Kaze and the Wild Masks – Recensione

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KAZE AND THE WILD MASKS NON È PARTICOLARMENTE DIFFICILE DA PORTARE A TERMINE, MA SE INVECE AMBITE AL 100% PREPARATEVI A UNA BUONA SFIDA

Anche così, non posso dire sia stato una passeggiata, ma nemmeno un’odissea. Certo, arrivare alla fine di ogni livello è solo la punta dell’iceberg della sfida che offre il gioco. Non vorrete limitarvi a raggiungere il teletrasporto finale? Guadagnereste l’accesso allo stage successivo, ma con in bocca l’amaro sapore di chi semplicemente si è trascinato da una parte all’altra dello scenario, rischiando poco, osando nulla. Ci sono infatti altri obiettivi, che definire “secondari” sarebbe riduttivo.

COMPLETIAMOLO PER BENE

Per archiviare un livello come “completato”, bisogna innanzitutto recuperare quanti più cristalli possibile, che saranno ovviamente sempre due o tre in meno rispetto a quelli richiesti. Dopodiché, celate in zone impervie, seminascoste o particolarmente pericolose, si trovano quattro lettere d’oro che compongono il nome della protagonista, anch’esse da collezionare. Sempre in posizioni diversamente accessibili, due grandi cristalli teletrasportatori ci consentiranno di accedere ad altrettanti livelli bonus a schermata fissa nei quali raccogliere un assurdo numero di gemme o uccidere una valanga di mostri in una quantità di tempo limitata, anzi maledettamente limitata.

kaze and the wild masks recensione

Questo boss mi tiene sulle spine.

Per finire, è richiesta la presenza di Hogo al termine della run, quindi non dovremo subire danni. Questi quattro obiettivi sbloccati ci ricompenseranno con contenuti da visualizzare nell’album dei ricordi, livelli extra e una modalità Time Attack per la gioia dei content creator. E no, ora non è più così facile.

FINALMENTE DEI PIXEL PICCOLI

Apprezzo la pixel art, che se realizzata a dovere non è assolutamente la cuginetta povera della grafica tradizionale, però ammetto di essere un po’ stufo di giocare a 1920×1080 con pixel grossi come francobolli e animazioni composte da due frame. Kaze and the Wild Masks invece è una gioia per gli occhi, dotato di risoluzione molto alta, coloratissimo e buffo quanto basta, con i mostri che per quanto si impegnino a sembrare cattivi riusciranno sempre a farvi un po’ di tenerezza, come nei vecchi coin-op della Taito.

IN UN PERIODO IN CUI LA PIXEL ART È OVUNQUE, KAZE AND THE WILD MASKS RIESCE A DISTINGUERSI PER L’ALTA QUALITÀ VISIVA

Molte le ambientazioni realizzate, dalla foresta al regno dei ghiacci, dalla caverna vulcanica alla spiaggia caraibica, ognuna con il suo accompagnamento musicale a tema, e nessuna sembra aggiunta frettolosamente tanto per creare un bioma in più. Boss di fine livello decisamente grandi, arrabbiati e carismatici.

DOVE HO GIÀ VISTO TUTTO QUESTO?

Se proprio dobbiamo trovare un difetto al gioco, si nota una certa mancanza di originalità. Il gameplay attinge a piene mani dai capisaldi del genere, a partire da Donkey Kong Country, che in alcuni passaggi sembra sia stato preso a piè pari e reskinnato. Stalattiti di ghiaccio, lapilli infuocati, piattaforme cedevoli, mura finte, pavimento sdrucciolevole, nulla è inedito in Kaze and the Wild Masks, ma tutto si amalgama in un risultato veramente convincente e divertentissimo da giocare. Già visto? Peccato non averlo visto più spesso. A proposito, lo fate Kaze 2, vero?

In Breve: Quanto mi sono divertito a giocare a Kaze and the Wild Masks? Moltissimo. Veloce, colorato, alla portata di tutti se si vuole semplicemente vedere la fine, e decisamente impegnativo se si cerca di completarlo al 100%. Che importa se si nota un certo timore a osare di più, correndo invece sui binari di gameplay già vincenti e ben collaudati? Se vi piacciono i platformer, non c’è motivo al mondo per non provarlo. Dopo le prime run implorando che la fine del livello sia dopo quell’ultimo, difficile, passaggio, vorrete riprovare a oltranza per sbloccare tutte le ricompense. Consigliatissimo.

Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: I7, 8GB RAM, GeForce GTX 1050, SSD
Com’è, Come Gira: Fluido senza nessun intoppo, giocabilissimo e responsivo anche da tastiera, nonostante questa non sia la periferica ottimale per i platformer.

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Pro

  • Divertente. Punto / Tecnicamente molto ben realizzato / Un sacco di segreti, bonus, achievement.

Contro

  • Gameplay poco innovativo / Alcuni passaggi spudoratamente copiati dai big del genere.
9

Ottimo

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