Ho dovuto controllare il calendario per bene, ma in effetti dall’originale JoJo’s Bizarre Adventure: All-Star Battle sono passati quasi due lustri!
Sviluppatore / Publisher: CyberConnect 2 / Bandai Namco Prezzo: 49,99 euro Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 12 Disponibile Su: PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch, Xbox One Data di Lancio: 2 settembre 2022
Era il 2013 per la precisione, e già allora JoJo’s Bizarre Adventure: All-Star Battle si candidava come uno dei più immeritati Perfect Score di Famitsu. Un diamante allo stato grezzo, il sogno proibito per i fan di Haraki e dello storico coin-op Capcom su scheda System 3 basato sul terzo arco delle avventure dei rissosi Joestar, funestato tuttavia da alcune meccaniche molto impopolari come la famigerata Campagna, una bizzarra modalità online con tanto di inutili tempi di attesa che CyberConnect2 fu costretta a plasmare a furia di patch riparatrici praticamente da subito.
A Bandai Namco il risultato andò comunque a genio, tanto da riciclare un paio di anni dopo la stragrande maggioranza degli (oggettivamente splendidi) asset nel mediocre arena fighter Eyes of Heaven; consapevoli di questo e del successo internazionale riscosso dalla serie animata, la resurrezione del gioco originale era nell’aria.
JOJO’S BIZARRE ADVENTURE: ALL-STAR BATTLE R VUOLE FERMARE IL TEMPO COME SE AVESSE THE WORLD
La prima cosa che colpisce una volta preso in mano il fido DualSense è la fluidità, finalmente ancorata sui 60fps. Assieme alla riuscita veste grafica e a un doppiaggio che pesca prevedibilmente tra le voci della sopracitata serie animata, questo elemento rende JoJo’s Bizarre Adventure: All-Star Battle R uno dei più ipnotici giochi basati su manga e anime sul mercato. Fa nulla che modelli e texture provengano in gran parte del 2013 quando il risultato complessivo è così convincente. Aiuta molto il fatto che, al netto dei passi falsi compiuti in origine, JoJo’s Bizarre Adventure: All-Star Battle R era e resta un gioco di combattimento competitivo molto valido, con meccaniche cucite su misura attorno a un roster che anche i più accorati fan definirebbero eufemisticamente eclettico.
La prima cosa che colpisce una volta preso in mano il fido DualSense è la fluidità, finalmente ancorata sui 60fps
Peccato che i fondali siano ancora disponibili in un numero risicato – appena sedici – e che appaiano oggi più che mai decisamente scarni per quanto riguarda la conta poligonale, al netto dell’interazione offerta da determinate zone che attiveranno pericoli vari (la corsa indemoniata dei cavalli sullo Sperone del Diavolo, ad esempio) non appena uno dei contendenti subirà un atterramento nelle loro vicinanze.
RISCRIVI LA STORIA
All-Star Battle è sempre stato un gioco appassionante e ricco di varianti, e questa revisione mette a punto le rodate meccaniche introducendo qualche idea nuova. La più evidente è la possibilità di abbinare al lottatore principale un compagno, da chiamare in gioco con la pressione di un pulsante e soggetto a un cooldown tra un intervento e l’altro.
Questa revisione mette a punto le rodate meccaniche introducendo qualche idea nuova
Peccato che non tutti avranno il privilegio di godersi come si deve queste novità duellando in rete, dato che il gioco online è al momento privo di Rollback, probabilmente a causa dell’età del codice originale, chi può dirlo. Nel brevissimo periodo concesso per la recensione non ho purtroppo trovato nessuno online per poter valutare decentemente la bontà dell’infrastruttura realizzata da CyberConnect2, ma l’inclusione dell’apprezzatissimo protocollo avrebbe certamente garantito al gioco un futuro più roseo.
STAND SOLITARI
La volontà di migliorare si sente fortunatamente anche nella generosa offerta rivolta a chi non è interessato all’aspetto competitivo: si parte con la modalità Arcade (assente nell’edizione originale del gioco e introdotta solo in occasione dell’arrivo in occidente) dove affrontare otto nemici di difficoltà crescente a caccia di denaro con cui comprare opzioni di personalizzazione come pose di vittoria, onomatopee e costumi extra.
La volontà di migliorare si sente fortunatamente anche nella generosa offerta rivolta a chi non è interessato all’aspetto competitivo
A questa si affiancano la Sopravvivenza, gli scontri a squadre composte da tre guerrieri l’una e la nuovissima modalità All Star Battle: qui vi spettano ben 104 combattimenti che abbracciano tutti gli archi narrativi che compongono la lunga storia della famiglia Joestar, suddivisi tra battaglie “canoniche” e altre che sconfinano nel puro fan service, vedi il duello tra il primissimo Dio Brando e la sua versione munita di Stand proveniente da Stardust Crusaders. Possono entrare in ballo modificatori vari per donare quel pizzico di imprevedibilità in più, e l’acquisizione di premi rari è subordinata al conseguimento di obiettivi inizialmente nascosti, che però i fan del manga non faticheranno troppo a scoprire.
In breve: Avremmo preferito un seguito vero e proprio, ma il gigantesco roster dona a JoJo’s Bizarre Adventure: All-Star Battle R quel valore enciclopedico che terrà occupati a lungo i fan di Hiroiko Araki. La presentazione audiovisiva in parte rinnovata regge ancora bene il peso degli anni, e la varietà dei personaggi è messa al servizio di un sistema di combattimento sufficientemente complesso e appagante. Peccato per la mancanza del Rollback, ma mai dire mai.
Piattaforma di Prova: PlayStation 5
Com’è, Come Gira: I sessanta fotogrammi al secondo riescono a svecchiare un gioco del 2013 egregiamente, donandogli nuova linfa vitale. Texture e modelli (vecchi o nuovi che siano) appaiono ancora aderenti alle tavole originali, penalizzati da fondali un po’ troppo scarni.