LEGO Bricktales – Recensione

PC PS4 Switch Xbox One

Tutta la gioia di giocare coi LEGO, senza il rischio di calpestare scalzi un mattoncino!

Sviluppatore / Publisher: ClockStone / Thunderful Publishing Prezzo: 29,99 euro Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 3 Disponibile Su: PC (Steam, Epic Games Store, Windows Store, GoG), PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch Data di Lancio: Disponibile

LEGO e videogiochi vantano una frequentazione ormai decennale durante la quale i famosi mattoncini svedesi hanno incrociato la propria strada con innumerevoli generi e tantissimi franchise, da Star Wars ai supereroi Marvel/DC, da Indiana Jones a Harry Potter.

Per quanto siano quasi tutti giochi catalogabili alla categoria “esperienza piacevole”, nel tempo nella mia percezione (ma sospetto di essere in buona compagnia) si è materializzato un elefante nella stanza sempre più difficile da ignorare.

 

MECCANICHE A INCASTRO

Le gag di LEGO Batman o l’interpretazione in chiave leggera dell’open world criminale di LEGO City insomma sono tutte belle idee, a cui tuttavia mancava qualcosa. E non un qualcosa di poco conto, tenuto conto che si parla di LEGO. Il grande assente, finora, nell’epopea digitale del mattoncino è stata paradossalmente proprio la possibilità di elaborare incastri e combinazioni secondo la propria fantasia, sfuggendo da schemi prestabiliti che si attivano semplicemente tenendo premuto un tasto. A colmare questo vuoto arriva (finalmente aggiungo io) LEGO Bricktales realizzato da ClockStone, studio austriaco che si è fatto notare grazie a Bridge Costructor.

LEGO BRICKTALES: THE STORY SO FAR

Il pretesto elaborato in quel di Innsbruck per convincerci a rimetterci all’opera con le costruzioni a base di mattoncini prevede uno scienziato, un luna park e un robottino: per farla breve, il nostro inventore ha creato un macchinario che apre portali dimensionali, ma non riesce a rimettere in sesto il suo luna park personale, ormai in rovina. In suo soccorso accorrono però lo scaltro nipote e un versatile robottino: i due sono disposti a girare il mondo e raccogliere le risorse necessarie, ovvero la felicità altrui, per rimettere a posto le cose.

lego bricktales recensione

Per trovare la felicità bisogna DAVVERO salvare gente nella giungla?

Dei preamboli narrativi, però, poco ci importa perché l’occasione è buona per girare scenari/diorami realizzati con cura commovente, e soprattutto mettere alla prova sul campo le proprie doti di ingegnere del mattoncino. Prima dell’uscita Bricktales è stato paragonato a Captain Toad, e in effetti qualche somiglianza si può trovare, sia nella dimensione “modellistica” degli scenari, sia nel tipo di avventura a percorso colma di puzzle.

Gli scenari/diorami sono stati realizzati con cura commovente

Qui però non siamo nel Regno dei Funghi e serve altro ingegno. Di fronte da ogni ostacolo, dunque, si viene proiettatiti in una sorta di stanza dello spirito e del tempo (kudos a chi la coglie), arredata tipo lo scenario di training di Street Fighter, in cui cimentarsi nella costruzione tridimensionale. Le richieste, via via più complesse, devono essere soddisfatte aderendo alle poche regole imposte e utilizzando solo il numero di mattoncini messo a disposizione: ma soprattutto, senza istruzioni.

lego bricktales recensioni

Cosa ci vorrà mai ad assemblare un elicottero… senza istruzioni!

Mentre le strutture di fanno via via più complesse rispetto al ponte con cui si comincia (e cos’altro?!), il sistema di controllo purtroppo rimane farraginoso fino alla fine, penalizzato da un controllo dell’inquadratura non esattamente fluido.

