bestemmie. La formula prende ispirazione da un grande classico del passato, Lemmings, riletto alla luce di un altro ottimo puzzle moderno, Captain Toad. I piccoli esserini verdi con tendenze suicide sono sostituiti in questa da una fiumana di umanità varia, impegnata nella ricerca del percorso verso l’uscita dai geometrici diorami che compongono i livelli. A fare loro da guida, infatti, è un Akita Inu, un dolce cagnolino nipponico.

PREGO, DA QUESTA PARTE PER HUMANITY

Spicca fin da subito il minimalismo formale su cui sono costruiti i livelli, quasi completamente spogli di elementi che possano decorare i granitici cubi che li compongono. È l’umanità stessa a portare colore nel mondo, un inesauribile flusso di persone poligonali di diverse fogge che avanzano incessantemente verso la salvezza o la morte, seguendo le indicazioni del canide salvatore. Il primo impatto con questo esercito di migliaia di NPC in progressione silente è spiazzante, sia per la portata tecnica, sia per la valenza emotiva che la raffigurazione di un’umanità compatta e collaborativa porta con sé.

LA FORMULA PRENDE ISPIRAZIONE DA UN GRANDE CLASSICO DEL PASSATO, LEMMINGS, RILETTO ALLA LUCE DI UN ALTRO OTTIMO PUZZLE MODERNO, CAPTAIN TOAD

È facile sentirsi pervasi da una serenità zen mentre si osservano centinaia di umani colorati muoversi incessantemente tra gli algidi scenari di Humanity; il merito non è solo di una direzione artistica ispirata, ma anche di una progressione serenamente ostica, che si prende tutto il tempo necessario per introdurre nuovi comandi, strumenti e sfide. Inizialmente il nostro dio può solo abbaiare per impartire direzioni, poi arriva il salto, il controllo della telecamera, del tempo, pulsanti da azionare e persino delle armi da affidare ai processanti.

Nonostante la semplicità, dal punto di vista tecnico Humanity è piuttosto sorprendente.

Tra i primi, scarni scenari in cui condurre il fiume umano verso il riquadro luminoso d’uscita, e gli ultimi in cui vengono messe in scena gigantesche battaglie tra laser, spari e gli Altri, nemici umanoidi, ci sono ore di ragionamenti, intuizioni e tentativi che non conducono davvero mai alla frustrazione, nemmeno quando è necessario attendere minuti prima che il proprio piano si riveli (o meno) efficace.

ENHANCE GAMES HA SAPUTO TROVARE UNA SERIE DI SOLUZIONI PER SCONGIURARE LA NOIA DELLA RIPETIZIONE

Nelle fasi avanzate di gioco i livelli (90 in totale) possono durare anche una mezz’oretta ciascuno, ma Enhance Games ha saputo trovare una serie di soluzioni per scongiurare la noia della ripetizione. Riavviano un livello, infatti, si può ritrovare al loro posto tutti i comandi impartiti nel tentativo precedente e mandare avanti il tempo fino al punto in cui è necessario cambiare qualcosa. Qualora non abbiate problemi con la vostra coscienza potreste sempre ricorrere ai video risolutori incorporati nel gioco. L’unico pegno da pagare è l’assenza di indicazioni per salvare i Goldie, enormi umani dorati che garantiscono accesso a opzioni estetiche e statistiche più approfondite.

TUTTE LE SFUMATURE

Misteriosamente passato un po’ in sordina, soprattutto sul piano del marketing, Humanity è uno dei migliori giochi mai espressi dal genere del rompicapo e guardando i nomi che lo hanno realizzato non c’è da stupirsene. Enhance è lo studio responsabile di Tetris Effect, altro titolo capace di veicolare riflessioni di respiro filosofico attraverso puzzle logici, alla cui guida troviamo Tetsuya Mizuguchi, mente dietro Rez e Lumines. Per la realizzazione di Humanity, poi, Enhance si è avvalso della collaborazione di Tha Ltd, studio capeggia-to da Yugo Nakamura, talento al suo primo gioco come director dopo una notevole carriera nel design grafico, dalle interfacce ai siti web. In un brillante cortocircuito emozionale, sotto la fredda tecnica e la gelida rappresentazione del mondo emerge la calda e appassionata umanità dei suoi creatori.

Proprio come in Lemming, in certi momenti bisogna suddividere i compiti tra gruppi di umani.

C’è un concentrato di esperienza e di attenzione al giocatore dentro Humanity che si tramuta in una sorta di filo emozionale che guida il giocatore, portandolo a scoprire nuovi approcci invece di sbattere contro ostacoli. Un delicato equilibrio tra sfida e accessibilità che Humanity riesce a mantenere dall’inizio alla fine con rarissimi cali.

Qualora vi sentiste all’altezza dei talenti giapponesi potrete cimentarvi nella creazione di livelli da condividere poi con la comunità

Qualora vi sentiste all’altezza dei talenti giapponesi, per altro, potreste anche cimentarvi nella creazione di livelli da condividere poi con la comunità: con mia sorpresa, tra i tantissimi esempi già disponibili ce ne sono diversi che dimostrano come il concetto alla base di Humanity possa essere ulteriormente esteso e stiracchiato, funzionando ancora egregiamente.

In Breve: Elegante e minimalista, Humanity è un ottimo puzzle game. La sua filosofia, efficacemente rappresentata dal costante fiume di esseri umani da condurre alla salvezza, è supportata da un’ottima realizzazione tecnica e da un design sopraffino. Nonostante livelli da decine di minuti, le prove a cui sottopone il giocatore risultano sempre stimolanti e divertenti grazie a una serie di soluzioni pensate per migliorare l’esperienza del giocatore, come la possibilità di ripetere lo scenario con i comandi impartiti, velocizzare lo scorrere del tempo e veri e propri video walkthrough.

Piattaforma di Prova: PS5
Com’è, Come Gira: Su PS5 non ho incontrato nessun tipo di intoppo. Nonostante lo stile minimalista però devo ammettere che le prime volte si rimane a bocca aperta di fronte a migliaia di esseri umani, per quanto composti da pochi poligoni, che si muovono e reagiscono alla fisica.

 

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Pro

  • Alza sempre l’asticella / Elegante e pulito / Forma e contenuto ben legati

Contro

  • Alcuni livelli un po’ lunghetti
8.7

Più che buono

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