Hypothermic

Hypothermic

Nome: Hypothermic
Anno di fondazione: 2015
Sede: Benevento
Sito web: http://www.hypothermicgames.com/
Social: https://www.facebook.com/hypogames
https://twitter.com/PlayHypothermic

Maurizio Tatafiore – codice, design
Marco Giammetti – grafica, design

Mousegician – Android, iOS – Q3 2016

INTERVISTA a Marco e Maurizio

Cosa ti ha spinto a realizzare videogiochi?

Siamo entrambi videogiocatori da sempre, ed il desiderio di riprodurre, modificare e ricombinare i mondi che ci piace giocare credo sia la molla principale che spinge ad intraprendere questa strada.
Il passo successivo è la voglia di creare da zero la propria visione di divertimento interattivo.

Che percorso formativo hai seguito / stai seguendo?

Maurizio: laureato in informatica, con tesi di ricerca in computer grafica più tanto lavoro da autodidatta a tempo indeterminato.
Marco: formazione all’ILAS più lavoro da autodidatta – come sopra – ed esperienza sul campo.

Quali sono le sfide più impegnative di uno sviluppatore di videogiochi?

Per un piccolo studio indipendente, soprattutto, credo che i punti critici siano due:
1)Mantenersi focalizzati sulla consegna del prodotto, perché l’entusiasmo ed il perfezionismo tendono a far dilatare tempi e costi di sviluppo.
2)La sopravvivenza economica dello studio stesso. Trovare finanziamenti è difficile e richiede impegno, e raggiungere la massa critica che consenta allo studio di sopravvivere con le proprie forze è il Santo Graal dello sviluppo indipendente.

Descrivi brevemente il tuo ultimo gioco

Mousegician è un puzzle platformer per dispositivi touch: quando un mago troppo impegnato delude un gatto più intelligente di quello che sembra, per lui comincia un’avventura da topo in fuga, con un occhialuto scarafaggio parlante per amico.
Mousegician si propone di trasportare l’esperienza platforming tipica di pc e console, su smartphone e tablet.

Quali pensi che siano i punti di forza del tuo prodotto?

– Un sistema di controllo touch studiato per essere semplice, completo e responsivo, senza riprodurre il comportamento di un game pad su schermo touch.
– Un’estetica originale e curata, sia sotto il profilo grafico che sotto il profilo audio.
– Storia e personaggi che vanno al di là del gioco stesso e possono essere approfonditi con contenuti extra (brevi cut-scene, vignette collezionabili ingame e un fumetto cartaceo)

Un consiglio rapido per chi vorrebbe sviluppare videogiochi

Iniziare (molto) in piccolo e mirare (molto) in alto 🙂

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