Le creazioni devono superare il test virtuale di resistenza meccanica

Non è un limite insormontabile, compensato comunque dalla possibilità di costruire finalmente coi LEGO come si fosse a gambe incrociate in cameretta, ma potrebbe rendere Bricktales poco adatto al gioco in compagnia dei minori per la quantità di blasfemie che vi troverete a pronunciare ogni volta che il cursore scappa da dove stavate cercando di posizionarlo con certosina perizia, oppure quando vi ritroverete a sbagliare la posa di un mattoncino per colpa della visuale. Premetto, però, di averci giocato col pad: con un mouse la situazione potrebbe essere più rosea.

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Felice come un bambino coi LEGO. Oh, wait.

Nessuno tuttavia ha mai preteso che l’ingegneria sia cosa facile, e in fondo quel po’ di sano nervosismo viene ricompensato sia dagli stimoli rappresentati dai puzzle, sia dalla possibilità di osservare le proprie creazioni poi riprodotte pedissequamente nel mondo di gioco: il solo requisito è che passino il test virtuale di resistenza meccanica a cui dovrete sottoporle.

GLI SCENARI SONO PICCOLI MODELLINI REALIZZATI CON UNA CURA CHE SCALDA IL CUORE

Non vorrete mica che l’indefesso nipote si sviti la testa dal corpo per colpa del vostro ponte pericolante, no? Un’ulteriore variazione rispetto al semplice modello a puzzle è rappresentata poi da alcune abilità che verranno insegnate dal robottino al nostro personaggio durante l’avventura: per iniziare vengono introdotte una frusta, accessorio immancabile dell’esploratore di ogni epoca, e un sonoro colpo al suolo, generato dall’impatto delle nostre terga, che abbatte le piante infestanti lungo il percorso. Si tratta di piccole variazioni sul tema e benché sia sempre abbastanza evidente quando vadano utilizzate, contribuiscono a spezzare il ritmo della costruzione.

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Un controllo della solidità della struttura è indispensabile.

WHAT A WONDERFUL (LEGO) WORLD

Se il principale motivo di interesse di LEGO Bricktales è, senza possibilità di dubbio, la meccanica di gioco che riesce a restituire la fanciullesca esperienza dell’assemblaggio, per quanto come detto un filo più macchinosa, il valore aggiunto al lavoro di ClockStone è rappresentato invece dal piacere che si prova ad affondare lo sguardo sul loro mondo di gioco.

IL GRANDE ASSENTE NELL’EPOPEA DIGITALE DEL MATTONCINO È STATA PARADOSSALMENTE L’ELABORAZIONE DI COMBINAZIONI SECONDO LA PROPRIA FANTASIA

Gli scenari sono piccoli modellini tridimensionali realizzati con una cura che scalda il cuore, un attenzione per il dettaglio fuori dal comune, ma soprattutto sono realizzati pensando ai set LEGO che hanno un posto intoccabile nella memoria collettiva dei millenial (che sono quelli nati tra gli ’80 e metà ’90, nel caso passasse di qui qualcuno della generalista). Insomma, basta dare un’occhiata agli screenshot dell’isola dei pirati sparsi per la pagina: davvero vi servono altri motivi oltre a quello per giocarci?!

In Breve: LEGO Bricktales fa una sola cosa, ma la fa bene: consente di giocare con i LEGO come si farebbe dal vivo, senza porre vincoli alla fantasia. Il suo limite principale è un sistema di controllo un po’ ostico e una telecamere non facilmente gestibile, ma il risultato finale ripaga dello sforzo. Il valore aggiunto è un comparto tecnico davvero apprezzabile, che ricrea piccoli diorama dall’enorme fascino, basati su storici set LEGO che faranno lacrimare gli occhi a chiunque sia stato giovane negli ‘80/’90. Potrebbe segnare l’inizio di una nuova era di giochi LEGO, e sarebbe un’ottima notizia.

Piattaforma di Prova: Xbox Series X
Com’è, Come Gira: Su Series X tutto fluido e bellissimo a vedersi. Il problema resta la questione dei controlli, ma non credo sia colpa della precisione del pad, solitamente più che buona.

 

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Pro

  • Si costruisce con i LEGO! / Scenari pazzeschi / Leggero, ma profondo.

Contro

  • Controlli delle costruzioni rivedibili.
8

Più che buono

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